Si rifiuta di pagare il conto del ristorante perché troppo salato e il giudice lo assolve, con formula piena, dall'accusa di insolvenza fraudolenta. La sentenza è stata emessa dal Tribunale di Genova (giudice Federico Mazza) che, così, non ha accolto la richiesta di condanna avanzata dal pm a tre mesi di reclusione e al pagamento di una multa di 300 euro.
Protagonista della vicenda un genovese di 46 anni che era andato a pranzo insieme alla propria famiglia, per un totale di quattro persone, nell'aprile del 2005 in un locale tipico di Genova, spendendo 308 euro. L'uomo, però, dopo aver dato un'occhiata al totale, ha contestato il prezzo, spiegando che aveva i soldi per pagare, ma che non l'avrebbe fatto perché il totale era esagerato. L'uomo, infatti, dopo aver mostrato le banconote, si e' rifiutato di saldare il conto.
Il ristoratore, dopo aver chiamato la polizia, lo ha denunciato per insolvenza fraudolenta: il giudice ha però assolto il cliente. L'uomo era difeso dai legali genovesi Roberta Barbanera e Federico Ricci. Ora, se il ristoratore vorrà recuperare i propri soldi, dovrà ricorrere a un decreto ingiuntivo, in sede civile, con ulteriore spesa per un legale e per la pratica di rito.