La cosa divertente dell'esplosione del contagio di massa dei computer di mezzo mondo, causata dall'ennesimo worm che sfrutta una falla di Windows per replicarsi (quella che sempre più spesso viene considerata - e non del tutto a torto - una feature del sistema operativo di Redmond), è assistere alle diverse reazioni che la cosa suscita nella gente. Si comincia con le pseudo-isterie da giornaletto scandalistico che si leggono sui giornali cosiddetti generalisti, dove si parla di black-out pericolosissimi, che colpiscono settori nevralgici delle comunicazioni come le Ferrovie dello Stato dove tuttavia, ci viene detto per tranquillizzarci, i sistemi di gestione dei treni non sono stati colpiti dal virus. Beh, ci consola sapere che i PC delle segretarie non hanno l'accesso come root ai server delle FS... Alcuni enti pubblici, per i quali tenere sotto controllo i PC è un'operazione evidentemente troppo complessa, rispolverano polverosi Pentium II con installato Windows 98 per eseguire procedure banali come la stampa dei documenti, o mandano circolari (per posta elettronica, ovviamente) nelle quali si chiede agli utilizzatori di "non aprire Internet (inteso come shortcut sul desktop, ovviamente, ndCT) per evitare il contagio"... Scendendo nella scala si arriva alle telefonate allarmate dei parenti e degli amici che ti chiedono come mai il PC si riavvia tanto spesso, e cosa possono fare per risolvere il problema... Eh, ci si rivede al prossimo worm!