Raramente ci occupiamo di politica o di faccende ad essa in qualche modo riconducibile, qui su TGM Online. Non ci si può tuttavia astenere dal tornare nuovamente a parlare dell'ormai famigerato Decreto Urbani, del quale non passa giorno che non venga a galla qualche perla nascosta, come quella segnalatami dal Paolone giusto ieri. «All'articolo 39, comma 1, del decreto legislativo 9 aprile 2003, n. 68, sono apportate le seguenti modificazioni: a) la lettera d) è sostituita dalla seguente: "d) memorie digitali idonee per audio e video, fisse o trasferibili, quali flash memory e cartucce per lettori MP3 e analoghi: 0,36 euro per ogni gigabyte"».
Si parla di (nuove) tasse da applicare, naturalmente. Il Paolone ha fatto un rapido calcolo sull'acquisto di un nuovo hard disk da 200 GB, un taglio sempre più diffuso, che oggi si trova in commercio a circa 160 € (128 € iva esclusa). Con il nuovo balzello, al prezzo attuale vanno aggiunti 0,36 € a GB, ossia 72 euro, ottenendo 200 € cui si aggiunge l'iva, per un prezzo totale di 240 €. 80 € in più. Il 50% in più, se preferite.
Non credo che una segnalazione di questo genere necessiti di troppi commenti. Le uniche domande che mi vengono in mente sono due: quanto contribuirà ad ammazzare i consumi, tutto ciò? E ancora: quanto saranno grati al nostro legislatore i negozianti online di Francia e Germania, cui inevitabilmente tutti quanti finiremo con il rivolgerci per acquistare nuovo hardware?