Diversamente dai videogiochi "normali", i MMORPG sono molto più costosi. Il loro ciclo di vita non si ferma con il rilascio della versione completa (ah! ah! mpf...) o le patch che escono nei mesi successivi (ecco, così va un po' meglio), ma deve continuare anche nei mesi - anni - successivi, con il continuo supporto ai giocatori, il rilascio di nuovi contenuti ed add-on che appassionino la community, il "tweak" continuo del gameplay che venga incontro alle varie richieste, l'aggiornamento dei server... Insomma, credo che vi siate fatti un'idea di quello che gli sviluppatori devono preoccuparsi maggiormente di fare: coccolare i giocatori, viziarli, caso cercare di tenerseli stretti il più possibile. Ma per quanto appetibile possa essere un gioco, arriva un momento nel quale si può decidere di mollare tutto e dedicarsi ad altro. L'industria dell'intrattenimento campa anche grazie a questo. Alla Mythic Entertainment, la software house di Dark Age of Camelot, hanno avuto un'ottima idea, per il momento limitata ai cittadini statunitensi: una promozione intitolata "Come back to Camelot" che offre due settimane di gioco gratuito a tutti coloro che non utilizzano più il proprio account dalla fine di marzo, per fargli vedere come è cambiato (in meglio, si intende) il mondo che frequentavano fino a qualche tempo fa, nella speranza che la scintilla della nostalgia e la curiosità riporti un po' di figliuoli prodighi sui propri server. Che ne pensate?