Scrivo qui in modo da aver più visibilità e più pareri possibili, non me ne vogliano quelli di "Scuola ed Università".
Vi spiego il mio dilemma, partendo prima dagli antefatti.
Ho 20 anni appena compiuti, e frequento il primo anno di Design Industriale presso il Politecnico di Milano. Sono stato indirizzato dal mio prof di arte delle superiori (liceo scientifico) verso questa facoltà, dicendomi che ero portato.
C'è da dire che la mia vera, pura e reale passione, che ho realizzato di avere (perchè prima era una cosa sempre stata presente nella mia vita, ma non me ne ero reso conto), è il disegno.
Scoperta l'esistenza della Scuola del Fumetto, qui a Milano, circa a settembre della quinta liceo, cominciai a disegnare per prepararmi un book da presentare a questa scuola, per poter frequentare il corso serale.
Durante l'anno scolastico, miglioro le mie capacità, ed appunto il prof mi mette la pulce nell'orecchio per quanto riguarda questa facoltà, che io ritengo perfetta poichè, credevo, mi avrebbe permesso di disegnare.
Inizio l'università, e contemporaneamente la scuola del fumetto, ed inizialmente ero intenzionato a portare a termine gli studi, forse non tanto per vero interesse verso la professione del designer, ma più per pararmi il c*lo.
Passa il primo semestre, ed a parte qualche sbattimento, direi che non ci sono problemi, media del 26,6, sono soddisfatto.
Inizia il secondo...e piano piano, comincio a rendermi conto che a me, detto francamente, del design poco mi frega. Non seguo seminari, non vado alle mostre. Insomma, non c'è quella "energia", quella passione, che dovrebbe spingermi a fare quel passo in più dalla semplice ricezione passiva delle informazioni.
Per di più, 2 corsi su tre li trovo sostanzialmente inutili: in primis, Matematica, in quanto, è doveroso ammetterlo, è decisamente inutile per un designer; personalmente avrei messo ancora Materiali, che è sicuramente molto più importante per la professione; in secondo luogo, il corso di Comunicazione Visiva, che, nonostante il nome apparentemente interessante, è tenuto da dei professori assolutamente ridicoli, paragonabili a Lapo Elkhan, che tirano pipponi sul punto, l'energia della linea e nuovi mondi (giuro, paro paro ad Elkhan), ma che non aggiungono nulla di realmente significativo alla conoscenza di un futuro designer.
Dall'altra parte però, c'è Scuola del Fumetto. Piano piano, con umiltà, cerco di migliorare sempre di più, imponendomi nuove sfide, e lentamente i risultati si vedono.
Il tempo che vorrei dedicare a questa mia passione sarebbe totale, eppure devo darne solo il 10%, perchè il restante 90 è occupato inesorabilmente dall'università. Università che, detto in soldoni, non mi interessa più.
Ho parlato col mio insegnante di fumetto, e lui mi ha consigliato di fare il corso diurno, e di dedicarmi solo a questo. Dice che ho una bella mano.
Ne ho parlato coi miei, ed ovviamente non sono d'accordo, perchè sostengono la solita tesi dell'importanza della laurea ecc. ecc.. Però, in questo settore, la laurea non serve..
Io voglio seguire il mio cuore, voglio rischiare per arrivare a qualcosa che mi renderebbe felice.
La paura c'è, è innegabile, ma senza rischiare, non si arriva da nessuna parte.
Detto questo, voi cosa ne pensate? La laurea ha realmente tutta questa importanza? Soprattutto nel mondo della pubblicità, dove potrei entrare per farmi le ossa ed avere altre possibili entrate.
Dite la vostra.
Scusate la prolissità, ma è un argomento decisamente delicato ed importante. Grazie.