Sapevo di aver fatto a stare a casa quella sera
Sapevo di aver fatto a stare a casa quella sera
Saremmo stati molto piu affettuosi
NUOVA PROPOSTA:
Piuttosto che "ho visto" propongo il "Vedrò", visto che sta settimana riparto per Roma e non sò quando tornerò visto che comincio a lavorare mi sono fatto prestare dei dvd dal buon Slyverr per passare le lunghe e solitarie notti romane, per tenermi compagnia in questa settimana abbiamo scelto:
Chinatown, L'anno del Dragone, Terzo Grado, Boys Don'T Cry,Codice46, Summer Of Sam e Fight For Freedom
e vaaai
Ultima modifica di Nevade; 15-04-07 alle 18:30:33
Fury...
Find me guilty di S. Lumet. Cheddire, bellino e divertente e anche una discreta prova di V. Diesel. L'inconfondibile regia di un grande maestro come Lumet lascia un marchio indelebile in ogni punto del film. C'è un accenno volutamente piccolo all'idea dell'italiano d'america che dice molto.
King Kong di Peter Jackson.Innanzitutto non mi è piaciuta per niente questa secca divisione in tre parti ben distinte, senza contare che c'è un vuoto incredibile prima dell'ultima parte, quella a NY.Tutta la parte centrale è un'esagerazione indescrivibile e fine a se stessa, in una parola inutile.E non voglio nemmeno sapere quante e quali sono le scene che sono state gettate a mare per non rendere il film ancora più lungo e insostenibile di quanto già non lo sia.Detto questo sembrerebbe che il film non mi sia piaciuto.E invece no, mi è piaciuto e pure molto, e le motivazioni sono poche ma determinanti.Perchè tutta la prima ma anche l'ultima parte hanno uno stampo talmente teatrale che pure uno scimmione di 15 metri sembra sappia recitare con gli occhi.Smorfie, faccette, campi, controcampi e poche parole.E' tutto qui.Ma vedere l'espressione di naomi watts che cambia, mentre lei non dice nemmeno una parola e alle sue spalle tramonta il sole, è qualcosa che non mi lascia indifferente.Si diceva che jack-faccia di gomma-black fosse uno che da solo è in grado di tenere in piedi un film.E' vero, ma stavolta è in buona compagnia.Vi dirò la verità, Jackson mi ha sorpreso, non credevo fosse capace di un film che tanto punta sulla recitazione.
Le invasioni barbariche di Denys Arcand.Non ho visto Il declino dell'impero americano ma non credo sia determinante per apprezzare questo.Infatti mi è piaciuto.Perchè non ha le mezze misure, parla di sesso, politica, letteratura, eutanasia, chiesa.Mischia tutto e lo fa puntando il dito verso l'America ma non solo.E' sfacciatamente di sinistra e stranamente non ho visto come un difetto il fatto di schierarsi apertamente, cosa che solitamente non digerisco.Un paio di scelte verso la fine non mi sono piaciute.
No, le invasioni barbariche no!!! Io l'ho trovato insopportabile e fastidiosissimo... film per borghesucci apatici e annoiati che si sparano le pose radical chic e amano sentirsi intelligenti e intellettuali. Il circolino di amichetti che si raduna al cappezzale del tizio è orribile, l'elite isolata da circolino della lettura o del tè chiusa nella propria torre d'avorio (ma li hai sentiti mentre parlano tra loro?). E poi è un film disgustosamente finto, vorrebbe catturare lo spirito del tempo buttando lì il tema dell'eutanasia ma coglie solo un tedioso nostalgismo canceroso e incancrenito, un'ideologia novecentesca a sua volta modellata su quella ottocentesca (il ricco incompreso che oltretutto si bea del suo essere fuori dal tempo). Terribile.
ma dai la parte centrale di king kong è da antologia
divertimento pecoreccio ma assoluto
Concordo, King Kong è fantastico.
E a proposito di quel geniaccio di Jackson, ho appena rivisto Sospesi nel tempo.
Che dire? non me lo ricordavo così bello. Dovrei elogiarlo per tre pagine, dico che se la gioca alla pari con film del calibro di Beetlejuice, e forse è anche meglio. Mammamia!
(Iraq War) Apocalisse Nel Deserto di Werner Herzog .
Come al solito mi sono trovato di fronte ad un lavoro di toccante e suggestiva perfezione. 50 minuti di immagini apocalittiche e strazianti accompagniate da una narrazione mai invasiva. Fondamentalmente Herzog lancia una forte provocazione sull’ oggetto della contesa: il petrolio, inquadrato e scrutato di continuo, messo sempre a fuoco dall’obbiettivo. Non fa vedere la guerra ma gli effetti che lascia sulla terra e sulla gente, gli basta una breve ripresa su oggetti di tortura ed ecco che l’orrore della guerra viene evocato. Un film documentario che non lascia indifferenti, apre decine di spunti riflessivi pur non sentenziando su nessuna presa di posizione, il giudizio viene assorbito dallo stupore che una simile realtà possa veramente condizionare il percorso umano. Ho preso una frase dal film che mi ha colpito particolarmente: “Non è acqua quello che vedete, anche se può sembrarlo, ma petrolio; stagni e laghi sono disseminati per tutto il territorio. Il petrolio è infido perché in esso si specchia il cielo, il petrolio tenta così di sembrare acqua”.
l'ho visto pure io dopo una proiezione (pessima) di aguirre furore di dio. Fa impressione in effetti
ho visto days of being wild. Discretamente pizzoso ma traboccante di stile. Ma che cavolo di parte fa tony leung?! Hi visto il film principalmente per lui ma non l'ho visto
E' l'uomo che si fa la barba alla fine
P.S.: appena visto Le vite degli altri. Veramente molto bello.
Ehm... ho visto la director's cut...
(me lo ricordavo davanti a uno specchio, ma non ricordavo cosa facesse )
ho letto che era in programma un seguito, e così' si spiega la presenza di leung.
Cosa dite comunque di questo film?
ieri ho visto per la prima volta The Prestige
uno dei film più belli che ho visto negli ultimi anni. Sicuramente. Era da tanto, veramente tanto, che un film non mi colpiva così come ha fatto questo capolavoro di Nolan (regista che per ora non ha mai sbagliato un colpo)
Ehy anche io ieri ho visto the Prestige coincidenza? ?
appena posso me lo riguardo per capire meglio la storia
Ieri sera ho visto "Il Diavolo veste Prada" a scatola chiusa senza sapere di cosa parlassa, mi aspettavo una commedia ma un pò più surreale, nel senso che la Streep (o come si scrive) fosse veramente il diavolo (un pò come l'avvocato del diavolo solo in stile commedia). Comunque carino.
Anche se sti film su gente vincente e arrivata mi comincia a stare un pò sulle balle....
I Racconti di Terramare.
Niente di che.
L'uomo Senza Passato, carino sicuramente. Mi ha lasciato un pò basito la recitazione leggermente accennata
thank you for smoking, un film intelligente come non se ne vedono spesso. Improntato più sull'aspetto difensivo della questione anzichè su quello accusatorio, un punto di vista originale sicuramente.
Imprint, Master of horror, sono sempre più convinto che Miike sia reduce da un'infanzia non tranquillissima.
Mi son rivisto il labirinto del fauno: assolutamente perfetto, meraviglioso, uno dei più bei film che ho visto al cinema negli ultimi due anni almeno. Sicuramente il più bel fantasy che io abbia mai visto
capolavoro