Ha la testa fracassata. E' stato aggredito davanti al Teatro Mercadante
in piazza Municipio. Era con la moglie e una coppia di amici
Gli scippano il Rolex
turista in fin di vita
Napoli, americano di 71 anni passeggiava in centro. Ha reagito alla rapina
di IRENE DE ARCANGELIS
Il turista è stato scippato in piazza Municipio, in pieno centro
NAPOLI - C'è un turista americano che lotta con la morte. Ha la testa fracassata, il polso rotto, ferite dappertutto. Era appena arrivato in città, stava visitando Napoli, era nel cuore della city, in piazza Municipio. Tranquillo, passeggiava con sua moglie e un'altra coppia di amici quando uno scippatore lo ha aggredito. Il turista, settantuno anni, del Connecticut, ha reagito. Ha difeso il suo Rolex sino alle estreme conseguenze. Non ha mollato neppure quando il malvivente gli ha fratturato il polso. Ma alla fine ha dovuto cedere davanti alla selvaggia aggressione ed è caduto rovinosamente per terra. Immediatamente le sue condizioni sono apparse molto serie. Emorragia cerebrale. È in gravi condizioni in ospedale.
È un'altra vittima della cosiddetta microcriminalità che ormai dilaga a Napoli e, in questo periodo, è particolarmente attiva per via del flusso turistico che si registra nei fine settimana dedicati al "Maggio dei monumenti". Tra venerdì e ieri, per esempio. C'è un turista olandese rapinato del Rolex da cinquemila euro nell'isola pedonale di via Toledo, alle due del pomeriggio. E un altro, stavolta italiano, aggredito (anche per lui un braccio rotto) mentre si reca a visitare il cimitero delle Fontanelle, sito inserito nel percorso del "Maggio". E altri due americani rapinati degli orologi da un uomo armato.
Henry Pelton, settantunenne di New Britain (Connecticut, Stati Uniti) è stata l'unica delle tante vittime, ieri pomeriggio intorno alle 17 davanti al teatro Mercadante in piazza Municipio, a ribellarsi all'aggressione. Il rapinatore - grosso, tarchiato - ha fatto finta di allacciarsi le scarpe, poi, di scatto, si alza e lo aggredisce. L'americano, sebbene settantenne, ha il fisico prestante, è alto un metro e novanta. Non può consentire al giovane alto la sua metà di portarsi via il Rolex da ventimila euro.
Così, sotto gli occhi della moglie e della coppia di amici con cui è appena arrivato in città, reagisce con fermezza. Eppure lo strappo dell'orologio gli aveva già causato la frattura del polso. Il turista non lascia la presa, tenta di resistere, come racconterà la moglie ai Falchi della Questura. Ma perde l'equilibrio. Cade sull'asfalto battendo violentemente la testa.
I primi ad arrivare sono i Falchi. Vedono l'uomo a terra, supino, privo di sensi. Perde molto sangue dalla testa e dall'orecchio. Il turista non ha capelli, balza agli occhi degli agenti il cuoio capelluto di colore viola. Ci sono tutti i segni di un'emorragia cerebrale. Bisogna fare presto. I Falchi bloccano un taxi, caricano a bordo il turista, lo scortano in ospedale.
Quindi i primi soccorsi mentre, sotto gli occhi esterrefatti della moglie della vittima, una banda di scugnizzi lancia una pioggia di sassi contro i vetri del pronto soccorso, li rompe per tentare di colpire i camici bianchi. Non sono così meravigliati medici e infermieri del Loreto Mare, luogo di frontiera dai mille atti di teppismo.
Intanto Henry Pelton viene ricoverato in prognosi riservata nel reparto di Neurochirurgia. Ha l'emorragia, un brutto trauma cranico. Il braccio ingessato. Ha ripreso coscienza, riesce a dire: "Posso riconoscere quell'uomo". Sua moglie viene portata in Questura per ricostruire nei dettagli quanto accaduto e cercare di fornire dettagli che possano permettere ai Falchi di risalire al responsabile, il rapinatore solitario cui sarà contestata l'accusa di tentato omicidio a scopo di rapina. Anche lei ha visto in faccia il bandito, vuole vedere le fotografie. Poi chiede: "Quando guarirà mio marito? Quando possiamo andarcene da Napoli?".