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  1. #76
    Lo Zio L'avatar di Mafetapaz
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    Predefinito Re: Mage the ascension: The Mage.

    ah per la chat, come devo fare?? non l'ho mai usata...

  2. #77
    oniecoioni
    ospite

    Predefinito Re: Mage the ascension: The Mage.

    Niente era Cervantes che voleva chattare con me abbiamo risolto via msn.
    Per la chat nel sito http://www.henryviii.altervista.org/...forumv0.1.html
    terzo bottone a destra.
    sarò disponibile per tutto il pomeriggio se volete fare quattro chiacchiere.

  3. #78
    oniecoioni
    ospite

    Predefinito Re: Mage the ascension: The Mage.

    Ok l'instabilità del forum si è risolta ..
    Quanto segue non è propriamente interno al gdr ma è per darvi le coordinate non adatto a un publico facilmente impressionabile:

    Spoiler:

    The Mage

    Il mago risoppesò quella memoria.
    Quel ordine impartito dal fato .
    Solo la meraviglia avrebbe potuto unire sè stesso e l'umanità in un esplosione di significati ,solo la magia avrebbe potuto riportarre l'umanità a guardare al in sè delle cose , solo la magia avrebbe potuto guarire l'umanità dalla ricerca sfrenata di una propria nicchia , dal diventare ingranaggi immobili e alienati da sè stessi dalla grande macchina del progresso tecnico scientifico che con la routine li stava faccendo diventare macchine schiavizzate da sè stessi.
    Non l'aveva capito subiito, non in quell'unica sera , era servito l'intera sua vita e un crollo fisiologico che l'aveva quasi ucciso per permettergli di capire.
    L'attacco cardiaco l'aveva fatto cambiare.
    Da cercatore disperso in un mare di vacuità senza senso, nè significato, a una creatura nuova, focalizzata in un' unica missione.
    Era diventato il Mago e ora continuava a diventare sempre più sè stesso.
    Ma il problema , l'enigma diventava sempre più difficile, insormontabile.
    Come può la magia rinascere e cos'era la magia?
    Non aveva indizzi nè metodo, sapeva solo di avere una domanda senza risposta.
    E sapeva che molti, molti altri si erano posti la stessa domanda senza trovare soluzione.
    La magia non poteva esistere.
    Kant lo vietava , mai e per nessuna ragione, l'uomo poteva guardare dall'altra parte di sè stesso, era logicamente impossibile, c'era un netto stacco , l'impossibilità dello specifico nel vedere il generale se non in modo specifico, l'uno non poteva dintare tutto .
    Il tempo non può generare senza divorare la propria prole.
    E come superare il limite tra senso significato e il mondo inumano?
    Come poteva un umano parlare con le bestie?
    Come poteva comandare gli elementi senza usare la tecnologia?
    Come poteva diventare pura energia senziente?
    C'era solo un modo.
    Fare affidamento al fato.
    Ogni essere umano è energia scenziente in un mondo costituito da energia.
    Non l'atto, come la musica , ma le pause che danno significato alla musica .
    Diventare burattino del fato specchio del mondo.
    La magia non si può creare , la magia era.
    dove tutti si erano sbagliati il mago sapeva di aver trovato la strada.
    La magia non poteva essere convinta a mostrarsi, non poteva essere costretta, non ascoltava i lamenti degli uomini nè toccava le offerte dei suoi adoratori.
    Non era così che funzionava .
    Non si compiono magie è la magia che compie sè stessa.
    Tornato in salute dopo settimane di dolori lancinanti e terapie di recupero aveva venduto le sue proprietà, affitato la casa in città e si era trasferito più a sud in un clima più caldo.
    Aveva affitato una stanza con solo una doccia e acqua non potabile, niente televisione nè telefono.
    Dalla sua vecchia vita aveva portato solo una sedia di plastica una matita e un libro.
    A quel punto doveva solo aspettare.
    Pian piano il mondo si richiuse , serrature scattarono nel isolamento dal mondo esterno e nel isolamento della camera.
    Il tempo fu il primo a scomparire il ciclo della notte e del giorno perse ogni significato, gli stimoli fisiologici divennero sempre più deboli , dimentico come parlare e infine come scrivere.
    Iniziò a usare disegni per raffigurare frasi, la tridimensionalità si spezzò entrò in un reame nuovo senza parole dove anche i pensiieri non riuscivano a raggiungerlo,
    Iniziò ad avere allucinazioni e dopo quelle iniziò a sentire voci.
    Voci contrastanti.
    Inizio a sognare, mentre il corpo lentamente moriva.


  4. #79
    Harlan draka
    ospite

    Predefinito Re: [oniecoioni] Mage the ascension: chat/iscrizioni

    comunicazione di servizio - ho cambiato titolo come richiesto dal master

  5. #80

    Predefinito Re: [oniecoioni] Mage the ascension: chat/iscrizioni

    Domanda facile facile:

    Che cos'è la magia?

    Quindi, Perchè la magia? Perchè il Mago può fare la magia e la realtà cos'è dunque dinnanzi alla magia? Proiezione mentale dell'uomo e quindi dall'uomo superior (mago) modificabile?

    E il Mago che ha aperto le porte, chi è? Come lo ha fatto? Cosa c'era prima? Cos'era prima la magia? Quali sono le sue intenzioni? Che effetti ha avuto l'arrivo della magia sulla terra? Cosa fa la magia?

    E chi ha incastrato Roger Rabbit?

  6. #81
    oniecoioni
    ospite

    Predefinito Re: [oniecoioni] Mage the ascension: chat/iscrizioni

    La magia non esiste.
    Non in questo universo quanto meno.
    L'unico atto magico nella cronaca è stata la mega esplosione del giudizio universale, no?
    Bene c'è un particolare che forse è sfuggito.
    L'intera sequenza può essere riletta intendo che la vera esplosione è quella del condominio e che la presunta magia sia solo come Lucia ha ricostruito gli avvenimenti.
    Quindi dov'è la magia?

    perchè la magia.
    Perchè è un termine abusato.
    cos'è la magia si mangia?
    Cos'è metafisica?


    Catena progressiva:
    Oggi la magia viene pensata come psionica : capacità di alterare le provabilità presenti per operare cambiamenti nel futuro.
    Ovviamente per poterlo fare devi essere un mutante alla jedy/sith o agli stregoni di Harry potter.
    Questa idea nasce da un salto logico priovocato dal principio d'indeterminazione, o più in generale la constatazione della concasualità inerente nella fisica.
    Per un effetto esistono infinite cause, anche il battito d'ali di una farfalla può essere l'elemento decisivo, teoria del caos, perchè non può esserlo la mente umana?
    Una magia da laboratorio che si spaccia per fantascienza per guadagnare una posizione razionale.
    Nel 1800/1900 tra romanticismo, nazionalismo l'esplosione del interesse per l'archeologia la magia diventa l'hobby dei ricchi aristocratici decadenti e debosciati .Sorge la massoneria egizia, i medium , il mito di dracula , Faust di Goete .
    In una rimescolanza di cristianesimo esoterico, la lancia di Longino.
    Era tutto sommato una magiia nata trammite il contratto con un demone o con l'aiuto di spiriti , mentre sullo sfondo tutto riconduceva a Dio.
    Nel rinascimento la magia si divide in diabolica e naturale.
    Ad esempio in Ficino o in Giordano Bruno.
    è La riscoperta di Platone sullo sfondo della divisione tra mondo fisico e metafisico dominato dal essere vero Dio, unica sostanza reale mentre il creato è accidente.
    compare il mito Ermete Trimagistro, pensiero segreto tre volte maestro .
    Nel medioevo c'erano i miracoli di Dio e gli inganni di Satana.
    La magia è diabolica contrapposta al intervento santificato e salvifico di Dio.
    Pronunciare i nomi di angelli o demoni significa legarli ai commandi del evocatore.
    Una sempre più netta divisione tra magico e religioso , con una conseguente demonificazione del pensiero eretico del magico.

    Nel elenismo Impero romano I maghi e i sacerdoti sono inscinduibili, la religio è culto degli antenati un legame di discendenza tra gli dei e la loro stirpe mortale.
    Nuovi culti illustrano con sempre maggiore complessità il mondo dei morti, da mondo delle ombre del illiade /Odissea al quasi inferno/paradiso delle Eneide , Il termine magico viene importato dal oriente .
    Come sfondo l'epocale guerra tra I pagani e i cristiani, tra un culto fondamentalmente legato ai cicli della terra , nascita e crescita alle monolitiche fedi orientali tra cui il cristianesimo.
    Non esisteva alcuna divisione tra ciò che noi chiamiamo la ricerca scientifica, il sacrale e l'esoterico.
    La teologia la scienza logica razionale di Dio partendo dai sacri testi rivelati.
    Nel' età arcaica c'era la cultura sciamanica dominata dal sacro il mana, una realtà spiruituale gravida di significati sia positivi che negativi in un mondo animato, dove tutto era un essere, da implorare, da costringere, da legare al mondo umano.
    Come l'addomesticazione del fuoco.
    Non scoperta nè sfruttamento di una risorsa naturale , ma il fuoco come un animale un essere vivo sia benefico che malefico , sia sacro che diabolico.
    Ma prima ancora?
    Prima degli sciamani, prima delle glaciazioni ,, prima ancora del fuoco , che cosa si estende laggiù, in quel immenso mare di tenebra?
    che cosa ha dato inizio a questa continua nevrotica e schizzoide separazione, mutazione di significati in un feroce e cieco ritorno a sè stesso mascherato da progresso?
    In quei tempi immemori, tanto alieni da non poter essere carpiti da parole o immagini , qualcuno chiuse una porta, un evento a tal punto epocale da riverbrare nelle nostre ossa fino a oggi.
    Che cosa sapevano i primi "maghi"?
    Per quale motivo hanno scelto questo percorso invece di un altro?
    che cosa temevano fino al punto di dare inizio a un metamorfosi non del corpo, ma dello spirito?
    Perchè ci hanno accecati?
    è questa la magia?
    certammente si.
    si può migliorare precisare ma è questo che io associo alla parola magia.
    Ma c'è del altro, o un rimando al altro.
    Non c'è solo Apollo c'è anche Dionisio.
    e Apollo è simbolo della ferrea razionalità umana quella per cui il cerchio deve venir riscritto come poligono dai lati infiniti, non perchè sia un cerchio , ma perchè è l'unico modo con cui lo si può concepire, calcolare.
    La magia è un arte.
    Non può essere scientifica, e quindi cos'è uno strano costrutto sociologico?
    Una pseudoscienza con cui il genere umano si è liberato della res per creare la gabbia d'acciaio?
    La grande riduzione del mondo in equazioni in matematica e quindi in verità razionale?
    Esistibile senza l'umanità?

    Chi era il mago che ha aperto la porta.
    ed ha aperto la porta?
    Ma era il mago ad aprire la porta o le porta che ha aperto il mago?
    è il punto cieco quel insondabile dislivello incomprensibile , nemmeno dai maghi.
    Nel Antropologia l'autore, un critico molto in gamba con una parziale conoscenza degli accadimenti e un mago egli stesso è spiazzato.
    C'è qualcosa che è avvenuto là che indica un'altra realtà , un altra forma di magia , che presuppone un altra e più alta forma di conoscenza.
    è l'annti divinità del mago la porta che si apre sul nulla.
    Ma è o sembra nulla?
    Il re dei maghi apre una porta sul nulla e da essa sgorga la magia.
    Ma questa è una metafora , mitologia un annedotto scherzoso che i maghi si raccantono bevendo una birra e una minaccia agli alievi.
    Esiste un limite informulabile dove anche i maghi tremano.
    Dall'altra parte non c'è Dio.
    e quindi la magia non è altro che il riflesso della mia schizzofrenia?
    La vita è il sogno di un pazzo?
    Ovviamente sono nate molte filosofie e interpretazioni , c'è chi come l'autore dell'antropologia considera l'avvenimento una sorta d'iniziazione, chi invece crede fermamente che l'intero episodio sia avvenuto esattamente come desccritto, ma non nel tempo indicato.
    Nei primordi da qualche parte intorno alla scoperta del fuoco.
    Da parte mia mi tengo neutrale è una bella storia che suona verosimile , anche se ovviamente esistono particolari storici come il famigerato manoscritto di Maximillian che sembrano porre la parola fine a tutte le dispute, ma che invece precipitano il lettore in molte più domande.
    Che il Mago storicamente sia esistito ci sono pochi dubbi.
    Che abbia formalizzato alcuni aprocci meno ancora.
    Ma che abbia aperto la porta, eh bhe, questo è difficile .

    cosa c'era prima.
    C'era la magia.
    L'intero punto è che la magia esiste quannto esiste l'uomo è sempre stata là.
    Allora l'uomo non se ne è accorto?
    e che cos'è, era stupido?
    Il meccanicismo di Aristotele non era quello di Cartesio, e quello di Cartesio non è il nostro.
    Aristotele non scinde la realtà è tutta intera è fisis crescita, matematizzabile ma con grossi nodi di altro.
    Cartesio crea il meccanicismo geometrico, ma ammette che ci sia del altro che poi viene formalizzato in Laibnitz, la corrispondenza delle monadi.
    Da sempre accanto alla ragione c'è l'intuizione Schopenaueriana, il momentum mistico.
    Per fino nelle opere più sterili si intravede l'alone del altro.
    Perchè il mondo è molto più grosso del uomo , della scienza e della magia.
    E l'uomo incosciamente ne traccia il limite.
    Nello studio del magico bisogna sempre ricordarsi che è la magia che opera, raramente il mago.
    Tutto può essere razzionalizabile con un piccolo sforzo, il mago intravede un mondo di relazioni dove altri vedono solo il peso atomico.
    La scienza non si sbaglia, allo stesso tempo la magia non si sbaglia.
    Questa ambiguità è ciò che ci ricorda che siamo vivi e non sclerotizzati in un unico tipo di pensiero.
    Per farla breve preso in tempo storico non c'è nessuna differenza tra il prima del apertura della porta e il dopo.
    Ma è avvenuto in un istante per cui fuori dal tempo storico , anche ammettendo che sia avvenuto.
    Non è che il mondo sia diventato più magico , solo che è da dove la nostra storia inizia.
    C'erano molti maghi prima come ci sono stati molti maghi dopo , solo che pochi maghi osano scrivere sul giornale articoli del tipo: "ecco sono un mago!"
    I maghi per natura hanno ben altri problemi che cercare di diventare famosi.
    Lo considerano puerile.
    Tecnicamente parlando un mago esce dalla società, cosa pensino i meri mortali come noi oer loro non è molto interessante.
    i maghi parlano sovente tra loro di questo o quello , ma in termini loro difficilmente afferabili se non si è un mago.

    quali sono le sue intenzioni.
    Se parliamo del Mago storico l'interpretazione più affidabile è che fosse un megalomane schizzato che pensava di avere la chiave di volta.
    I suoi più accerrimi critici sono proprio i maghi, ma con un palpabile acenno di paura e paranoia.
    Non sia mai che il Mago cammini ancora per le vie del mondo, non c'è nulla di più frustrante per un figlio che sapere che i genitori sono vivi vegeti e che li stanno osservando pronti a fargli una paternale.
    Qualunque siano le sue intenzioni sono sue , quuanto meno il dominio completo e globale su tutto il creato sembra per il momento escluso.

    Ok le altre domande le lascio a domani.

  7. #82
    oniecoioni
    ospite

    Predefinito Re: [oniecoioni] Mage the ascension: chat/iscrizioni

    More than magic:


    Perchè il Mago può fare la magia e la realtà cos'è dunque dinnanzi alla magia? Proiezione mentale dell'uomo e quindi dall'uomo superior (mago) modificabile?


    dunque la causa efficente è una riduzione delle causalità aristoteliche nel tentativo di rispondere concretamente al principio di causa sufficente.
    Ovvero la temporalità è un avvenimento di cause ed effetti.
    Ossia in un qualche modo la causa deve essere sempre più grande della effetto.
    Questo generico e dal multiplo significato significa che deve contennere l'effetto.
    Ma il modello che sto usando non è propriamente quello della fisica , ma del unico modello originario l'atto di creazione di Dio, o creatio.
    Dove dio è sempre più grande della creazione.
    Ora dal punto di vista aristotelico non si parla mai di causa ma di causalità, perchè in Aristotele abbiamo più cause.
    causa formale, materiale, efficente e teleologico/finale.

    Tutte queste cause accadono allo stesso tempo della causa efficente.
    Il come si allarga a dismisura se non è solo l'uomo a fare ma è un moto di tutta l'esistenza.
    Normalmente noi possiamo spiegare la realtà con le cause efficenti , ma nel caso di un mago dobbiamo usare altri parametri.
    Un mago (che non esiste sono solo speculazioni) agise nella nostra realtà e segue tutte le regole della scienza , ma lui opera anche sul mondo che è estremamente più grande della semplice causa efficente.
    Ora io utilizzo concetti aristotelici perchè sono formalizzati , ma neanche loro bastono per racchiudere la realtà.
    Un mago non sa come funziona la magia , come noi scienziati non sappiamo come funziona tutto l'universo.
    A differenza degli scienziati tutti i maghi hanno proprie idee su come funziona, non può esserci scienza della magia, ma solo arte perchè il mago non la controlla.

  8. #83
    oniecoioni
    ospite

    Predefinito Re: [oniecoioni] Mage the ascension: chat/iscrizioni

    Magia e schizzofrenia.

    Anche se dare una definizione di schizzofrenia è un impresa improba.

    E' una psicosi caratterizzata da disgregazione della personalità e deterioramento mentale, alterazioni del pensiero, della percezione, dell'affettività e del comportamento. Le cause della schizofrenìa, non completamente conosciute, implicano diversi fattori tra loro interagenti: ereditari, biologici, psicologici, socio-ambientali, legati alla personalità. Particolare importanza viene attribuita all'ambiente familiare e, in particolare, ad alcune caratteristiche della dinamica familiare: comunicazione disturbata, scarsa definizione dei ruoli, modalità relazionali distorte, ambiguità, contraddittorietà. La sintomatologia della schizofrenìa, dominata essenzialmente dalla dissociazione mentale, cioè dalla frammentazione delle funzioni psichiche, è caratterizzata da: incongruenza e inadeguatezza, autismo, disturbi della personalità, allucinazioni, deliri, disturbi dell'affettività, ambivalenza , disturbi psicomotori, comportamenti stereotipati, manierismi ecc. La schizofrenìa insorge prevalentemente in età giovanile (15-35 anni) e può avere esordio lento e insidioso o, più spesso, acuto. Anche se una rigida classificazione delle sindromi schizofreniche non è possibile, si distinguono quattro quadri sintomatologici caratteristici: schizofrenia simplex, caratterizzata da un progressivo deterioramento intellettivo fino a una globale limitazione delle funzioni psichiche, con scarsi o assenti deliri e allucinazioni; l'ebefrenia , o psicosi della giovinezza, in cui prevalgono l'inadeguatezza e l'incoerenza a livello di pensiero, comportamento e affettività, deliri e allucinazioni perlopiù frammentari, bizzarrie fino a uno stato di deterioramento globale e di apatia; schizofrenìa paranoide, a insorgenza più tardiva (25-35 anni), caratterizzata soprattutto da deliri e allucinazioni; schizofrenìa catatonica, con prevalenti disturbi psicomotori di tipo acinetico (immobilità, catalessia, negativismo, stupore ecc.) o ipercinetico (agitazione, eccitamento, talora impulsi aggressivi ecc.). La schizofrenìa può evolvere progressivamente verso la cronicizzazione, o presentare un decorso discontinuo con periodi di relativo benessere; in alcuni casi è possibile la remissione totale o parziale della sintomatologia. La terapia si avvale essenzialmente di misure farmacologiche (soprattutto neurolettici), di interventi psicologici a livello sia individuale sia familiare, e di misure socio-assistenziali
    Qualcuno si ritrova nel quadro sintomologico iniziale?
    (tra l'altro ho avuto **** la definizione è anche ben fatta.)
    Il problema di questo tipo di definizione è che è talmente ampia da poter essere applicata a tutti, sempre nei limiti e giocando un po' con le parole.
    Difatti siamo tutti soggetti borderline quando si parla di malattie mentali.
    Rileggendo la cronaca mi accorgo che parlo esclusivamente di malattia mentale.
    Come scrittore più un personaggio è complesso, più ho qualcosa da scrivere.
    E nulla è più complesso di una malattia che colpisce il modo di vedere il mondo.

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