Magari fossero queste le sfighe della vita.
Magari fossero queste le sfighe della vita.
quando si è giovani non è sto gran problema cambiare lavoro.
perso uno se ne cerca un altro e via
Ma tutti gli ******i li becco io?
Giovedì sera mi fa "mi stampi la cartella di quel paziente" ... detto fatto ... sabato mattina venti minuti prima di un intervento si accorge di non avere gli esami del sangue nè l'ecg che erano archiviati in studio ... e io che ***** ne so che ti servono, sei tu il chirurgo!
Licenziato in tronco lol, come nei film.
Erano segnati gli esami sulla cartella?
Ma soprattutto: racconta un po' della reazione del capo? Che ha fatto? ha dato fuori di brutto? ha dovuto annullare un intervento?!?!
Dacci particolari scabrosi.
La cartella era solo una scheda che ho stampato dal computer, in genere per la chirurgia refrattiva si porta dietro solo quella mentre questo era un intervento un po' diverso ... ma io che ne so di che esami ha fatto? E se faceva pure quello delle urine?
Figurati se ha annullato l'intervento, l'avranno fatto ugualmente ... l'ultima volta che in ospedale non è arrivato del materiale indispensabile per una operazione hanno raccontato al paziente che la pressione era troppo alta per operare e si sarebbe dovuto rimandare, lol.
Non sbraitava, però mi ha telefonato di sabato mattina ( non lavoro e quindi non sarei dovuto essere reperibile ) e mi ha rifilato un pistolotto sull'affidabilità e la responsabilità xP
voi non conoscete l'ambito medico
non mi stupisce che un tizio venga cazziato e silurato per il camice o la barba.. specialmente in una clinica omg-pVo-ubbah-privata
ma vaz è giovane ?
Il posto di lavoro sicuro è scontato, banale, forse anche sopravvalutato; la quattordicesima.. il panettone+spumante a capodanno.. le gratifiche.. gli straordinari.. Non c'è stoicismo in tutto questo, sono ovvie routine dettate dal quotidiano. Il licenziamento invece è l'unica possibilità di redenzione e rivalsa (ancor meglio se ciclico, come nel nostro caso), metafora dell'autolesionismo che ci definisce e caratterizza. C'è del fascino incomparabile nel licenziato che attira su di sè paure e disprezzo dei propri ex-colleghi; viene visto come lo spauracchio, il "sarebbe potuto capitare a me". Ma sotto tanto disprezzo attira inconsapevolmente anche puri distillati di ammirazione. Perchè in vazkor c'è tutto il carisma di chi lavora con stoicismo e nonostante questo subisce il licenziamento, attorno a lui si creano mistero e misticismo, quell'enorme punto interrogativo nato dalla domanda: "cosa sarebbe cambiato se al camice spiegazzato si fosse sostituito un camice ben stirato?". Quindi nutrite nei confronti di vazkor non compassione bensì ammirazione. Oppure invidiatelo, perchè lui potrà essere ancora sedotto dal dolce flusso della speranza di una nuova assunzione. Forza vaz, io tifo per te!
insomma, gg vazzo
certo certo, spiegalo al signor "banca" quando viene a chiedere le rate del mutuo che sei uno stoico
che cosa noisa il lavoro fisso eh
Cavolo come è vero.
Perchè, va precisato, prima facevo due lavori e uno dei due mi è rimasto ... effettivamente stamattina tutti mi guardavano storto, mi davano pacche sulle spalle ma c'era qualcosa di inquietante nei loro occhi.
Vabbè.
Non nascondo che passare dalle 13 alle 4 ore giornaliere di lavoro non mi dispiace, almeno per una settimana, il preavviso di un mese per questo lavoro ancora non l'ho ricevuto quindi posso cercarne un altro con tutta calma ... venerdì la risposta del primo colloquio, vedremo.
Il posto di lavoro sicuro è scontato, banale, forse anche sopravvalutato; la quattordicesima.. il panettone+spumante a capodanno.. le gratifiche.. gli straordinari.. Non c'è stoicismo in tutto questo, sono ovvie routine dettate dal quotidiano. Il licenziamento invece è l'unica possibilità di redenzione e rivalsa (ancor meglio se ciclico, come nel nostro caso), metafora dell'autolesionismo che ci definisce e caratterizza. C'è del fascino incomparabile nel licenziato che attira su di sè paure e disprezzo dei propri ex-colleghi; viene visto come lo spauracchio, il "sarebbe potuto capitare a me". Ma sotto tanto disprezzo attira inconsapevolmente anche puri distillati di ammirazione. Perchè in vazkor c'è tutto il carisma di chi lavora con stoicismo e nonostante questo subisce il licenziamento, attorno a lui si creano mistero e misticismo, quell'enorme punto interrogativo nato dalla domanda: "cosa sarebbe cambiato se al camice spiegazzato si fosse sostituito un camice ben stirato?". Quindi nutrite nei confronti di vazkor non compassione bensì ammirazione. Oppure invidiatelo, perchè lui potrà essere ancora sedotto dal dolce flusso della speranza di una nuova assunzione. Forza vaz, io tifo per te!
EEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEH?
Vaz, ma la tua "personalita' da forum" e' la stessa che hai in real life...e specialmente in ambito lavorativo ?
Lo dico perche' e' perfetta se fossi il megadirettore...ma non il neoassunto .
Cmq hai (abbiamo) la fortuna di abitare in una zona dove se si cerca, il lavoro lo si trova sempre...
Sì, sono un po' una testa di casso anche dal vivo ...
Questo spiega tante cose
Non ne avevo il minmo dubbio
ocio che al terzo licenziamento c'è il perma-ban