Yahoo e la società di ricerca OMD hanno condotto un interessante studio intitolato "Internet deprivation", nel quale ventotto persone sono state costrette a stare per due settimane senza alcuna possibilità di collegarsi alla rete. I risultati parlano di un generale senso di smarrimento e di confusione, come se avessero sviluppato una sorta di dipendenza psicologica ad internet. In questi quindici giorni alcuni hanno resistito con grande sforzo alla tentazione di mandare a monte lo studio, fregarsene e collegarsi per controllare la posta; tutti quanti hanno fruito maggiormente dei media tradizionali come giornali e televisione (ma quanta gente guarda davvero la tv? Senz'altro molti meno di quanto vogliono farci credere), una coppia si è vista triplicare la bolletta del cellulare, e uno di loro si sarebbe addirittura dimenticato di come si cuoce un uovo sodo, lamentandosi dell'impossibilità di trovare la ricetta in rete. In effetti, senza dover arrivare a parlare di dipendenza, internet è diventata un tale e comodo strumento dalle così ampie possibilità relazionali e di interazione con il mondo, che doverci rinunciare forzatamente (e non sto parlando di andare in vacanza e staccare la spina per un po') creerebbe anche al sottoscritto non pochi problemi, al di là di quelli prettamente connessi con il lavoro.
Voi come ne sareste venuti fuori da un esperimento del genere?