Originariamente Scritto da
Baddo
beh, prima, fino ai 15 16 anni, andavo a messa (non sempre) soprattutto perchè faceva piacere ai miei. Dopodichè ho smesso e ho cominciato ad andarci solo a pasqua e natale, visto che ero entrato nella fase "credo ancora, ma non sono convinto che sia tutto così rigoroso come dice la chiesa e la mia religione, ho un rapporto personale con dio e posso essere una buon crsitiano con le mie sole forze". Insomma, l'anticamenra dell'abbandono o della banalizzazione.
Dopodichè, crescendo e sviluppando anche il cervello oltre che il corpo, ho iniziato a farmi delle domande MOLtO IN GRANDE. C'è stato un periodo in cui pensavo talmente tanto che piangevo la notte, insonne, per l'angoscia.
Non molti cambiamenti cmq, continauvonella mia posizione. Poi sono andato a confessarmi, prima di natale, e il prete mi ha detto delle cose... su me stesso... che mi hanno fatto capire alcune cose:
La forza della fede la devi avere tu, ma deve essere in cristo, poichè senza di lui non sarai mai dei suoi. Solo che l'ho CAPITO. l'ho assimilato. è difficile da spiegare.
Ti dico solo che da allora nonho perso una messa alla domenica.
Continuo a peccare come un deficente, ma mi rapporto con me stesso e con dio totalmente in un altro modo. Per farti un esempio, se prima commettendo un peccato, dicevo "tanto dio perdona, me ne pentirò poi", adesso ho capito che non devo fare i conti nelle sue tasche ma nelle mie, e prendermi la responsabilità delle mie azioni. SO che dio perdona, ma non è più la mia scusa. Ora conosco le mie forze e le mie debolezze.
Sono diventato migliore, credo. E questo mi basta per sapere che è la cosa giusta da fare!
Dopodichè, per capire ciò che ti sta attorno, basta volerlo capire. Non è un "è così e basta", è un "è così perchè ho capito PERCHè è così".
Scusate, è veramente tardi, mi sono spiegato da schifo come al solito
magari chiarisco domani