Sebbene non abbia mai avuto la costanza di tenerne uno mio (anche se qualche esperimento l'ho fatto), ho sempre amato il diario come oggetto, l'idea che esso rappresenta: un raccoglitore della nostra storia e delle nostre sensazioni, vissute giorno per giorno, e che pagina dopo pagina racconta la vita di chi lo scrive. Frasi a caldo, spesso dettate dal momento, che fanno ridere se rilette a distanza di giorni o di anni, ma che diventano importanti proprio per la loro capacità di catturare un particolare istante, e solo quello. Oggi esistono i blog, contrazione di web log, ossia diario in rete, uno spazio dove ancora si possono raccontare le proprie vite, ma che priva il diario cartaceo di una delle sue componenti essenziali, ossia la segretezza e il riserbo che avvolgevano le sue pagine. Quello dei genitori che sbirciano il diario dei figli è ormai un luogo comune, ma su internet come si fa? Tutto è in bella vista, e anzi, sono certo che molti dei blog personali che ci sono in giro sono stati "aperti" solo per assecondare la morbosa necessità di essere presenti almeno su internet, a conferma di quanti continuano - erroneamente - a considerare la rete un surrogato della televisione, e il monitor un piccolo schermo ancora più piccolo. Ammetto di possedere anch'io un minuscolo e insignificante blog, avviato un paio di settimane or sono più per curiosità e diletto personale che altro. Ma quanti di voi ne hanno uno? E cosa ci scrivete?