JACO PASTORIUS
Gable e Charlie Brent, il direttore musicale di Cochran, andarono a Miami per ascoltare Jaco allo Shula's, dove suonava con i Tommy Strand & the Upper Hand. Dopo il primo set, Brent e Jaco parlarono. «Ricordo che le prime parole che gli rivolsi furono: "Cazzo, sei un bassista meraviglioso, amico". Aveva tutto quello che cercavamo - groove, soul, e la smania di suonare per tutta la notte, un requisito indispensabile in quella band. Facevamo sei set per sera, sei sere alla settimana. Ci volevano grande iniziativa e energia per farcela. E quel ragazzo magrolino le aveva». Brent organizzò un'audizione al Bachelors III, un nightclub che apparteneva all'attore Bobby Van, al campione di football dei New York Jets Joe Namath, e ad alcuni azionisti non meglio identificati che si diceva fossero legati al racket della Florida. «Non volevo che provasse insieme a tutta la band, così tirai fuori gli spartiti, glieli misi davanti, e staccai il tempo. Suonammo un pezzo dopo l'altro senza fermarci, e lui andava sparato! Fece a pezzi quella fottuta musica, suonò ogni nota che avevo scritto». Il giorno dopo, Brent ebbe un'altra rivelazione delle capacità unich di Jaco. «C'era tutta la band, e avevo portato una partitura scritta appositamente per quella prova. Jaco la guardò e poi venne da me e mi disse che non sapeva leggere la musica. Dissi: "E allora come ca*zo hai fatto a suonare tutte quelle canzoni ieri?". E lui: "Vi ho sentiti suonare un paio di settimane fa", al che rimasi sconvolto. Ricordava tutto a memoria!».
(da Jaco Pastorius - La straordinaria e tragica vita del più grande bassista del mondo)