ASHRAM ha scritto ven, 21 marzo 2003 16:47
Ora vediamo le sue componenti, ovvero regolamento ed ambientazione.
Quale delle due definisce il gioco di ruolo?
Quale delle due è essenziale per stimolare, alimentare, modulare ed incanalare in un alveo di coerenza l'interazione fantasiosa dei giocatori?
Innanzi tutto diciamo che ogni
gioco ha bisogno di regole.
Per quanto semplici possano essere (Es. : Non si interrompono gli altri quando parlano.) ci sono regole, magari non scritte, in ogni ambito dell'interazione umana (e non...
) ed il gioco è una forma complessa d'interazione.
Un regolamento è quanto separa questa interazione dal caos.
Un regolamento è un anima di coerenza che si incarna in direttive e consigli atti al mantenimento di una comune base di gioco, di una piattaforma paritaria tra giocatori, di una omogeneo e costante metodo di gestione delle diverse situazioni di gioco.
Badate però che, essendo questi giochi di ruolo, tra le regole (non esplicitamente quanto vorremmo a volte) è compresa la necessità di interpretazione.
Ovviamente, essendo umanamente impossibile (per voi: io ho "L'Infallibile Metodo Abissale della Valutazione Interpretativa!
) misurare la quantità di interpretazione, non è possibile verificare quando questa "regola" viene infranta.
Veniamo ora all'altra componente...
L'ambientazione è importante, certo, ma è anch'essa soltanto un mezzo...
Come il regolamento, essa si occupa di fornirci una "stampella", in questo caso non ludica ma interpretativa...
Semplicemente un'ambientazione di un GdR ha il compito di fornire una serie di stimolazioni comuni ai giocatori, in modo da evocare ed alimentare un ambiente ludico comune.
Essa si occupa anche di mantenere un fondale di coerenza narrativa dal quale attingere, come se fosse lo sfondo del nostro palcoscenico.
E' una comodità: non sempre il regista ha voglia anche di fare lo scenografo e di mettersi a dipingere, no?
La conclusione?
La conclusione è che
nessuna delle due componenti è in grado di definire
da solail GdR.