Ecco appunto.
E pensare che la gente ci scrive libri enormi sulla bioetica, ci si spendono ore all'università, e uno arriva e liquida tutto ciò con "un conto è la teoria, ma la realtà è tutta diversa". Quant'è facile la vita.
bravo, vai a giocare, in half life di sicuro di ammo ne hai di più
Su questo siamo finalmente d'accordo. parole sante. Dunque perchè temere una legge sull' aborto?La chiesa continuerà a proporre "il massimo di umanità" secondo la sua visione... chi vuole la ascolterà...
Deve rinunciare alle sue istanze per rispetto delle persone coinvolte? NOn può permetterselo, perché c'è in gioco la vita (sia di chi muore, soprattutto, ma anche di chi resta con questo peso addosso)...
Mi sembra che (quasi) tutti abbiamo comunque rilevato la "problematicità" e la drammaticità di questa scelta...
Anche solo per questo legislazioni che abbiano di mira "solo" il rendere facile la cosa (o anche solo "sicura per la salute") sono pericolose perché non evidenziano la drammaticità che rilevavamo...
Significa dare la libertà di scegliere. Chi segue il pensiero della chiesa lo metterà in pratica, e avrete vinto intellettualmente, non con il proibizionismo.
Non c' è dubbio che è un argomento complesso, e una scelta difficile per chiunque. Ma non credo proprio sia una scappatoia. Proprio per nulla. D' altro canto la legislazione deve essere superiore al concetto di moralità fornendo solo gli strumenti legislativi atti a regolare la materia. La moralità resta nelle coscienze degli individui.
PS: "L' indice" dei medicinali è una notizia di oggi. Il Papa propone che i farmacisti possano rifiutarsi di vendere medicinali considerati "immorali".
Ultima modifica di il Mago di Ot; 29-10-07 alle 18:34:50
wot?
mi viene da obbiettare, a meno che non siau na farmacia gestita dalla chiesa (ne esistono?), se non sei daccordo con qualcosa vai a lavorare da un'altra parte, altrimenti... sapevi ciò che dovevi fare quando domandavi lavoro in farmacia.
Ma infatti non è così. Non vuole proibire niente a nessuno. Dice che ci dovrebbe essere per i farmacisti la possibilità dell'obiezione di coscienza, cioè chi non vuole non vende farmaci abortivi. Così come per i medici, chi vuole non pratica aborto, signorina si cerchi un altro medico/farmacista. "regola no2: io non ammazzo: quindi non chiedermelo." (cit., questa non la indovinerete mai).
Mia mamma ci ha fatto l'esame del master su questa storia dell'obiezione di coscienza, ne ho la testa piena.
Btw, non vedo cosa ci sia di male.
Trovata, che bello essere a a casa.
Ringraziatemi che ho fatto pure il copia/incolla e vi ho risparmiato la fatica di aprire altre pagine .Papa: "Obiezione di coscienza per i farmacisti"
Benedetto XVI: ''Siete gli intermediari tra medico e paziente. E' un vostro diritto non collaborare direttamente o indirettamente alla fornitura di prodotti che hanno per scopo scelte chiaramente immorali come l'aborto e l'eutanasia''. Federfarma: ''Posizione anacronistica, l'appello del Pontefice è inattuabile''
Città del Vaticano, 29 ott. - (Adnkronos/Ign) - L'obiezione di coscienza è ''un diritto che deve essere riconosciuto alla vostra professione, permettendovi di non collaborare direttamente o indirettamente alla fornitura di prodotti che hanno per scopo scelte chiaramente immorali come per esempio l'aborto e l'eutanasia''. Benedetto XVI parla così, questa mattina, ricevendo in Vaticano i farmacisti cattolici convenuti a Roma in occasione del loro 25esimo Congresso internazionale.
Il Santo Padre chiede ai farmacisti di essere consapevoli degli effetti che hanno alcune molecole, create con lo scopo di evitare ''l'annidamento di un embrione'' o ''abbreviare la vita di una persona''. La vita, sottolinea, ''deve essere protetta dal suo concepimento alla sua morte naturale''.
Ai farmacisti cattolici, il Pontefice chiede ''di riflettere sulle funzioni che sono chiamati a svolgere in quanto intermediari tra il medico e il paziente'' e sottolinea l'impossibilità di ''anestetizzare le coscienze'' quando si tratta delle implicazioni etiche dell'uso dei farmaci e, in particolare, ''di problemi che riguardano l'uso degli embrioni e la fine della vita o la sperimentazione scientifica che interessa la vita umana''.
'Il farmacista - prosegue Benedetto XVI - deve invitare ciascuno a un sussulto di umanità, affinché ogni essere sia protetto dal suo concepimento alla morte naturale e affinché i medicinali ricoprano veramente il loro ruolo terapeutico''.
Da parte sua Franco Caprino, segretario di Federfarma, commenta: ''è anacronistico pensare alla possibilità per i farmacisti di esercitare l'obiezione di coscienza quando si tratta di vendere ai cittadini farmaci eticamente sensibili". "Esprimiamo ovviamente rispetto - dice all'ADNKRONOS SALUTE - per le parole del Papa. Ma - aggiunge - oltre a non essere legale, l'obiezione di coscienza per i farmacisti è inattuabile. In Italia come in ogni altro Paese". Secondo Caprino, infatti "interferirebbe con il lavoro e le decisioni del medico. E costringerebbe i cittadini alla caccia della farmacia in cui si possono acquistare i medicinali 'incriminati'. Una soluzione - conclude Caprino - che neppure i cittadini capirebbe o accetterebbero".
Federfarma ricorda che "se si vuole dare al farmacista la possibilità di rifiutare la consegna di un farmaco per motivi di coscienza è necessario che sia modificata la legge attuale che obbliga il farmacista, dietro presentazione di ricetta medica, a consegnare il farmaco o a procurarlo, se non disponibile, nel più breve tempo possibile".
L'ho letta, ma non ho trovato il punto dove il Papa dice che vuole proibire la vendita di medicinali abortivi. A me sembra che al massimo parli di offrire una possibilità ai farmacisti, a voi non piace tanto 'sta storia dei diritti?
Ricordo, in America, di un caso in cui un medico si rifiutò, per la propria fede, di somministrare la pillola del giorno dopo ad una ragazza che aveva subito stupro.
Chiaramente, essendo un medicinale che ha determinati tempi di somministrazione, causò delle conseguenze. Diciamo che in questo caso è un tantino decidere per qualcun altro.
Meno male che c'è la pluralità delle farmacie, diamine.
Per inciso, teoricamente questo appello non dovrebbe riguardare anche gli anticoncezionali?
Alla fine la pillola, tra le altre cose, impedisce anche l'annidamento embrionale.
Il mio farmacista va pure in Chiesa, ma rispetta il libero arbitrio del compratore
ma infatti penso sia quello che diceva il mago... o no? che possano rifiutarsi di venderli.
Ritengo si riferisca alla cosidetta "pillola del giorno dopo". Anche perchè non mi risulta puoi andare a comprare in farmacia medicinali per l' eutanasia..
Comunque se sei farmacista fai il tuo lavoro, la morale la tieni per te.
Tra l' altro l' uso del termine "immorali" mi causa un sussulto nell' allineamento .
Ultima modifica di il Mago di Ot; 29-10-07 alle 18:56:00
Hai detto bene, meno male che c'è la pluralità delle farmacie. Vorrei vedere che uno debba piegarsi a compiere gesti per lui immorali perchè sennò "causi delle conseguenze". Ricordo che per un farmacista cattolico vendere medicinali abortivi equivale a essere complice di un omicidio, che voi lo crediate o no, lo si vede in questo modo.Ricordo, in America, di un caso in cui un medico si rifiutò, per la propria fede, di somministrare la pillola del giorno dopo ad una ragazza che aveva subito stupro.
Chiaramente, essendo un medicinale che ha determinati tempi di somministrazione, causò delle conseguenze. Diciamo che in questo caso è un tantino decidere per qualcun altro.
Meno male che c'è la pluralità delle farmacie, diamine.
Per inciso, teoricamente questo appello non dovrebbe riguardare anche gli anticoncezionali?
Gli anticoncezionali non so.
Pure la pillola del giorno dopo è un aborto?!Hai detto bene, meno male che c'è la pluralità delle farmacie. Vorrei vedere che uno debba piegarsi a compiere gesti per lui immorali perchè sennò "causi delle conseguenze". Ricordo che per un farmacista cattolico vendere medicinali abortivi equivale a essere complice di un omicidio, che voi lo crediate o no, lo si vede in questo modo.
Gli anticoncezionali non so.
Alllora no, non dovrebbe vendere neanche anticoncezionali.
Solo sciroppi per la tosse, ma amari .
Teoricamente è immorale anche l'adoperare anticoncezionali, di qualsiasi tipo.
E immorali sarebbero i medici che li prescrivono.
Solo che, o di riffa o di raffa, si impone sempre qualcosa su qualcuno.
Era una domanda retorica .
La notizia l' ho letta insieme a voi. Stamattina avevo solo sentito qualche commento dei colleghi.
Comunque più tempo passa, e meno simpatia provo per questo pontefice.
Che banalità. Scusa, ti risulta che tolti gli abortivi e gli anticoncezionali, rimangano gli sciroppi e basta?
Ma guarda tu, stanno tanto a predicare di libertà, ma solo quella che gli pare a loro. Se a me non piace collaborare all'omicidio di un bambino, sono un rivoltoso e un essere disumano che non capisce la sofferenza delle donne.
Io ne conosco già due di farmacisti, che stanno a casa mia e che mi hanno cresciuto, ai quali non va giù di dover collaborare a omicidi vari. Credo che ce ne siano altri, oltre a loro che la pensano così. Perchè negargli questa possibilità?
Che banalità. I prossimi saranno i poliziotti cattolici. Secondo coscienza non possono sparare a nessuno, alla prima sparatoria si ritireranno in un bar.Che banalità. Scusa, ti risulta che tolti gli abortivi e gli anticoncezionali, rimangano gli sciroppi e basta?
Ma guarda tu, stanno tanto a predicare di libertà, ma solo quella che gli pare a loro. Se a me non piace collaborare all'omicidio di un bambino, sono un rivoltoso e un essere disumano che non capisce la sofferenza delle donne.
Io ne conosco già due di farmacisti, che stanno a casa mia e che mi hanno cresciuto, ai quali non va giù di dover collaborare a omicidi vari. Credo che ce ne siano altri, oltre a loro che la pensano così. Perchè negargli questa possibilità?
Cerchiamo di capire quando si fà del sarcasmo eh.
visto che c'è una legge, visto che nessuno ti obbliga a fare il farmacista e vendere medicinali contro la "tua" morale, direi che i farmacisti obiettori potrebbero anche lasciare e dedicarsi a un altro lavoro meno impegnativo moralmente.
Ah, certo. Che cavolo di discorsi. Guarda che il farmacista non è un soldato. Uccidere non è previsto.
Meno impegnativo moralmente..che qualunquismo.
c'è una legge che obbliga a fare il farmacista?
non mi risulta.
gli anticoncezionali si vendono da un secolo nelle farmacie, quindi non è possibile nascondersi dietro un dito dicendo "ah ma io che ne sapevo".
meglio il qualunquismo che il moralismo ipocrita.
@Mago: non so se si possa dire che la legge è "superiore al concetto di morale"... Una legge comunque "nasce" da una certa idea di uomo (e quindi "morale") e veicola una certa idea...
Leggevo qualche giorno fa un intervento del Primate della Chiesa anglicana, l'arcivescovo di Canterbury, che si diceva preoccupato del fatto che, in inghilterra, l'aborto fosse considerato una pratica "normale", e lo metteva in relazione con la legislazione assolutamente "laissez-faire" in materia... che sembra alcune correnti politiche vogliano modificare per renderla ancora più "indolore"...
Ora, mi risulta che i nostri fratelli "riformati" siano molto più "aperti" in fatto di morale dell'oscurantista chiesa cattolica...
La riflessione è però che, se non fai pesare un po' una cosa che è "pesante", nell'immaginario comune essa diventa facilmente una cosa "leggera", da prendere alla leggera...
Io apprezzo che la nostra legge 194 dica chiaramente che l'aborto è un "male" e lo presenti come "estrema ratio" di fronte a gravi situazioni di disagio, con un lavoro prima per verificare che non vi siano proprio strade alternative per aiutare la donna/la coppia a tenere o anche solo a far nascere il bambino...
Sembra però che, a livello di prassi, si tratti solo di compilare una domanda e avere una firma che avalli... non è la stessa cosa!
E cosa si dovrebbe fare? Fare firmare montagne di carte, andare da un ufficio all'altro per "rendere le cose più difficili"?
Chiamasi "ostruzionismo". E subdolo pure.