Può dipendere anche dalla tua vita trascorsa
Può dipendere anche dalla tua vita trascorsa
Ne dipende sicuramente.
comunque non ce n'è: big fish è un film favoloso, e paragonarlo a commediole come cambia la tua vita con un click (x quanto ben fatte, per carità), dimostra un totale travisamento delle intenzioni e dell'arte di un grande regista
Sono assolutamente d'accordo. Big Fish è un film opera d'arte, si vede tutta la maestria di Burton, nei cambiamenti di fotografia, nelle scenografie...
Non è facile tratteggiare con dolcezza una fiaba senza cadere nel melenso e nel dramma televisivo. Sono quei film che si elevano dalla catalogazione omologante e diventano sui generis.
credo intendesse dire che il film in questione non rientra in una categoria cinematografica definita, ma fa caso a sè.
Ma probabilmente avevi capito e la tua era solo polemica
Vorrei capire in quale modo questo film faccia caso a sè. Da grande estimatore di Big Fish mi stanno sul **** le digressioni che lo vogliono considerare formula a se stante, magari pure lontana dal precedente cinema di Burton. Non esiste un genere nel quale consolidare Big Fish perchè è cinema pieno, cinema totale che proprio non troverebbe riscontro nei generis ai quali è stato fatto precedente riferimento.
e questo in cosa differisce dal " film che si eleva dalla catalogazione omologante e diventa sui generis?"Vorrei capire in quale modo questo film faccia caso a sè. Da grande estimatore di Big Fish mi stanno sul **** le digressioni che lo vogliono considerare formula a se stante, magari pure lontana dal precedente cinema di Burton. Non esiste un genere nel quale consolidare Big Fish perchè è cinema pieno, cinema totale che proprio non troverebbe riscontro nei generis ai quali è stato fatto precedente riferimento.
Differisce nella concezione stessa di "film sui generis" ovvero film che appartiene ad un genere esclusivo, riconducibile esclusivamente nel proprio genere. Al contrario; Big Fish è summa di derivazioni burtoniane, di rimandi espliciti ed impliciti che trovano fermezza nel tema centrale (il "diverso", l'incompreso che solo alla fine trova conciliazione). Ma è soprattutto un film che trova centralità nella concezione di passaggio vitalizio a cui tutti - prima o dopo - devono fare i conti. Un passaggio doloroso ed estremo che è punto di svolta necessario nella maturità di ogni persona. Big Fish è agli antipodi del generis; è sviluppo di un'idea atavica già (sot)tratta da miriadi di registi, solo messa in gioco secondo la sensibilità artistica di Burton. Tutto qui, è cinema di Burton, pieno e giocoso quanto doloroso.
Non vedo la contrapposizione fra le due cose nel discorso
Ma io non dico che sono amozionali, dico che sono più propensi al doom&gloom, ai sentimenti negativi e tragici.
Per dire, Edward Mani di Forbici, il Corvo, Nameless sono film da ventenni
Ahem... dire che è sui generis equivale a dire che è "burton", ossia un film che non si può etichettare con le definizioni che si usano su dorsi delle custodie dvd, tanto per intenderci.
Quello che dici tu non è per niente in contrasto con quello che ho detto io...
Va bene, capisco. Excuse-moi per il fraintendimento del tutto involontario. Rimango però della percezione che il "genere" Burton non sia esclusivo ma deriva di altre commistioni, culminanti proprio in Big Fish.
Ho capito il senso delle tue affermazioni e superficialmente guardandosi in giro potrebbe essere così, però e' un po troppo fare dell' erba un fascio.
Chiaramente nessuno nasce nel deserto e astratto da ogni legame con la società produce un film, giocoforza in qualsiasi autore troveremo elementi che fanno aprte del substrato cinematografico generale. L'importante non sono tanto i singoli elementi in sè di un'opera, ma l'uso che ne fa l'Autore. Big Fish è sui generis in quanto non è riconducibile a generi cinematografici classificati, delineati e comunemente riconosciuti. Questo non nega il tuo discorso Doom, che come buona parte di ciò che leggo di tuo, condivido.
Secondo me è di una banalità sconcertante, sarà bello visivamente... sarà bravo Burton a dirigere..... ma è una favoletta come tante altre.
Non vedo nessuna emozione, solo tanta banalità e sentimentalismo alla buona.
Può piacere eh, come possono piacere mille altre favole zuccherose.
Secondo me è di una banalità sconcertante, sarà bello visivamente... sarà bravo Burton a dirigere..... ma è una favoletta come tante altre.
Non vedo nessuna emozione, solo tanta banalità e sentimentalismo alla buona.
Può piacere eh, come possono piacere mille altre favole zuccherose.
Scusate.
Me ne vado a letto.