... almeno secondo i farmacisti :
Farmacisti contro i medicinali nei market
"Dal 19 novembre potremo farli pagare"
di ANNA RITA CILLIS
ROMA - Stop ai farmaci gratis. Dal 19 novembre gli italiani potrebbero ritrovarsi a pagare di tasca propria i medicinali erogati dal Servizio sanitario nazionale. La "minaccia" arriva dai titolari di farmacia che aderiscono a Federfarma, la Federazione di categoria, compatti nel respingere la possibilità che
anche "gli angoli della salute" - quelli nati a partire dall'estate 2006 nei supermercati - e le parafarmacie possano vendere medicinali con obbligo di ricetta così come prevede l'articolo 2 del disegno di legge Bersani Ter (la terza lenzuolata sulle liberalizzazioni), provvedimento ora fermo al Senato.
Niente ripensamenti, aggiustamenti, limature. L'articolo in questione, per i farmacisti va eliminato. La posta è alta. C'è di mezzo la convenzione stipulata dalla farmacie con il Servizio sanitario nazionale e l'eventuale stop comporterebbe ai cittadini il pagamento dell'intero prezzo del farmaco solo successivamente rimborsato dalle Asl.
Ma la contrattazione con il governo è aperta. I farmacisti, infatti, mettono sul piatto un piano realizzato per modernizzare il "comparto" ed elaborato nei mesi scorsi da un tavolo tecnico al quale hanno partecipato anche rappresentanti delle Regioni e del ministero dello sviluppo economico. Piano che prevede la nascita di oltre 2.000 farmacie (circa 17.000 quelle già esistenti) orari più lunghi e ritagliati sui bisogni dei cittadini e soprattutto nuovi criteri per la nascita di esercizi nelle zone disagiate italiane (paesi rurali, isole, ma anche autostrade, aeroporti, porti).
"La convenzione è scaduta da 9 anni", spiega Giorgio Siri, presidente Federfarma - resta in piedi perché viene rinnovata automaticamente ma le cose sono cambiate, per noi è come se lo Stato l'avesse annullata". E, se non si "avranno segnali dal governo", aggiunge Siri, dal 19 novembre niente più medicinali gratis: "Per avere il rimborso dei farmaci di fascia A i cittadini dovranno rivolgersi direttamente alle Asl". E, preoccupato, aggiunge: "E' bene sapere che potrebbero essere distribuiti al supermercato psicofarmaci come il Roipnol o il Viagra".
Ma un margine per fare dietrofront c'è perché "l'assemblea di Federfarma", spiega sempre il presidente, convocata per giovedì prossimo deciderà "tempi e modalità dell'iniziativa. Non è una forma di ricatto la nostra. Noi speriamo ancora di non dover arrivare a tanto".
Il piano di "riammodernamento" della farmacie è stato presentato oggi a Roma ed è stato realizzato oltre che da Federfarma e Fofi anche da Assofarm, l'associazione delle farmacie comunali. Anche quest'ultima decisa a evitare la vendita dei farmaci con obbligo di ricetta anche nei supermercati e nelle parafarmacie così come prevede la cosiddetta terza lenzuolata: "E' la prima volta che medicinali con ricetta escono dalle farmacie tradizionali", spiega al riguardo Giacomo Leopardi, presidente Fofi, la Federazione degli ordini dei farmacisti italiani.
"Non siamo contro le parafarmacie, ma chiediamo che i farmaci con ricetta siano venduti esclusivamente nelle farmacia", conclude Siri. Inaccettabile il "ricatto dei farmacisti: a pagarne le spese sarebbero solo i cittadini", per le associazioni dei consumatori Adiconsum, Cittadinanzattiva, Movimento Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino e Unione Nazionale Consumatori.
I consumatori "invitano i ministri Turco e Bersani e il Parlamento a respingere questo aut-aut inaccettabile. Questa minaccia è un'indebita forma di pressione lobbistica sul Parlamento e a pagarne le spese sarebbero solo i cittadini''. Inoltre, sottolineano i consumatori replicando al presidente di Federfarma Giorgio Siri, non sono i punti vendita a vendere anche altri prodotti oltre quelli farmaceutici, ma "le farmacie a essere diventate dei veri e propri bazar, in cui accanto ai farmaci si vendono prodotti cosmetici e di bellezza, spesso con ingannevoli promesse di riduzione di peso e cellulite, giocattoli e calzature eccetera".
(8 novembre 2007)
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Sorge spontanea una domanda : cosa quarzo è una parafarmacia?
Ad ogni modo mi sembra chiaro che quello dei farmacisti è un disinteressato amore per la salute degli italiani