ouble
Ricky Davis è il 2 di Minnie, Foye quando ha giocato titolare è partito sempre da 1
http://www.nba.com/games/20070416/MINDEN/boxscore.html
e quando é entrato dalla panchina, é entrato sempre al posto di James.
Non é un play ma una combo guard, come del resto lo è anche Conley per cui sarebbe un doppione
e allora via Foye
per spirito di emulazione posto qua:
direttamente da nba.com
sono stati aggiunti alla nazionale statunitense di basket 8 giocatori tra cui Oden e Durant (gli altri sono solo piccoli giocatori che non valgono niente: boozer, chandler, mike miller, prince, deron williams e jason kidd)...
colangelo inoltre ha aggiunto che non ci saranno perchè infortunati arenas, joe johnson, odom, brad miller, cp13, pierce e wade
le riserve sono più forti dei titolari
Portland sta cercando di organizzare qualche scambio per portarsi a casa una scelta altina, che significherebbe Conley, grande amico di Oden.
un bel video di Hackett
http://www.youtube.com/watch?v=fL173sOy6GA
mi sembra che il ragazzo abbia una bella meccanica e soprattutto un signor controllo del corpo. Se mantiene le promesse abbiamo trovato il play della nazionale per i prossimi 10 anni
up con una notizia che ci riguarda
Il playmaker azzurro Daniel Hackett ha riportato la frattura della mandibola a seguito di uno scontro di gioco (almeno stando alle dichiarazioni ufficiale) con O.J. Mayo, compagno di squadra ad U.S.C. e futura stella dell'Nba.
Pare però che dietro l'infortunio ci sia una lite tra i due che avrebbe portato lo stesso Mayo a colpire con un pugno il giovane play italiano. La frattura sarebbe dunque da imputare al colpo infertogli dallo stesso Mayo e non ad una semplice gomitata sul campo come hanno dichiarato i due interessati e lo stesso coach Floyd.
Un brutto infortunio per Daniel che lo costringerà a 4 settimane di stop forzato.
se poi il modo può cambiare il titolo... a lui la scelta
niente di offensivo però
se aspetta un anno a fare causa si mette a posto economicamente
PS: il modo sarei io?
sei a modo
come noto, Daniel Hackett ha riportato un grave infortunio alla mandibola durante una partita d’allenamento al campus di USC giocata il 27 settembre. A causa della serietà delle sue condizioni (fratture multiple alla mandibola ed al mento), Hackett si è dovuto sottoporre ad un intervento chirurgico e sta ora affrontando una lunga degenza che comporta una difficoltosa alimentazione (non riesce a masticare) e problemi persino a parlare. Daniel ha perso 11 libbre nella prima settimana (quasi 5 kg, sebbene si sia riportato diversamente confondendo pounds e chilogrammi…) ed altre 4 da allora: i medici riportano che potrebbe perderne ancora molte. All’origine dell’incidente, un contatto di gioco con il freshman stella dei Trojans OJ Mayo, che avrebbe colpito Hackett con un gomito girandosi dopo un rimbalzo per passare la palla. Questa, almeno la versione ufficiale. Eppure nelle ultime ore la stampa di L.A. ha riportato diverse voci che indicherebbero un ben diverso svolgimento dei fatti: Mayo avrebbe colpito Hackett con un violento pugno al volto in seguito ad un diverbio. Cerchiamo allora, mentre stampa e pubblico si slanciano in un processo immediato a quello che descrivono come un pericoloso, arrogante e violento Mayo, di fare il punto sulla situazione analizzando entrambe le versioni della storia.
L’ACCUSA. OJ Mayo arriva a USC portandosi dietro un pesante bagaglio di polemiche sul suo conto, legate ad un passato non sempre al di sopra di ogni sospetto. Nel 2003 si trasfersce dal liceo della sua città al Cincinnati North College per giocare insieme al suo grande amico Bill Walker (ora a Kansas State), salvo tornare alla Huntington High dopo due anni a causa di una sospensione da scuola per una rissa. A Huntington colleziona una sospensione per aver spinto a terra un arbitro durante una partita ed un’imputazione per possesso di marijuana dalla quale viene assolto quando i suoi amici testimoniano che la droga non era sua. Nell’estate 2006 Mayo ed Hackett si incontrano per la prima volta in una partita organizzata in Oregon dalla AAU (Amateur Athletic Union): in quell’occasione i due hanno qualche attrito e durante l’incontro Hackett viene colpito alle spalle da Bill Walker, compagno di squadra di Mayo. Ora questo episodio, a proposito del quale da più parti si alzano voci che accusano la giovane stella dei Trojans: la più autorevole è quella di Scott Wolf del Los Angeles Daily, che scrive di aver avuto notizia da “un buon amico di Daniel [Hackett]” del pugno di Mayo e che persino un non identificato giocatore della squadra avrebbe dichiarato “Sì, gli ha dato un pugno. Hanno modificato la storia per i media”. Wolf non è nuovo a scoop da “insider” a USC, sebbene in passato non tutte le sue notizie si siano rivelati attendibili. Un altro forte elemento per l’accusa sono le dichiarazioni di Kevin Love, giocatore di UCLA amico di Mayo e di Hackett (ha giocato con entrambi proprio nei circuiti AAU): “Un gomito? Certo, come no. Anche Daniel è un mio buon amico. Non alzerò mai le mani o colpirò con un pugno o una gomitata un compagno di squadra in quel modo”. Le dichiarazioni sono state riportate, tra gli altri, da Gary Parish di CBS Sportsline.
LA DIFESA. Come riporta anche Wolf, coach Tim Floyd ha parlato con i suoi giocatori che hanno negato il presunto pugno, entrambi. Dan Weber di Press-Enterprise ha riportato dichiarazioni di Mayo secondo le quali lui ed Hackett sarebbero in buoni rapporti dopo l’incidente e si allenerebbero insieme. Ancora secondo Weber, Mayo avrebbe mostrato sul suo gomito il segno della collisione con il volto di Hackett, una ferita ben visibile. Per quanto riguarda le voci, va fatto notare che nulla sulla vicenda era stato detto nei primi giorni, finché su alcuni siti internet legati agli UCLA Bruins (squadra storicamente rivale di USC, a breve distanza dall’ateneo nella città di Los Angeles) si è cominciato a parlare del fatto. La notizia è stata poi raccolta da giornalisti come Wolf, in vero non nuovi a visioni “sensazionalistiche”. Per quanto riguarda le dichiarazioni di Love, dicono i difensori, esse provengono per l’appunto da un giocatore di UCLA, per quanto amico di Mayo e Hackett, che comunque non era presente al momento dell’incidente e può parlare soltanto per sentito dire. L’anonimo giocatore di USC che avrebbe parlato del pugno resta un mistero, ma finché non si farà chiarezza sulla sua identità non sarà facile considerare attendibili le sue dichiarazioni.
CONCLUSIONI. Molto difficile trarne, si può solo supporre, in un senso o nell’altro. L’impressione è che sia comunque sbagliato prendere una posizione su una faccenda così delicata e con così tanti elementi a favore di una o dell’altra tesi. Resta il fatto che la faticosa operazione di “ricostruzione” della reputazione di Mayo che coach Floyd ha intrapreso sin dal suo arrivo (ne avevamo parlato in un articolo apposito) sembra aver subito un duro colpo. Per quanto riguarda Hackett la prognosi è di sei settimane fuori dai campi ed almeno un mese di maschera protettiva, ma è ben probabile che anche al termine della degenza occorrerà aspettare molto prima di rivederlo in campo con un minutaggio ampio a causa della sua vistosa perdita di condizione fisica. I nostri migliori auguri.
quest'articolo invece è di Limardi
Misteriosamente i giornali italiani hanno dato conto solo adesso di quanto accaduto a Daniel Hackett in un allenamento informale a Southern California circa tre settimane fa. L'italiano, che ha rischiato di andare agli Europei a 20 anni, ha conosciuto i gomiti appuntiti di OJ Mayo. Risultato: mandibola fratturata, fuori grosso modo fino a fine novembre e obbligo di giocare, quando potrà farlo, con una maschera protettiva. La gomitata è stata archiviata come "accidentale" ma sul Los Angeles Daily News sono apparse testimonianze anonime in cui l'involontarietà del colpo di Mayo è stata, diciamo così, considerata non proprio indiscutibile. Al di là dell'episodio in se stesso (quante risse tra compagni di squadra ci sono in un anno in ogni squadra?), il fatto è curioso, perché Mayo è il grande fenomeno che sarebbe dovuto andare nella NBA senza passare attraverso il college, il giocatore che fin da quando aveva 14 anni era ritenuto un predestinato. Mayo non è stato reclutato, è stato lui a scegliere di giocare a Southern California. Un giorno squillò il cellulare del coach, Tim Floyd. All'altro capo del telefono, un presunto amico di Mayo chiedeva a Floyd se avrebbe gradito allenarlo per un anno, tra il liceo e la NBA. Floyd chiese il numero di telefono di Mayo. «OJ - la risposta - non dà mai il suo numero di telefono. Sarà lui a chiamarla». Floyd sorrise, convinto si trattasse di uno scherzo. Ma Mayo telefonò davvero e adesso si appresta a giocare nei Trojans. Perché proprio lì? Voleva un posto in cui letteralmente fare la storia, quindi non UCLA dove hanno vinto tanto, ma USC dove nel basket non vincono mai. In più la squadra è abbastanza forte da assicurargli un cast di supporto all'altezza. Qui nascono i problemi, perché Mayo come forse si è già intuito ha un caratterino abbastanza particolare e soprattutto gioca in un ruolo in cui i Trojans qualcuno lo avevano già. Ad esempio Hackett. A sua volta ragazzo orgoglioso e non certo molle. A lui questo Mayo che viene a giocare un anno a pochi chilometri da Santa Monica rubandogli la scena e soprattutto i minuti, non deve piacere tanto. La stagione dalle parti di South Central, dove c'è il campus di USC e il nuovo Galen Center, è già piuttosto movimentata.
idolo
Ce lo vedo bene ai lakers, a fare coppia col bistecca
non è NCAA, ma il draft NBDL ha visto un po' di giocatori conosciuti come protagonisti.
prima scelta assoluta Eddie Gill, una carriera da giramondo anche in NBA.
Alla terza Darvin Ham, colui che portò Texas Tech per la prima volta alle Sweet Sixteen dando il via, con una schiacciata che distrusse il tabellone, alla rimonta contro North Carolina. In NBA lo abbiamo visto (poco) ai Pistons, e sulle cronache quando la moglie gli ruppe in testa una bottiglia.
Quinta scelta per CJ Watson, meteora lo scorso anno a Reggio Emilia, ottava per Jelani McCoy, ex UCLA, visto a Reggio Calabria due anni fa.
Alla nona il grande Kedrick Brown, undicesima scelta dei Celtics che raramente ha visto il campo se non dalla panchina.
Alla 12 il mito assoluto, Kevin Pitsnoogle
intanto Danielino Hackett ha ripreso ad allenarsi
A quando il rientro?
non prima di dicembre
come non detto, Danielino è tornato in campo e già incanta.
Alla seconda partita dopo il pesante infortunio al volto subito a settembre, il pesarese Daniel Hackett fa registrare una impressionante tripla doppia da 22 punti, 10 rimbalzi e 10 assist, con 6/9 dal campo e 8/8 in lunetta, nella vittoria dei suoi USC Trojans per 85-75 contro i South Carolina Gamecocks. Alla partita erano presenti ben 16 scout NBA, giunti a Columbia (South Carolina) per osservare OJ Mayo, il freshman compagno di squadra di Hackett, che ha chiuso con 29 punti e 11/20 dal campo.
Gamecocks
Lil' Romeo, famoso rapper e attore, ha dichiarato di voler giocare in NCAA sotto i prestigiosi colori di USC; star del pubblico adolescenziale americano e figlio del rapper Master P, si appresta a seguire le orme paterne per quanto riguarda basket e musica: entrambi sono stelle del rap e, a suo tempo, suo padre tentò più volte la scalata al grande basket, tentando di entrare nelle grazie di qualche franchigia NBA e giocando, addirittura, in leghe professionistiche minori come l' ABA.
ma i tipi strani vogliono andare tutti a USC?
Master P giocò una Summer League (forse anche una preseason) con gli allora Charlotte Hornets
tra l'altro oltre che produttore musicale era anche manager di alcuni giocatori e avere un personaggio al contempo procuratore e giocatore procurò qualche imbarazzo in casa Stern
PS: il titolo del topic non mi piace, se avete qualche buona idea lo modifico
basta che c'entri Hackett