keiser ha scritto lun, 20 dicembre 2004 12:25
Sul sito
legalaffairs.org è comparso un divertente (ma lunghissimo) articolo sui possibili scenari futuri nei quali sarà in qualche modo necessario dar vita ad una branca legislativa che si occupi dei computer, o meglio delle intelligenze artificiali.
Inizialmente viene descritto un ipotetico (ma non impossibile) futuro nel quale un megacomputer viene utilizzato come risponditore automatico "pensante", al posto degli operatori di call center umani, e che dovrebbe essere smantellato e i suoi pezzi riutilizzati per dar vita al nuovo modello. Senonchè la macchina, dotata di autocoscienza, chiede di non venire distrutta.
Un tema che in fantascienza è stato affrontato più e più volte, ma che adesso comincia a diventare non già impellente, ma almeno degno di maggiore attenzione che in passato: abbandonando ipotesi romantiche e forse remote come quella appena vista, già oggi i computer occupano un ruolo molto importante e attivo nella scrittura di nuovi software: cosa succederebbe se uno di questi scrivesse un virus che fa danni in mezzo mondo? E che dire dei programmi di gestione dei conti correnti? Se "sbrocca" e si mette a spendere i nostri soldi? Dovremmo considerarlo responsabile del suo operato come già avviene con i chirurghi o gli analisti finanziari?
E quali computer dovrebbero essere soggetti a diritti e quali no? Sulla base di quali indicazioni?
Che dite, sono discorsi prematuri? Deliri senza senso?