che pizza.
ho abbandonato (per ora, almeno) l'espressione artistica, perchè più soddisfatto dall'espressione tecnica; non penso abbiate perso chissà che artista, cmq, ma la mia esperienza personale non c'entra nulla (casomai se mi verrà voglia, esporrò al pubblico ludibrio qualcuno dei miei vecchi racconti brevi).
non è che non prendo in considerazione il tuo punto di vista: è che lo trovo del tutto insoddisfacente, se applicato a qualcosa che non sia tu stesso (e dico così perchè non conosco affatto la tua arte), come ho ripetutamente spiegato con dovizia di argomenti.
anche soprassedendo alle numerose evidenti assurdità cui si giunge seguendolo, resta il fatto ineludibile che il tuo metodo non ci consente di "capire" alcunchè: se solo l'artista ha in mano il giudizio su ciò che è arte, a che serve il pubblico? quando mai il pubblico potrà fruire dell'arte? e quando mai riconoscerla come tale?
Qua non è questione di elitarismo (della serie, il pubblico se vuole capire l'artista deve dotarsi dei mezzi conoscitivi necessari), qua è questione che la possibilità viene proprio negata a priori, tanto da mettere in dubbio (quando non apertamente negare) l'esistenza stessa dell'oggetto che vorremmo conoscere e capire.
allora che dovremmo fare, giudicare l'artista solo sulla base della sincerità delle sue motivazioni? a parte l'evidente assurdo di finir per considerare artisti anche persone che sono semplicemente ingenue o fanatiche, sarebbe come giudicare un medico solo in base alla sua volontà di salvare i pazienti.