Chi fa più caso, ormai, alle migliaia e migliaia di telecamere di sorveglianza collocate ormai ovunque, nei bar e nelle stazioni, nelle biblioteche e nei parcheggi, e chissà in quali altri posti (io vivo con la granitica certezza che ce ne sia una dietro ogni specchio di ogni ascensore del pianeta, ma ammetto essere una mia fisima personale)? Il Grande Fratello ci osserva e ci spia in ogni momento, si sa. Quello che forse molti di voi non sanno è che il nostro è anche un gran distratto, e si è dimenticato di chiudere la stanza in cui si trovano molti dei suoi monitor. A smascherarlo, ancora una volta, il sempre incredibile Google grazie al quale è possibile accedere in quattro e quattr'otto ad un sacco di interfacce web delle oltre mille telecamere di sorveglianza che hanno trascurato il non marginale problema della sicurezza. In pratica, ricerche come questa consentono di accedere alle immagini riprese dalle telecamere e - in alcuni sporadici casi - persino ai controlli che ne regolano il movimento. Semplicemente pazzesco. Volete sbirciare all'interno di un ufficio, di una lavanderia a gettone, di una server farm e persino di una gabbia piena di roditori? Basta affidarsi alle sempre più calde (e per questo sempre più pericolose) mani di Google, almeno fino a quando i responsabili non si accorgeranno del problema e porranno rimedio (cosa che sta avvenendo con una certa rapidità già in queste ore).