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Mah, certo un po' me lo sono scordato (nel topic veneziano c'erano impressioni first-hand ) comunque la sostanza è che è il solito Wes Anderson, e il problema è proprio quello. Per quanto ancora potrà andare avanti così? Immaginatevi Zissou con l'ocra al posto del blu e il treno al posto della nave
(naturalmente non è proprio così, eh)
Ultima modifica di MrWolf; 26-02-08 alle 22:28:53
C'è abbastanza materiale per andarlo a vedere fiducioso allora
Continuo a dire che è sopravvalutatissimo, Wes Anderson.Mah, certo un po' me lo sono scordato (nel topic veneziano c'erano impressioni first-hand ) comunque la sostanza è che è il solito Wes Anderson, e il problema è proprio quello. Per quanto ancora potrà andare avanti così? Immaginatevi Zissou con l'ocra al posto del blu e il treno al posto della nave
(naturalmente non è proprio così, eh)
Comunque sì, esce ad aprile, se non sbaglio. In giro per la rete intanto trovate Hotel Chevalier, il corto "introduttivo" (che non mi ricordo se faranno vedere prima del film o no).
ci sono troppi anderson registi, chi cavolo è questo wes?
Io lo adoro. Ha un tocco e una sensibilità unici, moooolto personali per cui da una scena qualsiasi di uno dei suoi film puoi con assoluta certezza dire che è lui. Il suo modo di fare cinema è stato estremamente peculiare fin dagli esordi, e un film come Rushmore che piaccia o no ha dato una botta di vita al cinema "indipendente"..intendo dire che tutte quelle commedie agrodolci, con colori vivaci, con scene costruite quasi come atti di una commedia dal sapore vagament emetacinematografico, con situazioni surreali, comiche ma non stupide e in fondo in fondo un po' tristi, e via dicendo (sto descrivendo roba tipo Little Miss Sunshine? si, ma è solo uno) partono da lì, io la vedo così. Che poi queste caratteristiche così ben definite possano alla lunga poter diventare una specie di "gabbia" è inevitabile, ma finora non ha toppato proprio niente, anzi.. Il 24 aprile esce, mi dicono
in che senso metacinematografico?
nessuno ha visto quel film ora nelle sale con slater che impazzisce e vuole fare una strage in ufficio?
Nel senso che si ha la sensazione che il racconto talvolta si interrompa e il regista ci presenti i personaggi come in una specie di introduzione teatrale, nel senso che viene meno la finzione del racconto e si passa ad un piano più diretto tra autore-spettatore e i personaggi sono trattati come..personaggi di un racconto, non come persone vere.
mmm ok, non mi ero mai accorto di sta cosa in sunshine
Mica parlo di sunshine.
Ok ho riletto, in Sunshine non ce n'è ma è solo un esempio, è la tipologia di film che la vedo direttamente riconducibile alla maniera di Anderson. Se manca un ingrediente non importa
Ultima modifica di Ken Shabby; 27-02-08 alle 11:02:27
Wes Anderson rulla, mi spiace ma stavolta il gatto mi pare stia toppando, già solo che ha un modo talmente personale e a suo modo fresco e surreale di fare film ampiamente riconoscibile anche da soli fotogrammi, il che porta a un vero e proprio marchio che, è vero per certi versi può "ripetersi" nella sua filmografia, ma è anche vero che possiede quella vena di malinconica dolcezza e di sottile umorismo paradossale che ho trovato solo in Paul Thomas Anderson, con le dovute differenze del caso.
comunque l'anderson migliore è il vecchio paul
c'era anche un terribile giocatore di calcio che faceva Anderson di cognome..meglio lasciarlo là
Comunque io voto Paul
andreas andersson svedese del milan degli anni bui?
Lui! Terribile
C'era anche un Kenneth nel bari che era un po' meglio
..ma preferisco gli Anderson registi va
Kenneth era nel bologna! MITICO.
chiudiamo l'OT calcistico che se no viene giù tutto, qui nel circolino dei mignoli alzati
mpf... calcio, questo mi dovevo aspettave da voi plebavia
Mitico Andreas Andersson, caschetto biondo di geometrica noiosità e calcio legnoso di stupefacente inutilità. Arrivato a parametro zero nel 97/98 per fare la riserva di Weah e del prode Kluivert, è stato rispedito in Svezia in men che non si dica
Kenneth invece spaccava. E c'era anche Daniel Andersson, regista arcigno di Bari Venezia e qualche altra squadra
Ok basta
Insomma Wes Anderson un po' arranchia, è sempre godibile, questo sì, in rapporto a ciò che dice Nevade, però arriva il momento in cui semplicemente non potrà più fare lo stesso film senza aggiornare il suo cinema.
Questo è vero, soprattutto per la forte caratterizzazione del suo stile, che alla lunga può chiudergli le prospettive. Io però ero curioso di vedere come avrebbe realizzato the fantastic mr Fox di Dahl, si parlava di Stop-Motion (tecnica che Anderson ha sempre ammesso di amare spropositatamente)
Beh, uno stupido non mi sembra di certo, se sentirà il bisogno di cambiare il suo stile non credo sarà un problema farlo.
quell'Anderson del bologna a giocato pure con la lazio
Ora spostano il cine-salottino in bar sport....sarebbe epico..