Ehi, questo è un colpo basso! Vabbé, dopo tanto lurkare e il giusto periodo di inattività cronica credo sia giunto il momento di espormi, come si suol dire.
E allora parlerò del treno che mi ha investito questo venerdì, quando mi sono ritrovato di punto in bianco col **** a terra.
Che ci fossero dei problemi il sospetto c'era: si notava un po' di freddezza e distrazione, ma alla fine lei era fatta così: non che se ne fregasse beninteso, piuttosto era la tipica persona che quando è circondata dai problemi cerca di risolverli da sola e pone tutto il resto in secondo piano.
Comunque avevo il presentimento che ci sarebbe stato il disastro, senonché riesco a farmi convincere che siano tutte pippe mentali, del resto una ragazza che ti sta per lasciare non è così affettuosa, non reagisce in maniera così visibilmente entusiasta alle tue sorprese, non comincia ad organizzare con te progetti su progetti per le vacanze, no?
Evidentemente lo fa eccome.
E così, dopo un pomeriggio dei più rassicuranti che ci possano essere tra scherzi, risate, prese in giro e condito da un emozionato "ti amo" che ti fa ritornare a casa levitando sulla strada, ecco arrivare la sera stessa una telefonata condita dal tono più freddo che un umano possa concepire. Nottata in bianco, saliscendi di emozioni e poi il messaggio ferale:
Ti devo parlare
Il resto è storia, scatto di nervi del sottoscritto seguito da imbambolamento, come fossi stato colpito dal destro del campione dei pesi massimi, e successivo ritorno con Katia, la mia ragazza cuscino.
Ci sarebbero forse anche altre cose da dire, ma al momento è inutile, e soprattutto non saprei come dirle.
P.S. Qualora ve lo foste chiesto, ecco dov'ero finito, cari amici di "Azzardo"