Che neghino quello di peccato d'accordo, ma quello di morte dove l'hai sentito scusa? Tu stesso dici poi che considerano la morte la loro ultima meta
Come li distingui? Come da cosa capisci che è di un tipo o dell'altro?
Che neghino quello di peccato d'accordo, ma quello di morte dove l'hai sentito scusa? Tu stesso dici poi che considerano la morte la loro ultima meta[...]
Sono glia atei che negano lo status esistenziale di morte e di peccato dell'uomo (facendo finta che non li tocchi fino a che...ahi ahi ahi.......) e sono i cristiani a invocare il cielo per liberarci dalla morte e dal peccato.
Il cuore dell'uomo anela amore e giustizia ecco due stili di vita: i cristiani si affidano al Risorto che è Amore, gli atei vanno verso la decomposizione che considerano loro ultima meta.
Cmq per quello che dici di Gesù Cristo provo personalmente una gran pena.
Veramente mi dispiace per te, ma è il libero arbitrio e se veramente hai questa visione della "buona novella" non è che si può entrare nel tuo cervello e farti cambiare idea. Una cosa posso fare però e la farò sempre, soprattutto perchè ormai mi sono affezionato a te come a molti del forum.
un salutone
Somebody
Come li distingui? Come da cosa capisci che è di un tipo o dell'altro?innanzitutto bisogna distinguere il tipo di scoramento: se viene da Satana che vuole instillare in te la convinzione dell'assenza di misericordia di Dio, se viene dalla naturale debolezza psicologica e quindi prettamente "umana" e fisiologica o se viene da Dio....ma in quel caso non parlerei neanche di scoramento.
no, no, eppure avevo anche grassettato apposta: intendevo che consciamente neghi che sia solo una consolazione (una pietosa illusione, insomma), quando invece da quello che tu stesso scrivi traspare con chiarezza che è così (nelson mode on: )
una volta mi sarei sentito insultato da questa tua miopia.
dai e dai, alla fine sentirti parlare in questo modo non mi provoca più nemmeno un sussulto
devo toccar ferro?
mi sono accorto che la felicità non la danno le cose o le persone, o meglio....non danno la felicità piena.
boh...mo sei tu quello che dice quello che ho in testa io e pensi di saperlo meglio di me?
non è così Ronin, fidati, non è così
seeee miopia....Ronin ti senti offeso perchè ti sbatto addosso la pura verità che tocca a tutti i mortali, me e te compresi... e c'hai la coda di paglia evidentemente.
Ateismo = vivere la proria vita eliminando Dio e la prospettiva dell'eternità.
Vuoi forse dirmi che la tua ultima metà non è la decomposizione?
Vuoi forse farmi credere che tu scamperai a questo destino?
Beh puoi farti cremare, congelare....ma la sostanza è sempre la stessa.
E non tirarmi fuori la solita storia del "muoio e mi decompongo con stile", please. Che fa sentire fiero solo te e non consola nessuno che prova il dolore sulla propria pelle, nella vita reale.
non sia mai che morite impenitenti e in peccato mortale.... non sia mai....
un salutone
Somebody
Continua ad esistere la mia domanda: se non te ne accorgi anche quando sei pronto a ricerverla come fai a sapere che agisce; se dio interviene per sollevarti da uno scoramento che la fede di una persona normalmente affronta venendo a contatto con la realtà dove si trova lo spazio del libero arbitrio.
spaicente il posto da agitprop è già assegnato.
se non te ne accorgi è un problema, difatti il discernimento è un bel problema....ma su tutti i livelli, la Chiesa ad esempio è piena di teologi blasonati che dicono e scrivono cose da eretici...
Io penso che sia un discorso molto personale, cioè ognuno in cuor suo, conoscendosi, capisce dove è il proprio merito e dove c'è stato l'aiuto del Signore, sicuramente non è un tipo facile di discernimento, bada bene...
un salutone
Somebody
Ma di quello mi sono accorto anche io, quindi?
Sono illuminato da Dio? O da Gesù? Sono illuminato da me stesso, fine.
Comunque mi domandavo come fai a vivere nella tua illusione. Lo domandavo più a me stesso, come sia possibile che ci sia gente così convinta di certe cose.
beh c'è una tendenza nel pensiero ateo di vivere "come animale di questo mondo"...quindi in un certo senso "rifiutando il dramma della morte"...arrendendosi ad essa e convincendosi che dopo di essa nulla ci sia e nulla poi sia importante che possa esserci....
più che negazione della morte in questo caso bisognerebbe dire infatti "negazione della paura e del dramma della morte" ...che è poi l'inganno satanico bello e buono...ovvero convincere l'uomo che è una creatura di questo mondo, quindi senza un determinati fine e che dopo morto farà solo da concime.
ooh... un bacetto ogni tanto ci sta bene!
beh ci vorrebbe Alexdon, che in quanto prete, sicuramente di discernimento se ne intende più di me...; io lo riconosco quello "satanico" perchè è quello più buio e "non giustificato" ....è quello che più mi allontana da Dio e dalla sua misericordia.
un salutone
Somebody
Ma di quello mi sono accorto anche io, quindi?
Sono illuminato da Dio? O da Gesù? Sono illuminato da me stesso, fine.
Comunque mi domandavo come fai a vivere nella tua illusione. Lo domandavo più a me stesso, come sia possibile che ci sia gente così convinta di certe cose.
beh sicuramente sei illuminato da Dio se vivrai nell'amore del prossimo soffocando l'egoismo, mica è roba da poco...è roba da santi.
Convinto sono convinto perchè ora ne parliamo, poi sul campo, bisogna vedere come me la cavo.
un salutone
Somebody
come ti è stato più volte detto, un ateo vive le stesse paure di un credente (stavo pensando di dipingerlo in grande sul colosseo). in questo non c'è differenza, specie quando si tratta di paura di morire.beh c'è una tendenza nel pensiero ateo di vivere "come animale di questo mondo"...quindi in un certo senso "rifiutando il dramma della morte"...arrendendosi ad essa e convincendosi che dopo di essa nulla ci sia e nulla poi sia importante che possa esserci....
più che negazione della morte in questo caso bisognerebbe dire infatti "negazione della paura e del dramma della morte" ...che è poi l'inganno satanico bello e buono...ovvero convincere l'uomo che è una creatura di questo mondo, quindi senza un determinati fine e che dopo morto farà solo da concime.
un ateo non nega proprio niente se non l'esistenza di un dio. e se proprio vogliamo essere precisi, la maggior parte delle persone non è atea in senso stretto, non esclude che ci possa essere un aldilà.
è più corretto dire che non se ne preoccupa, dato che si rende conto che la domanda non ha risposta.
questo NON implica affatto che la vita di un ateo sia "dissoluta" (per usare un termine caro ai cattolici) o priva di senso o peggio ancora priva di "valori".
e sono 10.
guarda c'è differenza eccome soprattutto che mettiamo a confronto un ateo forte e un fervente credente: affrontare la morte da credente e affrontarla da ateo sono due cose molto diverse, chiaro che l'ateo che quando ha paura fa il segno della croce e il credente tiepido della fede sotto sotto si assomigliano....ma i de approcci sono fondamentalmente diversi, poichè è diverso il senso ultimo che si dà alla vita: non me lo toglierai (facilmente) di testa perchè per me non si tratta di esperienze astratte o idee campate per aria, quindi prendo atto della tua differente opinione...ma resto certamente più convinto della mia, che è esperienziale.come ti è stato più volte detto, un ateo vive le stesse paure di un credente (stavo pensando di dipingerlo in grande sul colosseo). in questo non c'è differenza, specie quando si tratta di paura di morire.
un ateo non nega proprio niente se non l'esistenza di un dio. e se proprio vogliamo essere precisi, la maggior parte delle persone non è atea in senso stretto, non esclude che ci possa essere un aldilà.
è più corretto dire che non se ne preoccupa, dato che si rende conto che la domanda non ha risposta.
questo NON implica affatto che la vita di un ateo sia "dissoluta" (per usare un termine caro ai cattolici) o priva di senso o peggio ancora priva di "valori".
e sono 10.
Sul fatto della vita dissoluta certamente son d'accordo, ma sul fatto della vita senza un senso "ultimo" sinceramente il discorso "muoio con stile" fa ridere i polli (sorry Ronin) e ancora sui valori certamente son d'accordo con te, ma io non parlavo di quello.
un salutone
Somebody
Sul fatto della vita dissoluta certamente son d'accordo, ma sul fatto della vita senza un senso "ultimo" sinceramente il discorso "muoio con stile" fa ridere i polli (sorry Ronin) e ancora sui valori certamente son d'accordo con te, ma io non parlavo di quello.
un salutone
Somebody
Ci vedi differenza perchè vuoi che ci sia differenza. Un'altra dimostrazione del fatto che i valori cristiani, in questo caso il considerare ogni essere umano come un fratello, siano solo chiacchiere, visto che nei fatti si riducono alla stessa propensione a fare distinzioni e a dividere la gente in categorie che hanno tutti. Il fine ultimo che significa? che credi nel paradiso e cerchi di vivere in modo da andarci? Bene, c'è gente che non ci crede ma si comporta comunque in modo decoroso, magari simile al tuo, o persino migliore. In ogni caso se davvero la vita di chi crede in un'aldilà ruotasse intorno a questo e alle regole con cui sembra funzionare il "gioco delle anime", si parlerebbe di problemi ben più seri della moralità della pillola anticoncezionale. Per il resto tu, come chiunque altro, vai a lavorare, ti costruisci una famiglia, cerchi di passare del tempo piacevole con i tuoi amici, vuoi bene ai tuoi familiari, e non sai che fine si fa quando si muore finche non lo fai, non importa quante volte ti ostini a ripetere il contrario. Differenze non ce ne sono, a parte quelle tra i singoli individui.
Perchè dovrebbe esserci per forza uno scopo nella vita? Oltre a quello di riuscire a passarla sempre meglio e con maggiori informazioni al riguardo di essa?
Inoltre la questione rimane sempre quella dell'ipocrisia; se si è credenti perchè poi si va in paradiso si è ipocriti
Ci vedi differenza perchè vuoi che ci sia differenza. Un'altra dimostrazione del fatto che i valori cristiani, in questo caso il considerare ogni essere umano come un fratello, siano solo chiacchiere, visto che nei fatti si riducono alla stessa propensione a fare distinzioni e a dividere la gente in categorie che hanno tutti. Il fine ultimo che significa? che credi nel paradiso e cerchi di vivere in modo da andarci? Bene, c'è gente che non ci crede ma si comporta comunque in modo decoroso, magari simile al tuo, o persino migliore. In ogni caso se davvero la vita di chi crede in un'aldilà ruotasse intorno a questo e alle regole con cui sembra funzionare il "gioco delle anime", si parlerebbe di problemi ben più seri della moralità della pillola anticoncezionale. Per il resto tu, come chiunque altro, vai a lavorare, ti costruisci una famiglia, cerchi di passare del tempo piacevole con i tuoi amici, vuoi bene ai tuoi familiari, e non sai che fine si fa quando si muore finche non lo fai, non importa quante volte ti ostini a ripetere il contrario. Differenze non ce ne sono, a parte quelle tra i singoli individui.ma che dici, stiamo discutendo, normale che parlando di atteggiamenti diversi si finisca col parlare delle persone.Ci vedi differenza perchè vuoi che ci sia differenza. Un'altra dimostrazione del fatto che i valori cristiani, in questo caso il considerare ogni essere umano come un fratello, siano solo chiacchiere, visto che nei fatti si riducono alla stessa propensione a fare distinzioni e a dividere la gente in categorie che hanno tutti.
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lasciamo stare i giudizi sulle persone, per quello ci pensa Dio o i tribunali.
parlare e "dividere in categorie" serve come esempio per parlare dei complicati argomenti che spesso qui si discutono, lungi da me creare vera separazione qui dentro...figuriamoci nella vita reale...
Il fine ultimo che significa? che credi nel paradiso e cerchi di vivere in modo da andarci? Bene, c'è gente che non ci crede ma si comporta comunque in modo decoroso, magari simile al tuo, o persino migliore. In ogni caso se davvero la vita di chi crede in un'aldilà ruotasse intorno a questo e alle regole con cui sembra funzionare il "gioco delle anime", si parlerebbe di problemi ben più seri della moralità della pillola anticoncezionale. Per il resto tu, come chiunque altro, vai a lavorare, ti costruisci una famiglia, cerchi di passare del tempo piacevole con i tuoi amici, vuoi bene ai tuoi familiari, e non sai che fine si fa quando si muore finche non lo fai, non importa quante volte ti ostini a ripetere il contrario. Differenze non ce ne sono, a parte quelle tra i singoli individui.
Il fine ultimo è che noi siamo destinati all'abbraccio eterno del Signore, chi lo rifiuta consapevolmente (per motivi "x") fa la sua scelta per carità...ma scusa.....il qualunquismo che proponi dove ci porta? non lontano mi pare...la Chiesa di cui si legge su Repubblica è quella che si batte solo contro gli anticoncezionali? Certo fa anche quello ma la Chiesa è anche quella che promuove la carità e la conversione, nelle missioni e nelle città di tutto il mondo è piena di sacerdoti che pregano per le anime dei loro parrocchiani e si fanno un c**o così per loro.
Io più procedo nel mio cammino di conversione mi accorgo che sono diverso dalla persona che ero prima, provo ad essere meno egoista...ma ad esserlo nel cuore e nei fatti...provo ad essere più umile, provo a perdonare veramente...ti assicuro che vivere come chiede Gesù non è esattamente la cosa più facile del mondo e certamente l'imitazione di Cristo non ci rende simili a chi non crede...
un salutone
Somebody
Ateo=più bastard.o?ma che dici, stiamo discutendo, normale che parlando di atteggiamenti diversi si finisca col parlare delle persone.
lasciamo stare i giudizi sulle persone, per quello ci pensa Dio o i tribunali.
parlare e "dividere in categorie" serve come esempio per parlare dei complicati argomenti che spesso qui si discutono, lungi da me creare vera separazione qui dentro...figuriamoci nella vita reale...
Il fine ultimo è che noi siamo destinati all'abbraccio eterno del Signore, chi lo rifiuta consapevolmente (per motivi "x") fa la sua scelta per carità...ma scusa.....il qualunquismo che proponi dove ci porta? non lontano mi pare...la Chiesa di cui si legge su Repubblica è quella che si batte solo contro gli anticoncezionali? Certo fa anche quello ma la Chiesa è anche quella che promuove la carità e la conversione, nelle missioni e nelle città di tutto il mondo è piena di sacerdoti che pregano per le anime dei loro parrocchiani e si fanno un c**o così per loro.
Io più procedo nel mio cammino di conversione mi accorgo che sono diverso dalla persona che ero prima, provo ad essere meno egoista...ma ad esserlo nel cuore e nei fatti...provo ad essere più umile, provo a perdonare veramente...ti assicuro che vivere come chiede Gesù non è esattamente la cosa più facile del mondo e certamente l'imitazione di Cristo non ci rende simili a chi non crede...
un salutone
Somebody
Perchè dovrebbe esserci per forza uno scopo nella vita? Oltre a quello di riuscire a passarla sempre meglio e con maggiori informazioni al riguardo di essa?
Inoltre la questione rimane sempre quella dell'ipocrisia; se si è credenti perchè poi si va in paradiso si è ipocriti
guarda che per meritare il paradiso condizione necessaria è proprio non essere ipocriti nella fede....
perchè dovrebbe esserci per forza uno scopo nella vita?
perchè altrimenti sarebbe fine a se stessa e quindi inutile, come un fiore che cresce nel deserto e che muore senza che nessuno ne abbia ammirato la bellezza.
un salutone
Somebody
no "più bastard.o" non per forza...anzi proprio no direi il profilo del credente lo stimo di più...questo si. (ma non di default occhio, ci sono pure credenti che dovrebbero stare in galera...quindi bisogna vedere caso per caso...).
La differenza è che dire : "è un cristiano" suggerisce che per lo meno tenti di seguire la via di Cristo...dell'amore e che quindi sia sulla buona strada....dire invece "è un ateo"...non mi dice nulla, se non che non crede in Dio....non mi suggerisce nulla su eventuali qualità morali o pregi....o apprezzabili filosofie di vita....insomma dire "cristiano" vuol dire molto....dire "ateo" è troppo poco indicativo.
un salutone
Somebody
e invece è l'esatto opposto. se c'è una cosa che più in assoluto accomuna fedeli&non è proprio la morte e, con essa, il pensiero della caducità della vita.ma i de approcci sono fondamentalmente diversi, poichè è diverso il senso ultimo che si dà alla vita:
non esiste pillola che sia dorata a sufficienza per digerirla.
cioè sei già morto una volta?ma resto certamente più convinto della mia, che è esperienziale.
...ceeerto.Originariamente Scritto da Somebodyti assicuro che vivere come chiede Gesù non è esattamente la cosa più facile del mondo e certamente l'imitazione di Cristo non ci rende simili a chi non crede
il fine ultimo non lo sai qual è. Credi che sia essere destinati all'abbraccio del Signore, e in questo fai una scelta al pari di chi non ci crede.Originariamente Scritto da SomebodyIl fine ultimo è che noi siamo destinati all'abbraccio eterno del Signore, chi lo rifiuta consapevolmente (per motivi "x") fa la sua scelta per carità...
Anche la meno ovvia.
il qualunquismo porta a vedere che le persone che qualcuno ha scelto per essere tuoi "nemici" non sono molto diverse dagli stranieri contro i quali ogni tanto un certo tipo di politica aizza la popolazione. Prima ti accorgi che chi non crede non ha problematiche, o sogni, o inclinazioni (positive e negative) diverse dalle tue, prima puoi metterti a cercare problemi altrove. Problemi seri.Originariamente Scritto da Somebodyma scusa.....il qualunquismo che proponi dove ci porta? non lontano mi pare...la Chiesa di cui si legge su Repubblica è quella che si batte solo contro gli anticoncezionali? Certo fa anche quello ma la Chiesa è anche quella che promuove la carità e la conversione, nelle missioni e nelle città di tutto il mondo è piena di sacerdoti che pregano per le anime dei loro parrocchiani e si fanno un c**o così per loro.
Per quanto riguarda i meriti della chiesa ci sono tonnellate di associazioni laiche che fanno lo stesso ovunque nel mondo, così come ci sono un sacco di associazioni laiche che rompono le palle su questioni inutili come la violenza nei videogiochi, quindi ancora il fatto di credere o meno non è rilevante. Una persona altruista è altruista e una persona egoista è egoista, a prescindere dalla sua opinione sul metafisico.
D'altra parte parliamo di singoli, perchè le posizioni delle alte sfere ecclesiastiche su certi argomenti come guerra e interessi economici che le ruotano attorno, pena di morte, distorsioni del sistema capitalistico, uguaglianza sociale è decisamente carente. A parte qualche generico richiamo al "volemose bbene" francamente ipocrita, non ho mai visto su argomenti del genere le pressioni politiche, legislative e le forzature del sistema che si tentano puntualmente quando si parla di vaccate come le critiche ad aborto, fecondazione artificiale, ricerca, ed eutanasia, omossessualità. Non ci vuole molto a fare i forti con i deboli, minoranze che vorrebbero veder riconosciuti pochi e spesso legittimi diritti, per poi allinearsi allo status quo, al pari del politico più attaccato alla poltrona, su questioni serie. Dà l'impressione che che il fine ultimo () sia creare e mantenere proseliti, piuttosto che risolvere problemi. Sembra anche funzionare alla grande.
la morte li accomuna....come evento...nel senso che li mette tutti sullo stesso piano...ma il modo di affrontarla è diverso, è questo quello che intendo io....immagino tu non sia d'accordo....
un salutone
Somebody
l'unca cosa per cui mi preme rispondere a quello che dici è che io non ho "nemici"... nessuno contro cui lottare ma solo fratelli per cui pregare....ceeerto.
il fine ultimo non lo sai qual è. Credi che sia essere destinati all'abbraccio del Signore, e in questo fai una scelta al pari di chi non ci crede.
Anche la meno ovvia.
il qualunquismo porta a vedere che le persone che qualcuno ha scelto per essere tuoi "nemici" non sono molto diverse dagli stranieri contro i quali ogni tanto un certo tipo di politica aizza la popolazione. Prima ti accorgi che chi non crede non ha problematiche, o sogni, o inclinazioni (positive e negative) diverse dalle tue, prima puoi metterti a cercare problemi altrove. Problemi seri.
Per quanto riguarda i meriti della chiesa ci sono tonnellate di associazioni laiche che fanno lo stesso ovunque nel mondo, così come ci sono un sacco di associazioni laiche che rompono le palle su questioni inutili come la violenza nei videogiochi, quindi ancora il fatto di credere o meno non è rilevante. Una persona altruista è altruista e una persona egoista è egoista, a prescindere dalla sua opinione sul metafisico.
D'altra parte parliamo di singoli, perchè le posizioni delle alte sfere ecclesiastiche su certi argomenti come guerra e interessi economici che le ruotano attorno, pena di morte, distorsioni del sistema capitalistico, uguaglianza sociale è decisamente carente. A parte qualche generico richiamo al "volemose bbene" francamente ipocrita, non ho mai visto su argomenti del genere le pressioni politiche, legislative e le forzature del sistema che si tentano puntualmente quando si parla di vaccate come le critiche ad aborto, fecondazione artificiale, ricerca, ed eutanasia, omossessualità. Non ci vuole molto a fare i forti con i deboli, minoranze che vorrebbero veder riconosciuti pochi e spesso legittimi diritti, per poi allinearsi allo status quo, al pari del politico più attaccato alla poltrona, su questioni serie. Dà l'impressione che che il fine ultimo () sia creare e mantenere proseliti, piuttosto che risolvere problemi. Sembra anche funzionare alla grande.
il Nemico è un altro ed è il Principe della Menzogna
un salutone
Somebody
se pensi questo vuol dire che sono sulla strada giusta...se esprimere una forte desiderio spirituale che ho dentro mi fa sembrare ai tuoi occhi "fuori di testa" vuol dire è ok, altro che check!
Fossero tutti come Gesù ci chiede di essere con il prossimo il mondo sarebbe certamente migliore.
ti ringrazio
un salutone
Somebody
semplicemente, penso di conoscere l'italiano (se non altro con l'aiuto del vocabolario ).
sam, parlare con te mina seriamente la mia fiducia nell'intelligenza umana (che come diceva cartesio, è il bene più diffuso al mondo, visto che nessuno si lamenta mai di non averne abbastanza).
non che io pretenda di riuscire a farti anche solo intuire vagamente che nel mio modo di vivere non ho NESSUNA ultima meta, giacchè vivo nel tempo presente, no, questa è una pretesa eccessiva, già lo so (un programma troppo ambizioso, avrebbe detto de gaulle).
però, ecco, non potresti far solo finta di essere all'altezza di rendertene conto, così, per mantenermi nell'illusione?
t'ho già detto altrove di vergognarti della tua pochezza (anche morale, prima ancora che cerebrale), nel ricorrere all'indegna bassezza di ridurre 100 pagine di discorso a una semplice frase (come s'io dicessi: agostino, chi, quello dell'offerta speciale del chi canta prega due volte, liquidando uno dei pensatori più profondi della cristianità). ma vabbeh, già avevo capito che non sai nemmeno cosa significa la parola.
come detto non mi arrabbio più per questo tipo di squadrismo intellettuale.
sentiti pure superiore, visto che a quanto pare questa miserabile consolazione è l'unica cosa che ti da sollievo.
E fin qui siamo d'accordo.
Ma che razza di atei frequenti? Un tipo che usa i gesti religiosi in modo supestizioso, perchè da come me lo descrivi me lo immagino pure che tocca ferro ecc, non lo definirei un ateo.
Umh, provo a mettertela così:ma i de approcci sono fondamentalmente diversi, poichè è diverso il senso ultimo che si dà alla vita: non me lo toglierai (facilmente) di testa perchè per me non si tratta di esperienze astratte o idee campate per aria, quindi prendo atto della tua differente opinione...ma resto certamente più convinto della mia, che è esperienziale.
Ogni persona dà una stima di probabilità ad ogni evento, si va da quelli probabilissimi che si considerano certi nella vita di tutti i giorni a quelli improbabili, agli improbabilissimi e dopo quelli c'è il muro del possibile, oltre il quale ci sono tutte quelle cose che si ritengono assolutamente impossibili.
Persone diverse hanno visioni diverse e diverse valutazioni di ciò che è possibile a seconda di quali sono state le loro esperieze.
Immagina una persona che perde un braccio in un incidente, all'inizio si dispera, poi poco alla volta ci fa l'abitudine e ricomincia a saper essere felice, questo succede grosso modo a tutti. Ora mettiamo che questa persona metta l'eventualità "ricrescita del braccio" al di là del muro del possibile. Questo vuol dire che non le piacerebbe che il braccio ricrescesse? No, se accadesse ne sarebbe felicissimo (poi dopo un po ci farebbe l'abitudine e tornerebbe di umore normale pure questa volta). Però, per tutto ciò che sono le sue esperienze, quello che sa e quello che vede, lo ritiene impossibile e quindi non ci spera. Un ateo non è che ci gode a dire "diventerò concime" però non lo ritiene possibile.
La non eternità della vita non comporta necessariamente il renderla priva di valore, anzi il fatto che venire ad esistere sia estremamente raro, moooooooooooooooooolto più difficile che vincere al superensalotto, e il fatto che si esisterà per poco rende la vita estremamente preziosa anche da un punto di vista non eternalista.
Direi che sia l'ateo che il credente sono capaci di attribuire moltissimo valore alla vita.
mi meraviglio di come tu abbia reso il discorso superficiale, visto che ti sta a cuore l'aldilà. cmq no. la morte non li accomuna solo come evento.
somebody le persone, prima di essere cattolici, buddisti, scintoisti, laici, atei, ecc...sono persone per l'appunto.
le reazioni di fronte ad un evento simile - decisamente importante almeno su questo concorderai - sono prima di tutto umane.
è per questo che la predica di un prete ad un funerale passa inosservata come un soffio di vento. perchè di fronte ad un simile evento non c'è risposta, checcè chiunque ne possa dire.
capire l'italiano non significa avere sempre la verità in tasca e avere ragione sempre e cmq caro Ronin....
invece di fare sempre il solito maestrino...ma non capisci che confermi sempre quel che dico io?sam, parlare con te mina seriamente la mia fiducia nell'intelligenza umana (che come diceva cartesio, è il bene più diffuso al mondo, visto che nessuno si lamenta mai di non averne abbastanza).
non che io pretenda di riuscire a farti anche solo intuire vagamente che nel mio modo di vivere non ho NESSUNA ultima meta, giacchè vivo nel tempo presente, no, questa è una pretesa eccessiva, già lo so (un programma troppo ambizioso, avrebbe detto de gaulle).
però, ecco, non potresti far solo finta di essere all'altezza di rendertene conto, così, per mantenermi nell'illusione?
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Vivere il presente cosa è se non vivere verso la decomposizione e la morte?
Questa è la vita umana che riconosci come unica no? Fai due conti e vedi la cosa per come realmente è. Visto che cancelli Dio dal tuo cuore....tu sembri magicamente sempre saltare questo passo cruciale...ma guarda Ronin che tu stirerai le zampe esattamente come me.
Ora se tu non hai NESSUNA ultima metà nel tuo stile di vita, ti informo che quella meta ce l'hai eccome, inutile che fai finta di niente e...se tu non dai un senso ultimo alla tua esistenza sappi che la morte è l'evento che darà un senso alla tua esistenza poichè ti farà smettere di esistere e su questo non puoi avere controllo, sei sottomesso a questo.
ma vergognati tu della tua poca umiltà e arroganza nel parlarmi così....non ce la fai proprio a non essere aggressivo e arrogante, eh? Tra l'altro... me lo merito?
Siceramente mi deludi quando perdi così il controllo, mi fai venire voglia di non risponderti più e me ne dispiace perchè ti ritengo una persona in grado di ragionare ed esprimere giudizi sparando così sul personale come fai tu non è certo da persone corrette e garbate.
ma perchè devi cercare la la quasi lite e l'offesa? Primo io non mi sento superiore, secondo non sarebbe per me nessuna consolazione esser superiore a nessuno. Ma che acidità vai mostrando?nel ricorrere all'indegna bassezza di ridurre 100 pagine di discorso a una semplice frase (come s'io dicessi: agostino, chi, quello dell'offerta speciale del chi canta prega due volte, liquidando uno dei pensatori più profondi della cristianità). ma vabbeh, già avevo capito che non sai nemmeno cosa significa la parola.
come detto non mi arrabbio più per questo tipo di squadrismo intellettuale.
sentiti pure superiore, visto che a quanto pare questa miserabile consolazione è l'unica cosa che ti da sollievo.
Si parla di religione o si sfogano le frustrazioni nel forum? Tu mi sembri più optare per la seconda.....e che noia però. Come sei pesante.
Cmq divertente il tuo paragone con Agostino....in cui metti vicino i tuoi discorsi e i suoi pensieri....sei il solito modestone
Detto ciò...non è che se io non sono d'accordo con te allora mi devi saltare alla gola....non è che se uno dice una cosa in cui non ti ritrovi devi per forza cercare di demolirlo. Il mondo è bello perchè è vario e le discussioni sul forum non devono essere per forza vissute come ping pong...che poi diventa un braccio di ferro ...che poi diventa "ti faccio vedere che ce l'ho più lungo".
Insomma dai Ronin.....take it easy.
Mi accusi di squadrismo intellettuale ....ora vediamo...prima tiri fuori la visione ridicol-romantica dell'andare avanti con "stile"...e ancora devi spiegarmi questo "stile" come possa compensare la cattiveria e la sofferenza dell'esistenza umana....poi alla fine quando ti si mette alle strette e ti si dice....si ok...la visione atea....ok le risorse dell'uomo.....ok vivere il presente....ok lo stile.....ma sotto sotto quando ti metto davanti il tuo futuro di Ronin decomposto....tutta la tua intelligenza\risorse\poesia dove le metti? Cosa ci fai?
Non te ne frega niente. Ok appunto.
Io sostengo che la visione cristiana è aperta alla speranza della resurrezione, quella atea invece vede l'atto finale dentro una bara col corpo in decomposizione (con stile però, mi raccomando).
Ecco come risponde l'uomo che cancella Dio dal suo cuore davanti al problema...al dramma della morte e della sofferenza: mi dici che ho pochezza morale e cerebrale...fai i soliti discorsetti da complesso di superiorità...ma alla fin fine ti choedo solo di ammettere quello in cui credi: niente vita soprannaturale...solo decomposizione.
Si parlava del nocciolo: la consolazione della fede nella speranza della vita eterna...da ciò ho scritto queste parole:
"ma chi lo ha mai negato? e chi vuole nasconderlo? Ci mancherebbe che io neghi la mia piccolezza di creatura mortale, giammai.
Sono glia atei che negano lo status esistenziale di morte e di peccato dell'uomo (facendo finta che non li tocchi fino a che...ahi ahi ahi.......) e sono i cristiani a invocare il cielo per liberarci dalla morte e dal peccato.
Il cuore dell'uomo anela amore e giustizia ...ecco due stili di vita: i cristiani si affidano al Risorto che è Amore, gli atei vanno verso la decomposizione che considerano loro ultima meta"
e ribadisco....tu puoi pure "fregartene" della morte e non considerarla tua metà...ma se fossi più realista considereresti si la morte la tua ultima metà...il tuo ultimo appuntamento....quella arriva e ci dovrai fare i conti....lo stesso io, ma io non cancello dal mio cuore Dio e mi affido al Risorto.
Tutto ciò semplicemente per focalizzare la grossa differenza tra atei e cristiani nell'affrontare la morte e il senso della vita.
Cristiano: morte = passaggio precedente a comunione con Dio e resurrezione
Ateo : morte = passaggio precedente a decomposizione del corpo
Cristiano : senso della vita = la vita terrena e poi l'aldilà -> vita eterna
Ateo : senso della vita = la sola vita terrena -> decomposizione
un salutone
Somebody