keiser ha scritto gio, 10 marzo 2005 alle 13:15
Inserisco con trepidazione il dvd nella console. Mi sollazzo gustando l'esaltante filmato introduttivo, e in pochi minuti la scimmia di Gran Turismo torna prepotente ad abbarbicarsi sulla mia schiena come fece nel 2001. La cosa che mi ha colpito fin da subito è la incredibile vastità del gioco. Immenso. Così immenso da lasciare storditi, quasi scoraggiati: centinaia di macchine da "collezionare", centinaia di gare da affrontare, tonnellate di campionati, eventi speciali e missioni, le "solite" patenti e la nuova modalità "manageriale" che di fatto consente di rigiocare tutto da capo ma nei panni del direttore sportivo, e poi il laboratorio fotografico, il multiplayer su LAN, ecc. ecc. Non credo che riuscirò a completare il 100% del gioco, anche se in questo momento non desidererei altro: l'impegno, la costanza e la dedizione richieste sono sicuramente superiori a quello che posso (e voglio) concedere.
D'altro canto, pare di leggere nella formula del gioco della Poliphony una evoluzione/ rivoluzione/ stravolgimento (chiamatelo come vi pare) del concetto classico di videogame, che diventa una vera e propria "suite di intrattenimento", dove tra una gara e l'altra puoi passare ore a sistemare l'inquadratura di una fotografia della tua A112 Abarth sulla strip di Las Vegas, oppure ad ascoltarti le canzoni della soundtrack, rivedere i replay dalle 64 telecamere disponibili, e chissà che altro...
Vi intriga tutto ciò? E ancora: che sia questo uno dei possibili scenari futuri del videoludo?