Spulciando nella storia del campionato italiano abbiamo trovato un'altra "parata" di Luciano Zauri. Considerata la presenza di Frey (molto "tranquillizzante" sotto quest'aspetto) siamo sicuri che il neo gigliato quest'anno non raggiungerà il tris in maglia viola.
LA STORIA:
Nel campionato di Serie A 2001-02 Luciano Zauri giocava nell'Atalanta.
La classifica di Serie A dopo 25 giornate (nella parte finale) era la seguente:
...
Atalanta 30
Udinese 29
Piacenza 28
Brescia 26
Lecce 24
Fiorentina 20
Venezia 15
Nella 26° giornata l'Atalanta incontrò il Lecce. Sulla panchina pugliese sedeva Delio Rossi che il 27 Gennaio aveva sostituito l'esonerato
Alberto Cavasin all'indomani della sconfitta della squadra giallorossa in casa col Brescia 3-1 (doppietta di
Luca Toni).
10 MARZO 2002 - 26° giornata di Serie A
ATALANTA-LECCE 2-1 Rossini (A) al 25' , Pinardi (A) al 30' del p.t.; Cirillo (L) all' 11' del s.t.
Dopo quella gara il Lecce vinse solo una delle rimanenti 8 partite e, a due giornate dal termine, arrivò la matematica retrocessione (insieme alla Fiorentina, al Verona di
Alberto Malesani ed al Venezia, che aveva esonerato prima
Claudio Cesare Prandelli poi
Sergio Buso....)
Ma in quella gara disputata a Bergamo il 10 marzo 2002 accadde qualcosa di particolare:
Tratto da La Gazzetta dello Sport dell'11 marzo 2002
Taibi torna e salva l' Atalanta.
Al rientro dopo un mese, il portiere stoppa il Lecce
Clamoroso errore dell' arbitro
Tombolini che non vede un mani di Zauri sulla linea di porta
Papera di Chimenti sul gol di Pinardi. Rossini ricompare e segna.
Bel Lecce nella ripresa
Taibi, il Moro di Bergamo, ha vinto la partita. Il portiere palermitano, che porta il suo bel nome arabo sfolgorante come un pennacchio, ha sfoderato per due volte la prodezza. Si è eretto così a uomo partita, condannando il Lecce a una sconfitta che, sul piano del gioco, non aveva meritato. Era una sfida per la salvezza. Il Lecce l' ha perduta nel primo tempo. L' Atalanta l' ha vinta, dopo aver cercato con ostinazione di buttarla via nella ripresa con un atteggiamento remissivo, ai confini dell' autolesionismo.
È stata salvata da Taibi, appunto, e dall' arbitro, che non ha rilevato un fallo di mano di Zauri sulla linea bianca, meritevole di essere punito con il calcio di rigore e l' espulsione. Tombolini non ha visto quel fallo. Un errore umano, che ha cambiato la partita. Si era ancora sullo 0-2, ma, con 46 minuti da giocare, un calcio di rigore e l' uomo in più il Lecce avrebbe potuto rovesciare l' esito della gara. È stata la partita della metamorfosi. Per un tempo abbiamo visto un Lecce incredibilmente arrendevole, spento, passivo, con il giovane talento Ledesma, all' esordio, incapace di entrare nel gioco. Era una partita vitale e i salentini, invece, la subivano, praticamente senza combattere. L' Atalanta, pur priva di Doni, assumeva il comando del gioco e andava a segno per due volte con facilità addirittura eccessiva. Foglio era libero di scendere sulla fascia destra e di calibrare il cross, il centrale difensivo Silvestri lasciava libero Rossini, che, nel cuore dell' area, poteva colpire in libertà di testa, mirando con successo l' angolo alla destra di Chimenti (1-0). Sei minuti dopo Ignacio Pià, con un tocco corto, serviva indietro Pinardi, che esplodeva il destro, una palla centrale, da fuori area, che Chimenti non è riuscito né a bloccare né a deviare: la palla, come una saponetta, lo ha scavalcato e, con parabola molle, è entrata di giustezza in rete (2-0). Clamorosa la papera del portiere. Il gioco offensivo dell' Atalanta si è esaurito lì. Il Lecce, invece, sul finire del tempo, ha sfiorato il gol con un sinistro magnifico di Tonetto, che Taibi ha deviato con riflesso felino (45' ). Nella ripresa Delio Rossi ha lanciato Chevanton e Cirillo. La sua squadra è cambiata. Ha cominciato a premere con furia.
Al 4' l'occasione che fa discutere. Su cross di Chevanton, deviato da Stovini, Vugrinec ha colpito di testa a colpo sicuro e Zauri, appostato sulla linea bianca, accanto al palo, ha respinto col braccio sinistro (4' ). Tombolini, sicuro dell' intervento di petto, non ha fischiato. I guardalinee Saglietti e Camerota non l' hanno aiutato. Così l' Atalanta l' ha scampata bella. Ma ha continuato a tremare. Il Lecce ha subito accorciato le distanze su mischia con un gol di prepotenza di Cirillo (2-1). I cambi di Vavassori, che ha schierato la squadra con una sola punta, prima Rossini, poi Comandini, non hanno sortito effetto. Lì sono emersi i gravi limiti di gioco della squadra nerazzurra, incapace di creare.... .....Così l' Atalanta, pur soffrendo, è approdata alla seconda vittoria consecutiva, mentre il Lecce sprofonda a sei punti dalla zona salvezza.
PAGELLE:
ARBITRO TOMBOLINI 4 - Compie uno strafalcione da matita rossa: non vede il fallo di mano di Zauri, meritevole del calcio di rigore e dell' espulsione
Rossi infuriato per il mani di Zauri «Era rigore e lui doveva essere espulso» dice il tecnico del Lecce. Vavassori: «Io non ho visto niente»
BERGAMO - ....Delio Rossi vede le cose farsi maledettamente complicate, ripensa a quel primo tempo disastroso e non si dà pace: «Gli abbiamo concesso troppo e abbiamo sofferto anche di più. In quei primi 45' ho visto una squadra remissiva, troppo scolastica. Chi si vuole salvare deve correre, invece, eravamo fermi».
Il tecnico del Lecce guarda alla ripresa e vede un' altra squadra, ma soprattutto un madornale errore arbitrale. «Zauri - dice - ha fermato il colpo di testa di Vugrinec col braccio. Era rigore e lui andava espulso. Capirete che giocare da lì in poi con un uomo in più e magari dopo aver trasformato quel rigore avrebbe cambiato tutto. Nella ripresa l' Atalanta non ha fatto nulla, ma anche nel primo tempo ha avuto la fortuna di tirare in porta 4 volte, segnando due gol»....