La storia comincia con Actarus alla prese con la Peroni, e continua cosi' fino alla fine.
Actarus è un alcolizzato.
La cosa vi assicuro NON FA RIDERE. La parola Peroni è un marchettone infinito. Un tormentone assurdo e inspiegabile ( artisticamente, mentre razionalmente assume i contorni della pubblicità subliminale, e manco troppo.. subliminale
) . Lo ripeterà non meno di 2/3 volte per pagina, con picchi di 5/6!!!! - non è che le ho contate ma davvero non se ne puo' piu' ad un certo punto!
"Ce la faro' ad arrivare alla moto per prendermi la Peroni? Si certo sono solo 5 min. E poi ne ho ancora 10 di Peroni. Ma le avro' messe nel frigo, e ho acceso il frigo? Perchè bere le Peroni calde non è bene, e poi con 10 Peroni fino a casa dovrei farcela, sono quasi un litro a km! ma và và...
Ok, scesi a patti con questo si scopre che Alcol è un assassino a piede libero, Venusia la da a tutti e il Professore è forse un idiota paravento con paresi facciale.
La cosa vi assicuro NON FA RIDERE.
La trama, è semi-inesistente. Actarus non sale manco una volta su Ufo Robot mentre invece ci parla sempre di quanto sia brutta la vita, della ricerca di un nuovo lavoro, del mobbing, dei luoghi comuni e di quanto al lavoro si chatti invece di produrre.... anche in questo caso:
la cosa vi assicuro NON FA RIDERE, vabbè, a volte si, ma di solito no ( e di sicuro dopo averla letta per tre o quattro volte ).
Si arriva ad un finale scialbo in cui il protagonista si prende ( ma davvero poi?? ) una mezza rivincita' sulla società che vuoi tarparlo o incanalarlo in una via ben definita.