è lui l'unico shredder!
G è una quinta sopra C, quindi basta che prendi il tuo GMaj7 e lo trasformi in G7 (modulazione cromatica), et voilà, hai la tua dominante che risolve sul I grado C.
C'è da dire che dovresti confermare la tonalità di C in qualche modo, visto che comunque C è il IV grado di G, quindi la modulazione potrebbe suonare poco forte.
Ultima modifica di Samuele; 09-09-08 alle 12:28:35
Scusa eh, ma io che come si è potuto capire sono abbastanza ignorante nella teoria, chi dice che per passare da sol a do bisogna usare per forza la classica risolvente in settima? Non è meglio usare l'orecchio per "sentire" cosa sta meglio in base al contesto del prima e del dopo di suddetto passaggio?G è una quinta sopra C, quindi basta che prendi il tuo GMaj7 e lo trasformi in G7 (modulazione cromatica), et voilà, hai la tua dominante che risolve sul I grado C.
C'è da dire che dovresti confermare la tonalità di C in qualche modo, visto che comunque C è il IV grado di G, quindi la modulazione potrebbe suonare poco forte.
EDIT: ah, niente flame eh, si è qui per imparare...
Ci sono varie possibilità, ho postato solo la prima cosa che mi è venuta in mente nel contesto tonale. Andare a muzzo di cane però non è un buona strada.Scusa eh, ma io che come si è potuto capire sono abbastanza ignorante nella teoria, chi dice che per passare da sol a do bisogna usare per forza la classica risolvente in settima? Non è meglio usare l'orecchio per "sentire" cosa sta meglio in base al contesto del prima e del dopo di suddetto passaggio?
EDIT: ah, niente flame eh, si è qui per imparare...
Si può anche fare Gmaj7 (I) - Am7 (II/VI) - D7 (V/V) - Db7#11 (subV) - Cmaj7 (I)
Ovvio che io non ho sentito il pezzo, quindi non so come possono funzionare gli accordi.
Ultima modifica di Samuele; 09-09-08 alle 14:57:48
Una carina potrebbe essere con spostamento dei bassi:
Gmaj7 (I/IV) - G7/F (V) - Cma7/E (I) - Dm7 (II) - G7/Db7 (V) o Db7#11 (subV) - Cmaj7 (I)
Al posto di Db7, ovviamente puoi metterci G7 ma si perde lo spostamento discendente del basso.
mmm... mi arrendo. Io non seguo la teoria, ma neanche vado a muzzo... come dire, suonando da un bel po' mi vengono certe risoluzioni abbastanza automaticamente (probabilmente applico la teoria inconsapevolmente), ma adoro stravolgere i canoni usando semplicemente l'orecchio, oppure mi attengo ai cliché, ma sempre ad orecchio. Deve piacermi quello che suono, non dev'essere la risultante di uno schema (è chiaro che in realtà dietro c'è un preciso schema teorico, quando li studierò, sarò in grado di capirli meglio).
Però mi sa che non è proprio il contesto/topic giusto...
Non so se Synister in questo caso è teoricamente preparato per capire gli intervalli e le risolventi... se no, o studia o allena l'orecchio/gusto, o entrambi...
Esempio di stravolgimento?mmm... mi arrendo. Io non seguo la teoria, ma neanche vado a muzzo... come dire, suonando da un bel po' mi vengono certe risoluzioni abbastanza automaticamente (probabilmente applico la teoria inconsapevolmente), ma adoro stravolgere i canoni usando semplicemente l'orecchio, oppure mi attengo ai cliché, ma sempre ad orecchio. Deve piacermi quello che suono, non dev'essere la risultante di uno schema (è chiaro che in realtà dietro c'è un preciso schema teorico, quando li studierò, sarò in grado di capirli meglio).
Però mi sa che non è proprio il contesto/topic giusto...
Non so se Synister in questo caso è teoricamente preparato per capire gli intervalli e le risolventi... se no, o studia o allena l'orecchio/gusto, o entrambi...
Bella domanda, devo avere lo strumento davanti e provare quello che mi viene, allora sono in grado di scrivertelo. Non riesco a pensarlo così, devo trovarmi nel contesto musicale, avere 5 minuti per provare diverse soluzioni, e scegliere quella che mi piace di più (oppure beccare la prima che mi viene, se sto suonando un brano e non lo sto scrivendo).
Così a occhio potrebbe suonare un passaggio da G a G-, poi Bb e C? Oppure G A- Bb B C? Oppure semplicemente G G/B C? Oppure G F Bb C? Oppure G Eb C- C? oppure G F E-7 D-7 C? Oppure, forse più atipico, G Ab (non so se minore) Eb (o forse Db) C? Oppure G F# C? Oppure G Abdim/G C? Non saprei, datemi una tastiera!
Ultima modifica di jonnysoft; 09-09-08 alle 16:06:01
G a G- è una modulazione per cromatismo.Bella domanda, devo avere lo strumento davanti e provare quello che mi viene, allora sono in grado di scrivertelo. Non riesco a pensarlo così, devo trovarmi nel contesto musicale, avere 5 minuti per provare diverse soluzioni, e scegliere quella che mi piace di più (oppure beccare la prima che mi viene, se sto suonando un brano e non lo sto scrivendo).
Così a occhio potrebbe suonare un passaggio da G a G-, poi Bb e C? Oppure G A- Bb B C? Oppure semplicemente G G/B C? Oppure G F Bb C? Oppure G Eb C- C? Non saprei, datemi una tastiera!
Bb a C funziona per interscambio modale VII - I (ma il settimo, in funzione tonale e in contesto maggiore si può considerare un rivolta di Valt o un Vb9, quindi non hai fatto altro che V-I)
G A- Bb B C, non ti sei mai spostato veramente da C, hai fatto una cadenza armonizzando semplicemente una linea di basso ascedente. Alla fine della fiera è un V-I.
G G/B C è una semplice cadenza V-I
G F Bb C non avviene nemmeno una modulazione, sei sempre in C. V-IV-Valt-I
Mentre l'ultimo è un accrocchio, fino a C- semplicemente stai facendo C- spostando i bassi. Poi modulazione cromatica.
Come puoi vedere, non hai stravolto assolutamente niente, tant'è che hai sempre cadenzato in modo perfetto (dominante - tonica).
Non hai stravolto niente, quindi. Non hai mai usato un II, un III in funzione di primo, un V/V o un subV.
Certo se usi le triadi cosidette "shells" con solo toni guida e non tocchi le settime, funziona quasi tutto, non hai praticamente dissonanze, ma questo è un approccio piuttosto diatonico, gravitazionale e le sonorità poco interessanti.
Ultima modifica di Samuele; 09-09-08 alle 15:54:16
Le sonorità interessanti sono date principalmente dall'approccio, dai suoni, dagli intercci degli altri strumenti e dall'interezza della parte che fai, non è che puoi trovare una sonorità poco interessante in una risolvente sol do schematizzando gli accordi...
EDIT: ho aggiunto altre 4 soluzioni che mi sono venute in mente, schematizza anche quelle, così ne imparo 4 in più
Ultima modifica di jonnysoft; 09-09-08 alle 16:06:22
lolwut wtf
Le sonorità interessanti sono date principalmente dall'approccio, dai suoni, dagli intercci degli altri strumenti e dall'interezza della parte che fai, non è che puoi trovare una sonorità poco interessante in una risolvente sol do schematizzando gli accordi...
EDIT: ho aggiunto altre 4 soluzioni che mi sono venute in mente, schematizza anche quelle, così ne imparo 4 in più
No, aspetta, parliamoci chiaro, un conto è scrivere le sigle, un conto è l'esecuzione, non credere che io un II-V-I lo faccia con le triadi da bimbi, se no c'è da spararsi un colpo.
Una progressione banale ma che funziona risulta più interessante cambiandone i colori (e qui si parla di voicing), la ritmica, sostituendo o omettendo gli accordi, facendo spostamenti di bassi particolari e rivolti.
Delle ultime progressioni non salvo niente, non sto neanche a spiegartele, sono ovviamente fatte a caso. La prima è la stessa che ho postato io, senza la dominante, non si sente una modulazione, quindi il C (che cos'è rimane IV grado) è da confermare (se rimaniamo nel tonale).
Il tonale si basa su un momento di quiete e di tensione, quiete e tensione. S'insomma, si litiga e poi si tromba. Poi si rilitiga e poi si ritromba. Così funziona la musica. Sono anche motivi fisici, per il fatto degli armonici ecc... e di come il nostro orecchio percepisce questi armonici.
Fatti un bel regalo, ti prendi un libriccino di armonia e ti studi la base dell'armonia (e magari trovati un maestro, perché ti sorgeranno parecchi dubbi). Capito quello, ci sono tante altre cosa, ma si può iniziare ad ingegnarsi per eludere regole e progressioni comuni.
Sì, sono fatte a caso, ma per metà caro Samuele, e ti garantisco che suonano se inserite nel contesto giusto. Provale su uno strumento e arrangiaci intorno qualcosa. Non mi convincerai mai del fatto che non suonano. Tutto suona (o quasi ), bisogna avere un po' d'orecchio per incastrarlo come si deve.
L'armonia è una pecca che ammetto di avere, e il regalo di studiarla me lo farò, tranquillo. Ma è una pecca teorica, perché nella pratica mi è sempre stato detto di avere un certo "piglio...". Poi oh, tu sei decisamente più preparato di me, quindi ti ascolto con attenzione.
Però ogni tanto metti le mani sullo strumento a caso, POI guarda quello che hai fatto. Secondo me trovi soluzioni nuove, che guidate in un secondo momento dalla teoria possono trovare il loro spazio.
Io sono il primo che non ragiona per schemi, sono il primo a cambiare i pezzi, a fare pedali, colorazioni, sostituzioni, modalità, salti particolari, armonizzazioni particolari o cambi di funzione e anche dissonanze. Ma vedi, io lo faccio con cognizione di causa.Sì, sono fatte a caso, ma per metà caro Samuele, e ti garantisco che suonano se inserite nel contesto giusto. Provale su uno strumento e arrangiaci intorno qualcosa. Non mi convincerai mai del fatto che non suonano. Tutto suona (o quasi ), bisogna avere un po' d'orecchio per incastrarlo come si deve.
L'armonia è una pecca che ammetto di avere, e il regalo di studiarla me lo farò, tranquillo. Ma è una pecca teorica, perché nella pratica mi è sempre stato detto di avere un certo "piglio...". Poi oh, tu sei decisamente più preparato di me, quindi ti ascolto con attenzione.
Però ogni tanto metti le mani sullo strumento a caso, POI guarda quello che hai fatto. Secondo me trovi soluzioni nuove, che guidate in un secondo momento dalla teoria possono trovare il loro spazio.
Se parli di accorgimenti per poterli farli suonare, allora ne stai modificando le qualità in modo che cambino funzione, cambi l'accordo stesso e allora non parliamo della stessa progressione.
Certo se si parla di sequenze di parallelismo armonico o modalità sicuramente suonano, ma ci devono essere dei presupposti molto forti. Siccome stiamo parlando di TONALE, no, caro johnny, quegli accordi non suonano.
Una cosa: quando vai dal meccanico, lui, dopo le dovute verifiche, sa dove andare a parare, non è che ti smonta il motore e te lo rimonta in modo diverso e casuale e spera che funziona. Ecco, la musica è così. Ma questo non vuol dire che non si deve essere creativi o sperimentare cose nuove o essere schematici. Ma per fare un motore per competere in formula 1, non è meglio prima studiare ingegneria?
D'accordissimo!
Però la meccanica (per quanto uno ci si possa appassionare) non è sicuramente una materia che convoglia sentimento, feeling, colori e dinamiche, sperimentazione, stati psichici ed emotivi, eccetera, come la musica (o almeno non tanto quanto la musica se vogliamo filosofeggiare) che secondo me è prima espressione, poi matematica (da qui il mio commento secondo il quale gli shredder sono esecutori e non musicisti).
Non lo so per certo, ma per restare nei termini del tuo paragone, credo che molti bravi musicisti non siano mai stati ingegneri della musica (non so quanto sia preparato per esempio un Angus Young sull'armonia, ma cavolo i suoi riff e quelli del fratello il piede te lo fanno battere).
Per il resto hai "purtroppo" ragione.
Dopo questo dibattito, tornerei it consigliando a Sysnister i Led Zeppelin, che tutti i suoi amati shredder rockettari sicuramente andavano a vedere ai concerti prima di diventare shredder .
Il piede lo batti perché anche se cose semplici, non sono fatte a muzzo!D'accordissimo!
Però la meccanica (per quanto uno ci si possa appassionare) non è sicuramente una materia che convoglia sentimento, feeling, colori e dinamiche, sperimentazione, stati psichici ed emotivi, eccetera, come la musica (o almeno non tanto quanto la musica se vogliamo filosofeggiare) che secondo me è prima espressione, poi matematica (da qui il mio commento secondo il quale gli shredder sono esecutori e non musicisti).
Non lo so per certo, ma per restare nei termini del tuo paragone, credo che molti bravi musicisti non siano mai stati ingegneri della musica (non so quanto sia preparato per esempio un Angus Young sull'armonia, ma cavolo i suoi riff e quelli del fratello il piede te lo fanno battere).
Per il resto hai "purtroppo" ragione.
Dopo questo dibattito, tornerei it consigliando a Sysnister i Led Zeppelin, che tutti i suoi amati shredder rockettari sicuramente andavano a vedere ai concerti prima di diventare shredder .
Mai nessun musicista ha fatto gli accordi a muzzo di cane... solo gli hobbysti fanno così...
Citando Mark Levine (frase che andrebbe scolpita nelle tavole dei dieci comandamenti):
Un grande assolo di jazz è costituito da:
1% di magia, 99% di cose che sono spiegabili, analizzabili, categorizzabili e fattibili.
Adesso, lascia perdere se si parli di jazz, rock o pop, che la storia non cambia. Su ciò che dici riguardo l'emozione ecc è una ENORME componente, ma si parla di un argomento così platealmente enorme quale è la musica, che la magia costituisce solo 1% del suo insieme.
ah samuè tira un attimino il freno a mano....prendi in considerazione che anche io sono tra quelli teoricamente ignoranti e va per orecchio su un suono anche se senza successo.mmm... mi arrendo. Io non seguo la teoria, ma neanche vado a muzzo... come dire, suonando da un bel po' mi vengono certe risoluzioni abbastanza automaticamente (probabilmente applico la teoria inconsapevolmente), ma adoro stravolgere i canoni usando semplicemente l'orecchio, oppure mi attengo ai cliché, ma sempre ad orecchio. Deve piacermi quello che suono, non dev'essere la risultante di uno schema (è chiaro che in realtà dietro c'è un preciso schema teorico, quando li studierò, sarò in grado di capirli meglio).
Però mi sa che non è proprio il contesto/topic giusto...
Non so se Synister in questo caso è teoricamente preparato per capire gli intervalli e le risolventi... se no, o studia o allena l'orecchio/gusto, o entrambi...
adesso,il mio obbiettivo sarebbe quello di conoscere determinati suoni e soprattutto produrli quando lo decido,per esempio:
una serie di note che riescano a trasmettere determinate emozioni...felicità,paura ecc....tipo per una canzone sdolcinata starebbe bene un arpeggio col clean struggente,il problema mo qualè?
io ho dato un'occhiata a diverse scale:aeoliane,doriane ecc...ma ho scoperto che sono le stesse solo che partono da note diverse....e visto che io adesso la scala che conosco meglio è quella di A minor(solo quella cromatica in più )...quale potrebbe essere una sequenza che sia in grado di trasmettere tali emozioni?
io sono solito dire "lick" se ti suona meglio.
il mio problema è che metto la mano synyster a casaccio sul manico nel senso che appena vedo una sequenza di tasti che ricordo li premo...e ne esce una schifezza...help
@whites: shredder,shredder,shredder
Va beh, per il lato tecnico lascio agli altri la risposta, però so per esempio che le varie tonalità di per sè hanno insiti dei colori diversi (ad esempio il SOL è una tonalità parecchio solare e aperta, rispetto ad un LA o ad un MI che danno sensazioni e percezioni dinamiche diverse).
Dal punto di vista istintivo ti posso dire che se qualsiasi cosa fai ti fa schifo e non ti soddisfa mai... beh, allora credo tu sia parecchio indeciso e disorientato (e cioé, anche se elogi gli shredder, non è quello che in realtà vuoi). E l'unico modo per trovare la propria dimensione, IMHO, è conoscerne tante, per poi sentirsi più affine ad alcune.
Se non conoscevi i Pink Floyd, significa che il tuo background è parecchio povero, e devi assolutamente cambiare strada. Essere iper recettivi sempre e comunque e assimilare tutto. Poi scremi.
Va beh, per il lato tecnico lascio agli altri la risposta, però so per esempio che le varie tonalità di per sè hanno insiti dei colori diversi (ad esempio il SOL è una tonalità parecchio solare e aperta, rispetto ad un LA o ad un MI che danno sensazioni e percezioni dinamiche diverse).
tu non hai la più pallida idea di cosa stai parlando vero?
Eheh, ho un'idea ben precisa invece.
Ogni tonalità ha un colore diverso, mi spiace per voi.
Non è la prima volta che mi sento dire questa cosa. Non come dici tu, ma forse c'è un qualche tipo di diversità tra le tonalità, soprattutto tra quelle distanti.
Questioni fisiche immagino.