Un sondaggio compiuto un paio di mesi fa indica che poco più della metà delle persone che usano regolarmente la posta elettronica si fida meno delle email che riceve, a causa dello spam. La percentuale è sensibilmente inferiore allo scorso anno, quando i "dubbiosi" erano circa il sessantadue per cento. Ancora, il 22% della gente spende meno tempo a leggere e controllare la posta per via della spazza che arriva in casella, rispetto al 29% dell'anno scorso. Quello che pare emergere da questo minuscolo e probabilmente poco significativo questionario è che la gente, molto banalmente, sta cominciando ad imparare a convivere con la "junk mail".
Un po' come il traffico, l'inquinamento, il costo della vita che aumenta... Alla fine il disordine prevale, si scopre che le incazzature non servono a niente, e si finisce con il rassegnarsi.
Del resto, tra le altre cose che emergono dai sondaggi c'è che la gente non ha cambiato granchè le sue abitudini sulla rete per ridurre lo spam: continua a dare il proprio indirizzo email dove e quando capita (magari utilizzando una casella fatta "ad hoc" per queste cose - in quanti ce l'hanno!), ecc. ecc. Per quanto mi riguarda, devo ammettere mio malgrado di essere uno di quelli che si è "rassegnato": ci sono i filtri che spazzano via quasi tutto, il resto lo cestino a mano, e se ci sono dei falsi positivi - che ci posso fare? Succede.
Non che la cosa mi esalti, ma uno ha altro da fare nella vita...