Nei prossimi anni assisteremo ad una vera e propria invasione delle reti wi-fi, le cui onde andranno ad occupare ogni centimetro cubo di aria disponibile; attualmente si sta sperimentando una nuova rete che permetterà di avere accesso a banda larga in qualunque punto ci si trovi (previo acquisto di nuovi chip, e presumibilmente nuovi computer, ovviamente).
La comodità di avere una rete senza doversi impiastricciare con fili e cavi è senza dubbio allettante; non conosciamo ancora, o se si conoscono non ci vengono raccontati, gli effetti sul nostro organismo legati all'esposizione costante ad onde radio così potenti.
Alla fine, come per i cellulari, accetteremo i possibili danni come "collaterali", inevitabili ed ineludibili.
Quello che già adesso non mi piace per niente? Avete visto una qualsiasi pubblicità di connessioni wifi o roba del genere?
Personalmente vengo aggredito da una tristezza molesta nel vedere omoni e donnine (tutti rigorosamente top manager in carriera) seduti nei luoghi più strani e scomodi con il portatile sulle ginocchia, in aeroporto o alla fermata del tram, intenti a lavorare, a scambiare azioni e a salvare i destini del mondo.
L'attrattiva (capirai!) di queste nuove tecnologie sembra dominata dall'imperativo di non smettere mai di lavorare, di non concedersi mai un break, un minuto per leggere un libro o il giornale, o semplicemente non fare niente.
Anche questo è un prezzo piuttosto alto da pagare...