Ma vacci, apparte tutto.
Quando ti ricapita una figata del genere?
Topic interessante per i suoi risvolti.
Sappiamo tutti che l'orientalismo è una malattia europea di vecchia data. Fin dai tempi di Madama Butterfly l'estremo oriente è stato il regno dell'esotismo e della meraviglia. Oggi poi la mia (la nostra) generazione ha subito una forma di colonizzazione culturale "dolce": anime, film, videogiochi, etc.
Facile dimenticarsi che si tratta soltanto di "prodotti" di un preciso contesto socio-economico (quanto fa vetero-marxista questa espressione ) e facile anche idealizzare il Paese da cui provengono.
Però per noi e per molti altri anche questa forma ingenua di idealizzazione è stata un bene, perché ci ha avvicinato ad una cultura diversa, spingendoci a conoscerla più in profondità: da qui siamo passati a Miyamoto Musashi, a Mishima, alla storia e allo studio della lingua.
Quindi sappiamo anche che il Giappone ha avuto (e in piccola parte conserva) un atteggiamento fortemente razzista verso gli stranieri (storicamente comprensibile) e fortemente discriminatorio nei confronti delle donne (non sono ancora così pratico di lingua, ma alcuni mi hanno detto che c'è un termine confidenziale maschile per indicare la propria moglie equivalente, grossomodo, a "quella scema\roba lì").
Del resto, un film come Lost in Translation ci dà un'idea (anche se in modo un po' fighetto) della solitudine di un occidentale che non conosce la lingua in una metropoli come Tokyo (ma anche Seul o Pechino).
Insomma, credo che questo sia un atteggiamento più costruttivo e critico.
Altrimenti si rischia di finire come quel weaboo che una volta giunto in Giappone, si era messo a piangere, biascicando fra le lacrime
"Ma allora, Mega tokyo mi ha mentito..."
Ultima modifica di Milton80; 18-10-08 alle 20:53:43
妻 = moglie (propria)
女房/家内 = moglie propria (lit.: donna di casa)
奥さん = moglie degli altri
嫁 = sposa (solitamente novella)
うちの奴 = moglie ("la tizia" di casa mia )
旦那 = marito (informale)
夫 = sposo (proprio)
ご主人 = marito degli altri
うちの人 = marito (l'uomo di casa)
Da ignorante di tutto ti odio e ti consiglierei di andarci a costo di rimanerci (nel senso negativo del termine)
In teoria tra qualche anno anch'io avrei voluto fare qualcosa, mi preparo i bigliettini con le frasi utili?
Studia, Tommasino, studia
Grazie!
E come, ho anche la scuola normale da portare avanti
Mai visto né sentito, ma mi interessa parecchio.
Source?
ma non esiste un libricino come quelli che si trovavano una volta per l'inglese ecc... con le minifrasi inglese - italiano in modo che uno va in giro e nel peggiore dei casi indica la frase sul libretto?
beh, oddio, se permettono di sopravvivere...
Ultima modifica di blue_tech; 19-10-08 alle 21:16:44
quindi io che avevo una mezza idea di provare ad essere ammesso a fare 5 anni di università a Osaka (specialistica+dottorato), me lo bocciate in pieno visto che della lingua so praticamente nulla?
se dici a me la scadenza di presentazione delle domande è il 10 dicembre per iniziare a ottobre 2009
Cmq tanto vivrei in laboratorio e lì me la potrei cavare con l'inglese che comunque è necessario in ambito accademico e nel frattempo imparare la lingua . Ah, e le lezioni sarebbero tenute in inglese visto che è un progetto appositamente pensato per gli studenti stranieri.
In realtà per questo progetto è già troppo tardi, dovrei comunque perdere un anno, visto che qui ho già iniziato la specialistica. Però punto decisamente al dottorato una volta finita qui la specialistica e nel frattempo imparare almeno a parlare.
beh, oddio... a parlare al presente e passato, saltando completamente la forma piana, è fattibilissimo, secondo me.
e con un bel po' di buona volontà si riesce magari a imparare pure la te-kei con derivati (gerundio, imperativo gentile, elenco azioni, ecc).
il problema resteranno (se si studia da soli) il vocabolario e la scioltezza con la lingua, cose che si guadagnano solo con l'esercizio (difficile da fare studiando da soli).
oltre all'ovvio problema dato dall'estrma differenza che c'è fra il Giapponese studiato e il Giapponese parlato (come in ogni lingua, ma maggiore nel caso del Giapponese).
be si. in effetti non vai molto lontano
ma una buona base puoi impararla anche da solo.
allora, premetto che si sta parlando di ambito scientifico, in particolare biotecnologie. Il link del progetto è qui: http://www.mls.eng.osaka-u.ac.jp/FB_...nter_prog.html
La mia idea era di andare là e, dal punto di vista accademico cavarmela con l'inglese, e per quanto riguarda il giapponese ho 5 anni di tempo per impararlo, tenendo presente che qui non parto proprio da zero zero. Insomma, di giapponese so più dell'italiano medio , almeno so presentarmi.