Da gazzetta.it
Baldini difende la Roma
ROMA, 21 maggio 2003 - Una battuta d'arresto? No, una debacle vera e propria. Strapazzata dal Milan all'Olimpico, la Roma ha perso, a meno di miracoli, anche l'ultimo obiettivo stagionale. Quella coppa Italia che avrebbe potuto far sembrare meno nera una stagione all'insegna degli infortuni, delle polemiche e dei veleni. Il giorno dopo Trigoria è stata invasa dai fax dei tifosi e quelli che si sono presentati ai cancelli hanno accuratamente ignorato sia Capello che i giocatori, non degnandoli nemmeno di una contestazione.
"Cercare i colpevoli - spiega Franco Baldini, direttore sportivo giallorosso - a questo punto non sarebbe molto utile. A noi interessa piuttosto uscire da questa situazione al più presto. Proprio la passione straordinaria dei nostri tifosi ci impone il dovere di puntare al massimo per il futuro, tornare competitivi, compatibilmente con le ridotte possibilità economiche non solo nostre, ma anche delle altre società di calcio. E sono sicuro che faremo quello che andrà fatto".
Baldini, uomo di grande esperienza, un errore lo ammette: "In questa stagione nerissima, però, un errore nostro è stato quello di concedere un alibi ai giocatori quando si sono verificate le prime difficoltà. La nostra politica in federazione, giustissima nel merito, ma a volte non nei metodi, doveva lasciarci pensare che qualcosa ci avrebbero fatto pagare. La squadra invece ha fatto riferimento troppe volte alle influenze esterne, senza interrogarsi sui propri sbagli: si è ripiegata su se stessa, è successo anche ieri con il Milan che pure non ci stava prendendo a pallonate. La società doveva essere più dura con i giocatori, non avallare il loro fatalismo".
E allora guardiamo al futuro che nel caso del d.s. giallorosso si chiama mercato: "Posso assicurarvi che la nostra non è una squadra da rifondare, ma era e rimane competitiva, con valori tecnici importanti e riconosciuti anche dagli avversari: ho parlato ieri con Shevchenko che non capiva il perché dei nostri problemi. Però ci mancano alcuni giocatori che possano portare personalità, serenità e qualità: un attaccante di peso ma soprattutto, guardando il numero di gol che prendiamo, un difensore. Non voglio fare i nomi perché non voglio dire balle alla gente. In questo mercato ci vorrà pazienza e non si potrà sbagliare: quello che oggi costa 10 pochi giorni dopo potrà costare 5. E visto che non siamo in salute dal punto di vista economico, ci dovremo muovere con cautela. Saremo più chiari quando saremo vicini ai nostri obiettivi".
Quello che Baldini esclude categoricamente è che la figuraccia in coppa Italia possa modificare il rapporto con l'allenatore: "Capello non si dimetterà perché non è nel suo carattere, lui si prende le sue responsabilità e non molla. E il presidente non ha intenzione di esonerarlo perché per lui parla il percorso di lavoro complessivo, che ha portato la Roma a vincere".
**************************************** ************************
Finalmente delle dichiarazioni cristalline!!