Originariamente Scritto da
Ronin
leggere le tue finezze lessicali è sempre un esercizio corroborante, caro masp (penso che riusciresti ad aumentare anche l'autostima di un gerbillo, se ti capitasse come interlocutore...
).
davvero ti aspetti ch'io perda del tempo a spiegarti che:
- era una battuta volta a sottolineare un certo aspetto (la presenza mediatica della chiesa)
- ho utilizzato appositamente una forma verbale personale "io la predica la sento" invece di "la predica si sente" per massimizzare il sarcasmo
- c'era un uso voluto in funzione provocatoria del termine "predica" anche se evidentemente non rispondente alla definizione ecclesiastica del termine (predica=balordo e annoiante sproloquio moralistico, NON predica=discorso del prete dal pulpito durante la messa); un doppio senso lessicale
voluto, che tuttora ti ostini a travisare, anche dopo che te lo ho spiegato
- l'intento sarcastico del tutto, se non dalla faccina, era sottolineato dall'uso della locuzione "tiggì" (evidentemente ironica)
-trovarsi davanti uno che prende la forma verbale per "io in persona", la predica per la "predica" nel senso ecclesiastico del termine, e il sarcasmo per letterale descrizione è alquanto disperante, dopo aver escogitato un tentativo di corto-circuito lessicale, appunto: dispiace (entro certi limiti
) doverti umiliare spiegandotelo in modo così esplicito.
ecco, ho perso tempo per spiegarti le cose come stanno, il che mi farà sembrare ai tuoi occhi ancora più arrogante di prima
però, se non fossi tanto ottenebrato da una rabbia ribollente nei miei confronti, tanto eccessiva da apparire ridicola, capiresti