Tirando per un attimo il fiato dall'abbuffata che ha visto i precedenti editoriali incentrati sulle avventure della truppa redazionale oltreoceano, la recente creazione di un account su un noto sito di aste online, mi ha dato l'occasione di spulciare i listini dei giochi per PC attualmente in vendita su questa vetrina virtuale. Devo ammettere che le sorprese non sono mancate: mettendo in ordine di prezzo tutte le aste attualmente attive devo ammettere di essere rimasto sorpreso dall'assortimento dei generi proposti e dalla convenienza con cui è possibile portarsi a casa a prezzi decisamente abbordabili titoli nuovi e originali. Il tetto di spesa per ogni singolo gioco è tacitamente fissato dai siti che vendono online, e molto difficilmente le aste arrivano oltre il prezzo di listino ufficiale, anche se poi troviamo alcune eccezioni dovute alla ridotta tiratura di prodotti particolari come le Collector's Edition di Warcraft III, o pezzi storici come la versione italiana di Riven. Rarità a parte, è bastato qualche giorno di esplorazione e una minima conoscenza del mercato per rendersi conto di come, grazie al sistema dell’asta, la massa degli acquirenti possa dare un valore a prodotti spesso venduti a prezzo pieno a prescindere dalla loro qualità. Per la prima volta insomma, ci troviamo di fronte alla rivelazione del valore percepito dal pubblico per ogni singolo gioco uscito sul mercato, un dato che spesso mette drammaticamente a nudo le carenze di molti titoli mediocri che l'industria riesce a nascondere sotto tonnellate di Hype.<br>
Ok, stiamo parlando di una ristretta minoranza di acquirenti, ma il fenomeno fa riflettere: e vi garantisco che la sensazione di non trovarsi di fronte al solito scaffale combattendo con il cartellino del prezzo è piacevolmente inedita.