Che i computer siano ormai entrati nel nostro quotidiano non è certo cosa nuova, e neppure notizia che merita troppi approfondimenti. È così, punto e basta. Ma siamo sicuri che quello che per noi è tanto ovvio e scontato valga per tutti gli altri? Senza entrare in troppo complicati e fuori luogo - per ora - discorsi sul "digital divide", quanto influisce la tecnologia nei nostri rapporti interpersonali? Una volta, quando volevi organizzare una pizzata ti armavi di pazienza, e cominciavi a consumarti le dita sul disco del telefono; capitava, sporadicamente, di scrivere anche delle lettere da imbucare nella cassetta rossa sotto casa.
E oggi?
Per quanto mi riguarda, e non so se dispiacermene oppure no, molti - se non la totalità - dei rapporti con amici e parenti (tranne alcune ovvie eccezioni dovute all'età) passano attraverso la posta elettronica o la messaggistica istantanea (oppure SMS, più sporadici). Pensare di organizzare una cena o una serata al cinema utilizzando il telefono è un pensiero che mi fa passare la voglia... Ogni tanto tocca farlo, per chi è troppo pigro per rispondere ad un invito o semplicemente non ha un indirizzo email (orrore!). Le lettere cartacee o le cartoline dai luoghi di vacanza sono semplici riminiscenze giovanili.
E voi? Siete schiavi della tecnologia come mezzo di comunicazione come il sottoscritto oppure riuscite a mantenere contatti e relazioni anche al di fuori di PC e telefonino?