Calibrare il livello di difficoltà è una delle cose più delicate nello sviluppo di un videogioco (oddio, non che le altre cose siano proprio "bruscolini", eh), e le possibilità offerte ai designer per aumentare il grado di sfida sono parecchie: più nemici, maggiore precisione e/o danno inflitto nei loro colpi, minore energia per il giocatore, limiti di tempo più restrittivi, ecc.
Come vi approcciate ad un videogioco, quando lo iniziate? Cominciate a livello "easy" per vedere come evolve il gameplay, e nel caso sia troppo facile passate a qualcosa di più impegnativo (anche se i titoli che permettono di cambiare dinamicamente il livello di difficoltà sono ancora pochini)?
Oppure preferite cominciare direttamente a difficoltà "hard", e solo nel caso non si riesca davvero a giocare calate le braghe e mettete "normal"?
In quest'ultimo periodo, per quanto mi riguarda, nei rari momenti dedicati allo svago ludico ho un approccio piuttosto blando: setto la difficoltà a "normal" e cerco di andare avanti il più possibile; preferisco proseguire nel gioco e scoprire quello che mi aspetta nei livelli e nelle mappe successive piuttosto che continuare a fare quick load per riuscire a superare un punto particolarmente ostico.
Del resto, non mi entusiasma neppure l'idea di finire un gioco "easy" e poi rifarlo "hard", con buona pace della longevità, che non credo si possa misurare in questo modo. E voi, come cominciate una partita?