mr. LOVE & POP ha scritto mer, 06 luglio 2005 alle 19:25
keiser ha scritto mer, 06 luglio 2005 alle 19:02
perdere un account significa comunque perdere il proprio nick preferito, il counter dei messaggi, i propri MP... insomma, una discreta seccatura.
ma questo è un discorso bellino che rasenta il risibile !
in fondo per l'ottima comunicazione virtuale non conta il contenuto, piuttosto che un involucro invitante e dalle belle pretese ? un nick è un nick, che un utente scriva A facendosi chiamare "cristo" o che scriva sempre A facendosi chiamare "gesù" cambia qualcosa ? il counter dei messaggi è utile solo a chi vanaglorifica un numero a significato di una scarsità di vita sociale - discorso abusato, ma purtroppo reale se si discorre in questi termini - . ecco, sui privati ti do - posso darti del tu, vero ? - pienamente ragione , sarebbe seccante il perder un privato in cui una donnina dagli attributi non indifferenti ti dichiara il proprio passionevole amore .
ma, come detto all'inizio di questo tanto saccente quanto inutile intervento - lo so, era per farmi conoscere [ ri-conoscere ? ] - quel discorso lascia il tempo che trova.
se un qualcuno sente il bisogno di dire qualcosa, lo può benissimo [ senza rancori e/o maldicenze sulla censurante dittatura proletaria atta ad agire contro il sè vitale e vitalizzante forumisticamente parlando ] dire, che sia Prete, Vichingo o Genitore. rende ? suvvia, parliam dei veri problemi.
è bello tenere sotto pressione l'utenza generale con questa regola del tris di periodi oscuri, ma : si è dimenticata la differenza tra virtualità e realtà ? che io offenda senza ritegno virtualmente è un male ? in fondo che io ti dica "spero ti prenda l'aids odorando i piedi di nonna" - non l'ho detto, non cacciatemi !!! - qui dentro non è tanto stupido quanto passibile [ e possibile ? ] , ma non per questo degno di storie quanto di ban ? è virtuale , viviamolo come il gioco che è : la vita è vita, questa non lo è. e non vedo perchè anche qui dentro si debbano applicare delle regole spurie che già intrappolano il nostro vivere reale. io il reale virtuale - bell'ossimoro - lo vedo come una valvola di sfogo, alle volte. mi serve come motivo dio gioco, goliardia, infamata e quant'altro. cose che dal vivo non farei perchè rischierei troppo. cioè, forse io lo farei lo stesso, ma io son strambo. non tutti son come me.
oh, in buona fede e senza cattiveria.