"Si, Fratello nella Dannazione, sono proprio un Dampyr. E' sempre consolatorio vedere che non si è soli nel cammino che porta alla Redenzione..."
Mi volto verso gli altri e osservo il gruppo con uno sgurado scrutatore.
"Vediamo un po' chi abbiamo qui... Un umano, un elfo e due nani, oltre allo Stregone e a colui che è come me."
Mi volto verso lo stregone e l'anziano nano "Beh, avete messo su un gruppo......eterogeneo! Pronuncio quest'ultima parola come una nota sarcastica.
"Comunque sia, il mio nome è Urizel..." Guardo Valentine negli occhi come per cercare il coraggio per pronunciare il mio vero nome. "Deathdealer." Pronuncio questa parola tutta d'un fiato poi, sollevato, faccio un lieve inchino con la testa, facendo cadere una ciocca di capelli sulla fronte.
"Sembra che siamo tutti qui con lo stesso obiettivo." Guardo i coboldi a terra. "E credo proprio che questo obiettivo vada ben oltre la semplice eliminazione di queste bestiacce minori.
Comunque sia, spero che mi accetterete in squadra."
"E così sia, Urziel" esclamo con voce sostenuta nel tono e porgendo la mano per una vigorosa stretta "Mael Vexitor, umile servo di Halbarad, onorato di fare la vostra conoscenza e di avere un nuovo compagno"
Soddisfatto dalla domanda di Ezor mi quieto facendo un cenno con la tasta a Tarkun in segno di saluto e aspettando di sentire cosa ha da dire lo stregone.
Tharkûn: "e sì, ho delle notizie che vi interesserano.... prima di venire mi sono informato sulla natura nel nemico, colui che cercate qui in vita era un potente necromante ma 2500 anni fa venne corrotto dal potere sulla vita e sulla morte che padroneggiava, nelle sue ricerche di un costrutto necromantico perfetto venne avvicinato da un membro del "Clan della Morte", i Cappadoci.
Inoltre ho saputo da mie fonti che è riuscito a rubare antichi tomi di magia sulla manipolazione dei corpi e dei metalli"
Barbabianca: "dubito che quell'essere possa eserci d'aiuto"
il Barbabianca fa per avvicinarsi al coboldo quando dal passaggio escono una decina di coboldi che recuperano i caduti e il ferito prima di scomparire in tutta fretta senza darvi tempo di reagire
"Beh, nobile Barbabianca, se prima fra le ipotesi c'era quella di affrontare il nemico a viso aperto, direi che ora si può abbandonare definitivamente: non credo sinceramente che la nostra forza sia paragonabile a quella di un potente necromante diventato Vampiro da 2500 anni.
Vedremmo come minimo piovere sciami di meteore sopra le nostre spoglie mentre le lancette del tempo vengono forzatamente fermate..." dico a difesa del contributo dello stregone "Nobile Tarkun, lei cosa propone, lei che di sicuro ci supera tutti di senno ?"
"Questa mi è nuova... un insano nonmorto che cova un morboso interesse per i segreti della morte che ruba tomi sulla manipolazione dei corpi e del metallo... Mi chiedo quali blasfemi scopi voglia portare a termine... rievocazioni, corpi e metallo... non mi piace per nulla... Se non altro sappiamo perchè è qui... il metallo... e spero nient'altro ma non ci giurerei..."
"Evidentemente si sente sicuro... e non ha torto. Un Vampiro così antico e già potente nella sua vita reale è un osso troppo grosso per noi... Se lui è da solo non ha nemmeno portato le Lamie tanto è tranquillo... Di solito quelle arpie seguono sempre i cappadociani... E' un grave problema..."
Tharkûn: "queste gesta sono fuori dalla sua portata.. e inoltre da Torek Dwalisson, il chierico di Aule a cui era diretto il messaggio trovato da te, che qui nelle miniere e perduto un antico anello in grado di indebolire i vampiri e renderli poco più pericolosi di un uomo legato mani e piedi... pobrabilmente trovereta altri antichi artefatti laggiù"
Uriziel: "forse non ha con se le sue Lamie.. ma ha comunque degli schiavi.... mentre venivo qui ho affrontato un vampiro, gli ho mozzato gli arti e abbiamo fatto una chiacchierata..."
Uriziel fa una breve pausa
Uriziel: "ha parlato di un padrone, che poi ha preso possesso del corpo. voglio te, mi ha detto prima di bruciare il proprio servo come punizione per essere stato sconfitto"
Tharkûn: "quindi questo cappadoci ha dei servi e può ucciderli ha distanza? non è detto che abbia con se anche delle Lamie ma non qui... nel suo rifugio"
<< Si muovono tra queste miniere fin troppo bene, queste lucertole.
E' normale che si prendano così facilmente gioco dei sensi miei o di quelli dei nani nel loro ambiente?>>
[scusate, eh, ma mi sembrava strano nessuno nemmeno considerasse l'accaduto. ]
<< E per quanto riguarda questo nemico che ci aspetta, beh, io non temo nessuno.
Con la testa mozzata anche un dio muore.
Il problema è arrivare a mozzargli la testa>>
Sorrido amaro..
<< Certamente conoscete i nostri nemici molto meglio di quanto li conosca io, com'è vero che non riesco a seguire nemmeno metà dei vostri discorsi.
Il pensiero che mi sembra più logico è che sia intenzionato a creare un potente esercito di creature a incrocio tra non morti e golem. Facili da controllare ma per questo non incapaci a agire di testa propria nel momento del bisogno, e soprattutto indistruttibili e forti come solo i metalli dei nani possono essere. >>
Mi fermo un momento.
<< Ma forse sto solo vaneggiando.
Ora come ora la nostra unica speranza risiede nell'anello di cui ha parlato Tharkun.
Prendo un lungo respiro, un misto tra riflessione ed irritazione
"Cosa proponete di fare? Proviamo ad affrontare un necromante morto da 2500 anni con tanto di guardie del corpo? Non mi pare un grande idee, ma quali sono le alternative?"
"Da qui esisterà sicuramente un qualche sentiero nascosto che potrà certamente portarci fino dal nostro amico mortoevivo"
Grattandomi il mento.
"Certo sarà utopia pensare di trovare il territorio sgombro..."
Guardo con aria di intesa i miei compagni e annuisco
"Anche io sono dell'idea che come prima cosa, mentre indaghiamo, sarebbe utile ripulire un po' il territorio.
I Coboldi, per quanto deboli, in grande quantità potrebbero dimostrarsi un pericolo per i minatori, e questo non deve assolutamente accadere. Inoltre, meno schiavi-coboldi avrà il nemico, più tempo avremi noi per capire cosa sta succedendo e trovare una soluzione"
Guardo i miei compagni sperando di vedere un segno di approvazione che ci permetta di passare all'azione.