"Chi sono io? E lei chi è, messere? Posso sapere il suo nome?
Il mio è Markus. Vengo dalle terre gelide del nord. I miei affari con Claudio, mi spiace, ma credo non siano di suo interesse. Posso limitarmi a dirle che, se non altro, lord Giovanni è un degno signore di queste terre.
Ma non creda di essere troppo simile a me".
Ti si avvicina, Ian, ti passa alle spalle, sempre tenendo in mano il libro, ora richiuso.
"Per quanto avverta in lei il puzzo della sofferenza, del dolore passato", e sembra davvero annusarti, da dietro le spalle, il suo volto che si sporge sopra la tua spalla destra. "Cosa le è accaduto, in questi mesi, in questi anni? E per colpa di chi le è accaduto?".
Wenceslas ride apertamente, ora, Eloize. Ride, e contento batte le mani. "Brava! Brava!".
[Tiro su Carisma+Espressione Artistica diff.9; 3 successi: 10, 9, 9, 8, 4, 3]
"Ma potete fare di meglio, molto di meglio, con le vostre qualità". Si alza dal letto, mentre il riso sembra svanire istantaneamente, smorzato da una nuova serietà. C'è del vino, sul comò accanto al letto, e se ne versa una coppa. Poi si avvicina a te, fino ad arrivare a pochi centimetri dal tuo viso, i suoi occhi fissi nei tuoi, la pelle rugosa del suo volto vicinissima al tuo. La sua voce è un sussurro di penetrante, sinuosa intensità.
"Io potrei rendervi grande. Vi piacerebbe?".