keiser ha scritto mar, 02 agosto 2005 alle 11:19
Molti di noi, soprattutto quelli che hanno un po' di anni sulle spalle, e io sono tra questi, si lamentano di come i giochi di oggi siano sempre meno innovativi, poco originali, sempre uguali a se stessi. Il che probabilmente è vero.
La nostalgia di quando ci si divertiva davvero con i videogiochi tende a prendere il sopravvento. Ma la nostalgia, si sa, è una brutta bestia, ti fa vedere le cose come non sono; la cristallizzazione del ricordo tende a conservare le emozioni piacevoli, i momenti di divertimento, cancellando quelli meno belli e le cose che non ci piacevano.
E così finisce che magari, per assaporare un po' di quelle emozioni ti installi un vecchio gioco, che ricordi ti era piaciuto tantissimo. Passi un'ora a sparare a mostri composti da quattro poligoni in croce e animati in maniera ridicola, a muoverti lungo livelli dove la strada è una, una sola, tracciata con la matita a grana grossa. E alla fine ti accorgi che quei momenti, quelle emozioni non ritornano.
Ovvio, direte voi.
Ma un conto è dirlo, un conto è provarlo. E così ti ritrovi di nuovo al desktop di Windows, e provi quasi sollievo. Sollievo pensando alla cura che hanno i titoli di oggi, alla maggiore complessità del gameplay, alla libertà d'azione che qualche anno fa semplicemente non era possibile.
Da questo punto di vista, e perdonate la banalità, il passato aiuta ad apprezzare di più il presente.
Avanti il prossimo.