sp36 ha scritto gio, 04 agosto 2005 alle 22:24
Continuo a ripeterlo, per come è strutturato Fahrenheit non può essere considerato un videogioco, perlomeno nel senso in cui siamo abituati, quanto piuttosto una storia interattiva, che ci dà la possibilità di decidere attraverso appositi "trigger" come si evolverà la trama.
L'interazione con gli oggetti è solamente finalizzata alla scelta del bivio che intendiamo seguire... l'assenza dell'inventario limita molto le possibilità di azione consentendoci solamente di "attivare" gli oggetti presenti in una scena per effettuare l'unica azione prevista dal gioco. Non a caso, come ho già fatto notare, l'interfaccia si discosta dai canoni classici prevedendo l'effettuazione di movimenti con il mouse e la tastiera: in caso contrario il tutto si sarebbe limitato ad una serie di click sugli oggetti presenti nelle diverse scene... e questo certamente denota una scarsa giocabilità e possibilità di interazione con il mondo circostante.
Ciò non toglie che l'idea sia molto interessante e che la demo mi abbia lasciato notevolmente soddisfatto. Tutto starà nel vedere se il gioco saprà mantenere il livello di coinvolgimento che si intravede nella demo combinandolo con una trama degna di nota: ciò, a mio avviso, determinerà il successo o il fallimento di questo gioco. E non a caso, si tratta di due parametri fondamentali in altre forme di intrattenimento, come il cinema o la letteratura.