All'inizio c'erano le chat: ci si incontrava su un canale e si conversava allegramente. Ho avuto anch'io, come credo tutti quanti, una non breve fase di chat-dipendenza, dove frequentavo sia canali affollatissimi che gruppi più ristretti. In seguito c'è stata la scoperta della messaggistica istantanea e delle chat one-o-one; e anche lì, intere nottate passate a conversare con gli amici e con la (allora) fidanzata, che abitava piuttosto lontano da me. Ricordo distintamente che una delle cose che mancava, e ancora manca, nello scambio di stringhe di testo tra persone, e che rende la comunicazione assai più difficile, è la possibilità di dare un'inflessione particolare a ciò che si dice. E questo ha spesso causato fraintendimenti, equivoci a catena, irritazioni e generiche incomprensioni. Quante volte vi è capitato di fare una battuta, di dire una cosa che a voce sarebbe stata di immediata e ovvia comprensione, e che digitata sulla tastiera è stata invece fraintesa? Quanta fatica ci vuole per esprimere con chiarezza il proprio pensiero, senza che l'altro lo travisi?
Poi sono arrivati gli smiley, le cosiddette faccine o emoticon. All'inizio, quando bazzicavo più spesso di adesso per chat-room e canali IRC, mi rifiutavo aprioristicamente di utilizzarli; li consideravo infantili, banali ed epidermicamente antipatici. Oggi non scrivo praticamente alcuna email o messaggio senza utilizzarne almeno uno o due. Addirittura, quando mi capita - sempre più di rado, ahimè - di scrivere lettere o messaggi a penna, finisco sempre col metterne due o tre anche lì. Le faccine, il punto e virgola seguito dalla parentesi chiusa, i due punti con la parentesi aperta, svolgono il compito che, nelle conversazioni di tutti i giorni, spetta al tono di voce e alla mimica facciale. Esprimono i sentimenti di una persona, il suo stato d'animo, fanno capire se la frase "sei un idiota" è detto con tono amichevole o serio. E voi? Che rapporto avete con gli smiley? Ne fate un uso smodato, li detestate, o siete dei "moderati"?