Si tratta di una delle ultime invenzioni giapponesi, è l’
esoscheletro in grado di incrementare fino a 10 volte la forza fisica di chi lo indossa.
HAL, acronimo di
Hybrid Assistive Limb (traducibile in Arto d’Aiuto Ibrido) ispirato quasi certamente alla sigla con cui era chiamato il super computer del film
2001: Odissea nello spazioStanley Kubrick, è stato creato dalla
Cyberdyne (altro marchio noto ai cinefili, tratto questa volta dalla saga di
Terminator), il cui fondatore, il professor
Yoshiyuki Sankai, spiega nel video a fondo pagina le funzioni e le caratteristiche peculiari della sua creazione, riportate anche sul
sito ufficiale
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Robot Suit HAL (Vestito Robotico HAL) è un robot simil-cyborg che può ampliare e migliorare le capacità fisiche umane.
• Quando una persona prova a muoversi, dei segnali nervosi sono trasmessi dal cervello ai muscoli attraverso i motoneuroni, facendo muovere il sistema muscolo-scheletrico di conseguenza. Ad oggi, dei biosegnali molto deboli possono essere rilevati sulla superficie della pelle.
HAL capta questi segnali tramite un sensore attaccato alla pelle di chi lo indossa e, in base ad essi, la sua potenza viene regolata per far muovere le giunture assieme ai muscoli di chi lo “indossa”, assistendolo nelle sue attività giornaliere. Questo è ciò che chiamiamo un “sistema di controllo volontario”, che prevede l’attuazione di un movimento interpretando le intenzioni del soggetto tramite i biosegnali
prima del movimento vero e proprio.
HAL non ha solo un sistema di controllo volontario, ma anche un “sistema di controllo robotico autonomo” che permette delle movenze di tipo umano.
HAL è il primo robot modello cyborg al mondo, controllato da questo unico Sistema Ibrido.
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HAL è pensato per essere impiegato in vari settori, come supporto riabilitativo in campo medico, come aiuto nelle attività di vita giornaliera di persone disabili, come supporto al lavoro pesante nelle fabbriche, per operazioni di soccorso, ma anche nel capo dell’intrattenimento.
La tuta robotica, dotata di una batteria che garantisce approssimativamente 2 ore e 40 minuti di autonomia consecutiva, non è stata pensata per aspiranti
Ironman o per creare dei “Terminator”, ma esclusivamente per le importanti ragioni appena elencate.
Nel video il professor
Sankai porta l’esempio di un suo paziente che purtroppo ha perduto entrambe le gambe;
Sankai e il suo team stanno sviluppando per lui degli arti artificiali applicando la tecnologia di
HAL.
Attualmente
HAL non è ancora pronto, ma la
Cyberdyne, in associazione con
Daiwa,
pianifica una produzione annuale di 400 unità di
HAL, da vendere attorno ai 4.200 dollari ognuna (circa 3.000 euro).