[Scrive il Gaburri:]
Ciao a tutti, il Todeskazzi è andato a perdersi nelle verzure silvane al grido di La la la la, pufferò un fiore per Puffetta, per cui è rimasto a me il padul... ehm, la bell'incombenza di scrivere queste poche righe di editoriale d'inizio settimana. Che dire? Dei filtri bayesiani anti-spam ha già parlato lui ieri, cogliendo al balzo la palla del tecnoTGM, per cui io riprenderò un Tecno precedente e parlerò di reti wireless. Per dire cosa? Niente, solo che un recente studio (http://www.securityfocus.com/news/6290) ha dimostrato ciò di cui ero già sicuro, e cioè che nessuno usa l'encryption ed è quindi facilissimo "sniffare" posta elettronica, pacchetti dati e in generale tutto ciò che transita sulla rete wireless. In particolare, alla Planet Expo di Boston (una specie di SMAU, presumo, spero un po' meno triste) la ditta AirDefense (che si occupa proprio di sicurezza nelle trasmissione wireless, come il nome lascia immaginare) si è messa a intercettare i pacchetti eterei e ha stabilito che solo il 3 per cento era criptato... il secondo giorno doveva essersi sparsa la voce, perché la percentuale è salita al 12 per cento.
Io personalmente non mi farei problema (se usassi reti wireless, intendo), tanto do già per scontato che tutto quello che faccio in rete sia praticamente pubblico e non me ne dò troppa pena. Se qualcuno vuole sniffarmi, che lo faccia, per quel che ci guadagna... anzi, se vuole può anche spiarmi col telescopio - in questi giorni di calura mi aggiro per la casa vestito solo del mio fisicaccio e della mia simpatia... sotto!