keiser ha scritto gio, 29 settembre 2005 alle 10:11
Ieri è stato presentato dall'AESVI (ve la ricordate?) il Primo Rapporto Annuale sullo Stato dell’Industria Videoludica in Italia commissionato ad ACNielsen dalla Associazione Editori Software Videoludico Italiana. Vi allego un
comodo zippone da un mega e mezzo contenente i documenti (in
formato pdf) del rapporto, con i risultati dettagliati dell'indagine, il ricco profilo demografico dei videogiocatori in Italia, e una scheda riepilogativa con i dati economici del settore dal marzo 2004 al marzo 2005, così ve le potete leggere per benino.
Incoraggiante scoprire che il mercato è in forte crescita, con un aumento del 17% in termini di volume di vendite e dell'8% in termini di valore.
Ce ne sono talmente tante di cose da dire, leggendo questo rapporto, che mi riservo di tornarci sopra nei prossimi giorni.
Per il momento vale comunque la pena evidenziare un giro d'affari di oltre seicento milioni di euro nelle vendite di software e hardware (accessori esclusi), per un totale di 13 milioni e mezzo di videogame venduti; particolarmente di successo le formule di vendita "alternative", dette anche «canali moderni», ossia catene di elettronica e specializzate in videogames e gli ipermercati.
Così a caldo uno solo è il commento che mi balena per la testa, forse banale e scontato: ma tutta 'sta crisi del mercato, con i distributori che piangono miseria, si lamentano e aumentano i prezzi, dove sarebbe?