MILANO, 30 settembre 2009 - Fernando Alonso è ufficialmente della Ferrari. Il team di Maranello ha comunicato l'acquisto dello spagnolo dalla Renault che ha siglato un accordo triennale a partire dal 2010. La squadra del prossimo mondiale sarà dunque composta da Alonso, da Felipe Massa e da Giancarlo Fisichella come pilota di riserva.
carriera — Alonso è nato a Oviedo, in Spagna, il 29 luglio 1981. Ha iniziato con i kart, è passato in monoposto nel '99 e dopo due sole stagioni era già in F.1. Campione spagnolo della serie Open Nissan a 18 anni, Fernando ha corso nella F.3000 internazionale nel 2000 e ha impressionato così tanto da essere, la stagione seguente, al via del GP d'Australia di F.1 con una Minardi. Con l'esordio di Melbourne diventò il terzo più giovane pilota a correre nei GP. Al volante di una vettura tutt'altro che competitiva, Alonso riuscì comunque in quel 2001 a impressionare, nonostante l'impossibilità di raccogliere alcun punto. Il buon lavoro gli valse in ogni caso un contratto come collaudatore con la Renault, un investimento voluto da Flavio Briatore per metterlo in macchina come titolare nel campionato seguente.
Il che si è verificato puntualmente: al via del Mondiale 2003 la squadra francese si è presentata con lo spagnolo e Jarno Trulli come piloti. Un bel connubio, che ha subito prodotto risultati. E, per Fernando, una serie di record. Già in Malesia era diventato il più giovane pilota a conquistare una pole in F.1. Qualche mese dopo, in Ungheria, diventava anche il più giovane a vincere un GP. La stagione si concludeva per lui con 4 podi e il sesto posto in campionato. Meno felice il 2004, un anno che però è servito allo spagnolo a rafforzare il carattere. Nessuna vittoria, anche se qualche occasione c'è stata. Ma altri 4 podi e, grazie a molti piazzamenti a punti, un ottimo 4° posto nel Mondiale. Poi un inverno di gran lavoro, una macchina molto competitiva e affidabile tra le mani. Nel 2005 dipinge il capolavoro bissandolo poi nel 2006. E dire che già al via dell'ultima stagione comunicò che sarebbe passato alla McLaren nel 2007. Più forte di tutte le pressioni.
Il passaggio alla McLaren è stato l'inizio di un periodo difficile. Anche perché sulla ribalta si è affacciato un altro bel campione, Lewis Hamilton. L'inglese, ancora più giovane dello spagnolo, si è rivelato subito una brutta gatta da pelare per Fernando, che se l'è trovato come compagno di squadra, inglese in un team inglese, situazione difficile da spiegare per chi non vi si trova a viverla. L'inevitabile è accaduto: il team di Woking non ha riversato solo attenzioni sul più celebrato campione e in Ungheria è scoppiato definitivamente il rapporto tra Ron Dennis e Alonso. "O Lewis o me" il suo ultimatum. La McLaren non ha risposto come avrebbe voluto e la frattura è stata insanabile. Mondiale perso per due punti il tutto nell'anno della Spy Story ai danni della Ferrari, scandalo che ha rischiato di far chiudere per sempre bottega al team inglese.
Nel 2008 il ritorno alla Renault con Briatore. Fernando conferma le sue qualità portando al limite una vettura piena di problemi. Arrivano le vittorie di Singapore (ma l'anno dopo si è scoperto anche per "merito" dell'incidente simulato del compagno di squadra Nelsinho Piquet) e Giappone. La brutta stagione di Raikkonen comincia a far ricircolare le voci di un possibile passaggio alla Ferrari che però fa rinnovare i suoi piloti per altri due anni. Quest'anno nuova stagione difficile, un solo podio (il terzo posto proprio a Singapore), le voci Ferrari sempre più insistenti, la firma del Banco Santander come main sponsor del Cavallino per i prossimi 5 anni. Era il passaggio chiave di un trasferimento di mercato che era già stato scritto dal destino (e dalle vittorie) molto tempo fa. Oggi è divenuto realtà.