Un saluto a tutti, sono nuovo da ste parti
Scusate se approfitto della vostra ospitalità per raccontarvi 2-3 cose e per fare un riassunto a chi non ha voglia di rileggersi 800 pagine di post sparsi per la rete.
Gamepro, mi sa che tutti bene o male conoscano la rivista edita da Sprea che ha sostituito Videogiochi (ex rivista Future con a capo Andrea Minini Saldini alias Gorman e tutta una schiera di firme storiche da Cangialosi, Fulco, Crosignani ecc…)
Purtroppo (o meno male come vedremo in seguito) chiude questo mese col numero 27.
Tutti tristi per la dipartita, chi più o chi meno (visto la qualità andata calando negli ultimi numeri).
Gamepro, diretta dal famoso Marco Accordi Rickards, era all’inizio la traduzione esatta della famosa rivista inglese EDGE, ma col passare dei numeri molti articoli e recensioni inglesi vengono sostituite da quelle made in Italy. Ricordiamo anche che Stefano Silvestri è passato a firmare gli editoriali di Gamepro .
Ma vediamo di riassumere per il meglio cosa è successo negli ultimi mesi anche perché le fonti sono sparse e sarebbe meglio riunirle per chi non è al corrente della cosa. Ovviamente se ci sono delle vaccate fatemele notare e saranno prontamente corrette
Allora tutto inizia con questo articolo di Alberto Eldacar Belli su Eurogamer che getta delle accuse pesanti sul duo Marco Accordi e Carbone:
http://www.eurogamer.it/articles/disinformazione-videoludica-voce-del-blog
Belli contesta punto per punto un’intervista sul Sole 24 Ore a Raul Carbone, dove vengono date delle cifre non corrispondenti al vero (numero degli occupati nel settore videoludico in Italia) e vengono pubblicizzati corsi formativi allo IED e alla IULM dove guarda caso proprio Raul Carbone è coinvolto come relatore.
Belli contesta che non venga citata la AIV (Accademia Italiana Videogiochi) in cui lui è coinvolto (la spiegazione precisa di come sia coinvolto la trovate nella pagina successiva) (cit.del Belli)
AIV fa parte del gruppo Elemental che comprende Elemental Publishing, quindi Eurogamer
e sostiene che questo tipo di atteggiamento generi danni economici per l’AIV. E’ giusto ricordare che Raul Carbone fosse uno dei fondatori di AIV stessa.
La discussione nasce quindi per problemi prettamente economici e per interessi personali (giusti o sbagliati non li giudico).