Guarda, per capire da una recensione se il gioco va comprato o meno basta leggere il voto. è questo che non sopporto: i lettori si lamentano tanto per la qualità degli articoli e poi chiedono al recensore di essere un PR neutro che snoccioli dati oggettivi, pur essendo loro perfettamente coscienti che i dati oggettivi non esistono, e se esistono sono un mero elenco di feature che si possono leggere anche sui siti ufficiali. Si chiede chissà cosa poi se manca il paragrafo che ti dice che le texture del divano della stanza del protagonista sono 2x2 o 10325972572x15728905725 scoppia la bagarre e si viene accusati di scarsa professionalità perché tutti non guardano solo la grafica per comprare il gioco ma poi vogliono ragguagli solo su quella. E su, ammettiamolo: la stampa videoludica propone spesso articoli inutili perché il lettore medio vuole leggere proprio quello e se si va più in profondità scappa in preda al panico chiudendosi al bagno per masturbarsi. Lo testimonia il fatto che Videogiochi prima e GamePro poi erano letti da un'utenza sparuta e che solitamente le più grosse querelle del settore tra lettori e redazioni nascono dai numeretti in fondo all'articolo. Lo testimonia anche il fatto, esperienza personale, che ogni volta che ho tentato di scrivere articoli più seri o di puntare a discorsi diversi da quelli canonici, sono stato accusato con la solita tiritera delle pippe mentali da intellettualoide fatte più per gratificazione personale che per altro.