sarò un classicone, ma son venuto su a pane e monkey island, atlantis, grim fandango, myst, syberia, ecc. ecc. ecc.*Vazkor* ha scritto dom, 02 ottobre 2005 alle 23:47
Il punta e clicca ha massacrato gli zebedei e ti dirò di più : non so se l'hai notato ma a causa degli investimenti sempre più ingenti necessari a sfornare titoli al passo con i tempi il multiformato pc/console è ormai d'obbligo, quindi sarebbe pure una scelta antieconomica.
Buttate il mouse e comprate il joypad, tanto non è nel mouse l'essenza degli adventure.
e queste avventure mi hanno davvero entusiasmato, tanto che ricorderò sempre certi pezzi magnifici (oppure le imprecazioni quando si rimaneva bloccati )
erano giochi che univano al fascino di una bella storia, enigmi talvolta geniali nel loro sviluppo, talvolta di semplice logica, ma che mi esaltavano cmq una volta risolti
ora io non voglio dire che fahrenheit sia brutto, per carità, il gioco è molto coinvolgente (soprattutto nella prima parte dove aleggia un certo senso di oscuro mistero, mentre nella seconda a mio parere scade un po'); il sistema di controllo è sicuramente rivoluzionario ed anche questo affascina (anche se non esente da pecche, visto che per arrampicarmi ho spesso dovuto ricorrere all'ausilio del mouse, causa grande frustrazione )
ma è anche vero che:
il gioco è molto lineare e fin troppo semplicistico: non mi era mai capitato in un avventura di andare come un treno dall'inizio alla fine (d'accordo che molti possono trovare le classiche difficoltà delle A.G. come inutile riempitivo, volte solo a far arenare il giocatore; ma caspita è una sensazione troppo strana per me che sono un abitudinario del genere, non soffermarsi neanche un attimo per pensare o fare un po' il punto della situazione...niente, si va avanti spedito). Le uniche difficoltà riguardano quindi i riflessi (e magari per qualcuno anche il daltonismo ): ora anche qui mi son divertito a svolgere sequenze di colori col gamepad e vedere sotto che accadeva, ma sempre perchè affascinato dall'effetto novità....altrimenti mi rattrista pensare a decine di giochi in cui la difficoltà sia di centrare il colore giusto, alla lunga sarebbe alquanto monotono.
Allora ho pensato che magari il punto forte del gioco stia nell'interattività con i personaggi e con la storia, beh anche qui mi ha abbastanza deluso, visto che piuttosto che creare delle profonde alterazioni dipendenti mano a mano dalle nostre scelte (eh sì, anche deus ex è tra i miei giochi preferiti...) la stragrande maggioranza condiziona esclusivamente lo stato mentale che a questo punto credo sia stato messo proprio per questo motivo, ovvero "dar l'idea" che il gioco sia condizionato dalle nostre scelte.
Detto questo, mi son divertito a giocare a questo episodio, ma sinceramente aspetto più un che so...black mirror 2, che un fahrenheit 2