Parlare di corsi universitari alla fine di luglio è come andare a guardare i teli mare o i costumi da bagno la vigilia di Natale: è il periodo peggiore, però fa venire l'acquolina in bocca. Tanto più se i corsi di cui si parla riguardano i videogiochi.
L'università di Washington organizza un bel corso di etnografia dei giochi di ruolo online ( http://faculty.washington.edu/redwood/co m480/index.html), un «pezzo forte della sottocultura nerd per almeno trent'anni, [...], che rinasce nell'era di Internet. [...] La popolarità di questi ambienti online è in forte crescita. [...] Numerosi studiosi stanno applicando i metodi di studio delle scienze sociali ai MMORPG. Questi teorici ritengono che essi rivestano un ruolo importante nella formulazione di questioni legate all'identità personale, alla comunità, e al ruolo della tecnologia nella vita di tutti i giorni. [...]
Durante questo corso condurremo uno studio etnografico sui comportamenti, le pratiche culturali e le motivazioni dei giocatori di MMORPG. Il pacchetto comprende letture che trattano i giochi di ruolo, le comunità virtuali, e la costruzione di una identità online.
Requisiti del corso
Invece di un libro di testo, vi viene chiesto di acquistare una copia della trilogia di Everquest, più un abbonamento trimestrale al gioco. [...] Un importante quantitativo di tempo del corso verrà speso nel mondo virtuale, ma ci si aspetta che gli studenti conducano ricerche online anche al di fuori delle ore di lezione».
Tosto... Un corso del genere fa venir voglia di tornare sui banchi di scuola... Ma l'esame finale, secondo voi, sarà condotto nel mondo reale o in un'aula della facoltà di Norrath? Buon inizio di settimana a tutti!